Il castello di Chambord, nella Valle della Loira, è uno dei sogni realizzati di re Francesco I di Valois, che amava recarsi in questo luogo che prediligeva per la caccia e dove, a partire dal 1518, ordinò di radere al suolo il castello preesistente per sostituirlo con un edificio capolavoro ispirato al Rinascimento italiano.
Fra i progettisti del castello di Chambord anche Leonardo da Vinci che, a quanto pare, ispira l’impianto generale anche se il nome dell’architetto che lo realizzò non ci è noto. Lo stesso Francesco I vide terminato il suo castello, perché morì nel 1559.
Meta da sogno per migliaia di turisti, capolavoro del Rinascimento francese, il Castello di Chambord è dal 1981 parte del patrimonio Unesco
Il castello di Chambord è maestoso in tutto: 440 stanze, 365 caminetti, 13 scale principali e 70 secondarie. Duranti la costruzione, al corpo centrale a forma di fortezza a quatto torri furono aggiunte due ali: l’appartamento reale e la cappella. L’influenza italiana è soprattutto evidente nella facciata nord-ovest, ricca di sculture e di ampie finestre. La parte centrale della costruzione è occupata da scalinata a due rampe soprapposte che salgono fino alle terrazze.
Nel 1932, lo Stato francese ha acquistato il castello di Chambord per la somma di 11 milioni di franchi e, dal 1981, l’edificio è inserito nella lista Unesco degli edifici Patrimonio mondiale dell’umanità. Già prima di allora, era una delle mete turistiche favorite non solo della valle della Loira, ma dell’intera Francia.
Il dritto, in altorilievo e con elementi policromi, delle due once di Cook Islands (10 dollari) da poco emesse e progettate da CIT Coin Invest
Quest’anno, CIT Coin invest dedica al castello di Chambord alcune monete emesse da Cook Islands, a partire da una coniazione di appena 0,5 grammi d’oro di peso, diametro 11 millimetri e nominale di 5 dollari: la monetina stupisce per i dettagli di micro incisione ottenuti sulla facciata del maniero come sul ritratto di re Carlo III. Sono 5000 i pezzi coniati.
Sul dritto un cammeo con il ritratto di re Carlo III e una veduta stilizzata del castello con l’affaccio sul laghetto che in parte lo circonda
Passando all’argento, sono 1000 le monete da 2 once e 500 esemplari da 5 once (con nominali rispettivamente di 10 e 25 dollari e diametri di 38,61 e 65 millimetri): entrambe le monete ci offrono sul rovescio uno spettacolare rilievo delle architetture del castello di Chambord e sfumature di colore che abbelliscono i giardini antistanti l’edificio e il cielo, e che mettono in evidenza i tetti dalle caratteristiche forme.
Conclude questa serie una moneta da un dollaro in bronzo, 38,61 millimetri per 50 grammi, forse più simile ad una medaglia che a una moneta ma, proprio per questo, indubbiamente affascinante. Disponibile in 5000 esemplari, infatti, è realizzato con una finitura anticata che esalta l’armonia architettonica del castello, impresso ad altorilievo e definito fin nei minimi dettagli.