India e Pakistan lamentano errori nei rispettivi confini, così la banconota commemorativa del G20 sarà presto sostituita
di Mathias Paoletti | Scivolone numismatico dell’Arabia Saudita in occasione del recentissimo G20 (tutto online, il primo nella storia) che si è svolto il 21 e 22 novembre: l’India e il Pakistan, infatti, hanno evidenziato come la banconota commemorativa dell’evento, emessa dall’autorità monetaria saudita, presenti dei confini errati.
Un aspetto quanto mai spinoso, visto che i due paesi hanno da sempre rapporti di vicinato piuttosto tesi e vista la “sensibilità” delle varie etnie della regione in merito alle rispettive appartenenze territoriali.
Nello specifico, l’India ha inviato a Riyad un reclamo perché la mappa sul retro del biglietto “fornisce una rappresentazione errata dei confini territoriali esterni del paese”, in particolare quelli dei territori dell’unione di Jammu, Kashmir e Ladakh, che sono stati creati dopo che status speciale della regione è stato abrogato dal governo nell’agosto dello scorso anno.
Il Pakistan, invece, si è lamentato della banconota dal momento che raffigura il Kashmir e il Gilgit-Baltistan occupati dal Pakistan, come parte dell’entità separata. Insomma, per queste regioni del subcontinente asiatico sembra non esserci pace nemmeno in filigrana.
La banconota – fa sapere Riyad – sarà ritirata, per quanto possibile, dal momento che era in commercio e in circolazione dalla fine di ottobre, e verrà sostituita con una versione “politically and geographically correct”. Nel frattempo, è già caccia alla rarità con errore da parte dei collezionisti di banconote di tutto il mondo.
Gli errori di confine, in numismatica, non sono tuttavia una novità: restando in ambito italiano, tutti ricordano le 1000 lire bimetalliche del 1997 con la Germania ancora divisa emesse dal nostro paese e modellate da Laura Cretara e Uliana Pernazza.
Anche in quel caso si gridò inizialmente alla rarità, salvo poi scoprire che – una volta rifatto il conio di rovescio – erano più le monete sbagliate che quelle “corrette” in circolazione…