Da una raccolta di documenti familiari un curioso documento, una “cambiale d’amore” per un un matrimonio celebrato nel 1899
di Roberto Ganganelli | Che banconote, assegni, titoli di credito siano stati parodiati nel tempo per gli scopi più diversi – satirici, propagandistici, politici – è cosa ben nota, almeno ai collezionisti e agli appassionati di cartamoneta; basti dare un’occhiata allo Speciale che Renzo Bruni ha firmato sulle nostre colonne virtuali relativamente ad una serie di “banconote” pubblicitarie italiane di notevole interesse e rarità (clicca qui per approfondire).
Scene da un matrimonio (alla fine dell’Ottocento)
Quella che vi presentiamo oggi, invece, è una cambiale, o meglio una “cambiale d’amore” che, chi scrive, ha avuto modo di scoprire in una collezione di ricordi di un’antica famiglia in Umbria. Si tratta di un souvenir inconsueto, legato ad un matrimonio celebrato a Città di Castello, in provincia di Perugia, nel lontano 1899 e che rappresentò un modo quanto meno originale, per i testimoni di nozze, per augurare felicità ai novelli sposi o, forse, per abbinare al consueto regalo un qualcosa di goliardico e non privo di gusto.
Il biglietto, delle dimensioni all’incirca di un assegno bancario, è a nome della BANCA D’AMORE (CAPITALE VERSATO BACI 180.000.000) e promette ANNI FELICI 100. Realizzato con cura nei dettagli grafici, il documento presenta tanto di filigrana e perforazioni “anti frode”, oltre che una matrice laterale dal bordo a smerli e numerata.
Forse non molto pratici nella compilazione di titoli bancari, tuttavia, i due testimoni – “G. Giornelli” e “G. Ciani” – acrissero i propri nomi, e non quelli degli sposi nella riga destinata a ospitare i nomi de beneficiari, con buona pace del cassiere “Imeneo” e del direttore “Amore” del romantico “istituto di credito”.
Due testimoni pasticcioni per un documento unico
Una volta che si furono resi conto del pasticcio, i testimoni tentarono di rimediare abbinando al numero di serie della “cambiale d’amore” (“59,175”) un’altra “valuta”, gli “abbracci”. E, per non sbagliare, i due testimoni provvidero a anche “girare” la “cambiale d’amore” con un’opportuna clausola manoscritta al retro che recita: “Con la presente pagate all’ordine dei novelli sposi: Egr. Signor Angiolo Massetti Gentil Signorina Assunta Ammargini”. Seguono luogo e data del fausto evento (“Città di Castello 6 febbraio 1899”) e i nomi per esteso dei testimoni, Giuseppe Giornelli e Giovanni Ciani.
La “cambiale d’amore” qui presentata venne probabilmente stampata da una tipografia di Città di Castello (Perugia) appositamente per l’occasione, come lascia supporre la clausola stampigliata in verticale, al verso, che ricorda a tutti come “LA GIRATA [ossia il corteo nuziale] INIZIA DALLE CORTINE DI RINGALDELLO [uno dei quartieri fuori le mura della città umbra] E FINISCE IN VIA XI SETTEMBRE, 9 [nello storico quartiere di San Giacomo, evidentemente residenza scelta dai futuri sposi]”.
Di queste persone, purtroppo, non conosciamo nulla di più; non sappiamo se quelle nozze furono lunghe e felici, né sappiavo quali difficoltà e traversie riservò loro il destino; ci rimangono un sorriso e un pizzico di nostalgia per avere, con questa cambiale così unica, aperto uno spiraglio sulle loro vite e su un tempo lontano.