È online il catalogo dell’incanto Da Vinci Aste 3 che si svolgerà live venerdì 11 aprile a partire dalle ore 20.00 sulla piattaforma BidInside (clicca qui per accedere al catalogo completo). Banconote, scripofilia, editoria specializzata e una piccola selezione di monete al centro della vendita le cui offerte preliminari potranno essere effettuate anche durante lo svolgimento del live bidding e chiuderanno circa cinque lotti prima dell’aggiudicazione definitiva che avverrà tramite live.

La visione diretta dei materiali della vendita Da Vinci Aste 3 è possibile su appuntamento contattando Da Vinci Aste al numero +39 331 9125378 oppure via mail all’indirizzo info@davinciaste.com. Ma veniamo ora a una selezione degli esemplari più interessanti e rari di questo incanto che contempla oltre 500 lotti.

Lotto 52: il progenitore delle moderne banconote italiane

Regno di Sardegna – Banca di Genova – Carlo Alberto – Mille lire nuove, data: 23/11/1849, rif.: Cra/Giu BG 26, firme: Privo, rarità: R6, serie: B. Biglietto non emesso, serie B privo di firme. Sei pieghe verticali, una orizzontale, taglietto sulla linea di taglio della matrice, alcuni forellini. Grading: BB. Base 7500 euro.

Come potete leggerenel catalogo Da Vinci Aste 3, questo eccezionale reperto monetario, con i seriali B e F, è eccezionalmente raro e non ci risultano altri esemplari in collezioni private. Rappresenta uno dei pezzi più significativi della storia della cartamoneta italiana, influenzando modelli iconici come il 1000 lire della Banca Nazionale e il 1000 lire Barbetti, ed è pertanto da custodire nelle più importanti collezioni.

Lotto 59: quelle 1000 lire “in rosa” che hanno fatto la storia

Regno d’Italia – Banca Nazionale nel Regno – Umberto I – 100 lire Colombo, data: 20-07-1892, rif.: Bugani BNR 13/26, firme: Bombrini – Palau – Nazari, rarità: R2, serie: Nr – 742. Grading: PMG 53 About Uncirculated TOP POP PMG. Base 700 euro.

Un elegante composizione grafica ed epigrafica, il busto di Cristoforo Colombo quale icona di italianità – peraltro in un anno, il 1892, che segnava il quarto centenario dalla scoperta del Nuovo Mondo – per un biglietto che equivaleva ad una preziosa moneta d’oro a 900 millesimi e pesante ben 32,25 grammi. Per la sua rarità, la banconota può essere spedita all’estero solo in presenza di certificato di esportazione (si vedano a tal proposito analoghe indicazioni per altri biglietti in catalogo).

Lotto 70: un rarissimo biglietto già consorziale

Regno d’Italia – Biglietti già consorziali – Umberto I – 20 lire, data: 25/12/1881, rif.: Bugani BGC 5A, firme: Dell’Ara – Crodara, rarità: R5, serie: n. 8 – 3857. Piega a croce, la piega verticale tendeva alla fessurazione, restauro professionale. Colori naturali carta fresca. Grading: q/BB. Base 1800 euro.

Questo biglietto della serie dei già consorziali appare raramente sul mercato e in conservazioni inferiori e anche questo lotto può essere spedito all’estero (fuori Italia) solo in presenza di certificato di esportazione richiesto ai competenti organi amministrativi italiani direttamente dall’acquirente. Anche le banconote, quelle così rare e preziose, sono parte di un patrimonio comune, pur restando sul mercato e di proprietà privata.

Lotto 86: doppia Italia turrita per le 500 lire “napoletane”

Regno d’Italia – Banco di Napoli – Biglietti al portatore – Vittorio Emanuele II – 500 lire Italia turrita, data: 29 gennaio 1877, rif.: Bugani BN 12A, firme: Ascione – Cannaveri – Mazza, rarità: R5, serie: A/B 08918. Grading: q/SPL. Base 2500 euro.

Vista la rarità del biglietto, stupisce la bellezza della carta intonsa, priva di ogni manipolazioni e alterazioni. Il biglietto presenta tre pieghe verticali e una orizzontale, classici fori di spillo e un minimo strappetto all’angolo superiore destro. Sicuramente, questo del catalogo Da Vinci Aste 3, è il biglietto più bello mai apparso per questa tipologia (unico decreto relativo al periodo di regno di Vittorio Emanuele II).

Lotto 110: quell’inconsueto taglio umbertino da 25 lire

Regno d’Italia – Biglietti di Stato – Umberto I – 25 Lire Umberto I, data: 21/07/1895, rif.: Bugani BS 20A, firme: Dell’Ara – Righetti, rarità: R4, serie: 72 – 019461. Tre pieghe verticali e una orizzontale pressate, accenno di taglietto sul bordo della piega centrale riparato, nonostante tutto rimane un biglietto dai colori eccezionali e una ottima centratura. Grading: q/SPL. Base 3000 euro.

Lotto 171: Regine del Mare e regine di bellezza

RepubbIica Italiana – Biglietti di Banca – 5000 lire Regine del Mare (Testina), data: 17/01/1947, rif.: Bugani BI 64A, firme: Einaudi – Urbini, rarità: R5, serie: B9 – 9312. Tre pieghe verticali e una orizzontale quasi impercettibili, pressate. Biglietto dai colori eccezionali e una ottima centratura, raramente appare questa qualità per questa tipologia. Grading: q/SPL. Base 3500 euro.

Venezia e Genova, le repubbliche marinare più famose, campeggiano su questo biglietto che circola in Italia dal 1930, opera del grande Giovanni Capranesi ma che, al momento dell’emissione dell’esemplare in asta (anno 1947) ha già perso gran parte del suo potere d’acquisto. Un chilo di carne di bue o di vitellone arriva infatti a 800 lire al chilo, mentre un chilo di salame di qualità sfiora le 1100 lire.

Lotto 244: il “biglietto da visita” di uno stampatore

Inghilterra – BRADBURY WILKINSON & Co – $ 50 1870, rarità: R4. Quattro pieghe verticali, una orizzontale, fori di spillo, colori brillanti carta fresca, stampa unilaterale. Grading: q/SPL. Base 500 euro.

La Bradbury Wilkinson & Co è una delle officine di stampa inglesi tra le più importanti del settore carte valori. Operante fin dal secolo scorso, vede in questo magnifico reperto un esempio della consuetudine aziendale di stampare biglietti “di presentazione” per evidenziare le eccezionali capacità tecniche del momento e presentarle ai potenziali clienti.

Lotto 276: una pagina di storia del colonialismo

Francia – Banque de L’Indo-Chine – 100 francs, data: Djibouti 2 gennaio 1920, rif.: Pick 4, rarità: R2, serie: P 4 – 494. Piega a croce, sporco di circolazione. Grading: BB. Base 150 euro.

Questo interessante biglietto testimonia una pagina del colonialismo francese nel Sud-est asiatico: oltre al fronte, di impianto grafico e decorativo più europeo, affascina il retro in cui è il micro lettering a farla da padrone con le innumerevoli ripetizioni del nome dell’istituto emittente.

Lotto 293: la giovane Elisabetta ai confini dell’Impero Britannico

Malaya & British Borneo – Board of Commissioners of Currency – 100 dollars, data: 21/03/1953, rif.: Pick 5, rarità: R5, serie: A/I 063496. Grading: PMG 30. Base 4000 euro.

Da poco salita sul trono, una giovanissima regina Elisabetta II è ritratta su questo alto valore di notevole pregio di estrema rarità che nei nomi di luoghi come Malaya, Sarawawak, Singapore, Brunei e il Borneo evoca scenari esotici e un mondo in cui la Gran Bretagna era ancora, a tutti gli effetti, a capo di un impero sterminato.

Lotto 308: quel raro yen “italiano” con il dio della ricchezza

Giappone – Bank of Japan – 1 yen Daikoku, data: 1885, rif.: Pick 22, serie: non presente. Tre pieghe verticali, una orizzontale, biglietto con tracce di sporco dovute alla circolazione, più evidenti al retro. Grading: q/BB. Base 230 euro.

Edoardo Chiossone, nato ad Arenzano (Ge) il 21 gennaio 1833, è figura di spicco nella storia dell’arte dell’incisione e nella produzione di banconote, particolarmente noto per il suo lavoro in Giappone durante l’era Meiji. Invitato nel 1874 a dirigere la zecca di stato a Tokyo, Chiossone svolse un ruolo cruciale nel disegno e nella produzione delle prime banconote giapponesi, applicando le tecniche di incisione che aveva perfezionato.

La banconota qui presentata è la più famosa incisa e realizzata da Chiossone. Nella figura del fronte è raffigurato Daikokuten, anche detto Daikoku, divinità che ha origini indiane, ma già nel VI secolo in Cina veniva adorato tra le divinità buddhiste. In Giappone è noto come il dio della ricchezza, del buon raccolto, del cibo e della fortuna, protettore delle risaie e dei campi, dall’aspetto paffuto e felice. Il suo attributo è un martello che agita per elargire i doni che tiene in un sacco che porta sulle spalle.

Lotto 317: uno specimen AFIS di assoluto pregio

AFIS – Cassa per la circolazione monetaria della Somalia – Amministrazione Fiduciaria – 1 somalo – Specimen, data: Roma 1950, rif.: Bugani AFS 1, firme: Spinelli – Giannini, rarità: R3. Grading: PMG 65 EPQ. Base 2000 euro.

Il taglio da un somalo è il pezzo più raro di tutta la serie degli specimen dell’AFIS. La veste grafica accattivante, la sua rarità, unita alla sua ragione storica, ne fanno un vero must: si tratta infatti dell’ultima espressione monetaria italiana in terra d’Africa, dopo la perdita delle colonie seguita alla sconfitta nella Seconda guerra mondiale.

Lotto 435: quanto un titolo azionario è un capolavoro d’arte

Regno d’Italia – Titolo azionario – Vittorio Emanuele III – Società Idroelettrica Bovesana, data: Boves 20 aprile 1923, rif.: Witula XI Ed. Pag. 278, serie: Certificato N°.608. Ottima qualità , tre pieghe verticali. Grading: BB+. Base 390 euro.

Si può ben affermare che, oltre che a motivo della sua rarità, questo tipo di certificato della Società Idroelettrica Bovesana offrerto in catalogo DA Vinci Aste 3 sia fra i più attraenti dal punto di vista grafico nel settore della scripofilia italiana del XX secolo. Vivido nei colori, eppure quasi naif nello stile, è di grande impatto estetico.

Lotto 493: uno spicciolo coloniale pressoché perfetto

Regno d’Italia – Vittorio Emanuele III – 2 bese 1924 – Æ, data: 1924, rif.: Gigante 27, firme: g 5 – mm 25; D/ VITTORIO . EMANUELE . III . RE . D’ITALIA, semibusto del re volto a sinistra, in uniforme con il collare dell’Ordine della SS. Annunziata, In basso a destra lungo il bordo L . GIORGI; R/ SOMALIA ITALIANA ۞ ripetizione in lingua araba ۞, nel campo, entro decoro circolare perlinato, valore in lingua araba | 2 BESE | 1924 | R. Contorno: liscio, rarità: C. Grading: NGC MS 64 BN. Base 300 euro.