Apparso per la prima volta nel 1864, “In God we trust”, pur presente da decenni su monete e banconote sta scatenando un animato dibattito
di Antonio Castellani | “In God we trust”, ossia “Confidiamo in Dio”: questo motto iniziò ad essere aggiunto alla moneta statunitense durante la Guerra Civile e la prima moneta a portare questo motto furono i 2 centesimi del 1864.
All’epoca non esisteva una legislazione che imponesse l’uso di questo motto sulle monete, sebbene il Coinage Act del 1873 concedesse al Segretario del Tesoro la possibilità di “far inscrivere il motto IN GOD WE TRUST su quelle monete che ammettono tale motto”.
Il centesimo del 1864: la prima moneta degli USA su cui appare il motto “In God we trust”
Alcune monete statunitensi iniziarono a riportare questo motto nei decenni successivi. Una versione di questo motto, “God and our right” ovvero “Dio e il nostro diritto”, apparve invece su una banconota da 20 dollari della serie del 1864.
Quando il presidente Theodore Roosevelt incaricò lo scultore August Saint-Gaudens di creare nuovi modelli per l’aquila d’oro da 10 dollari e la doppia aquila da 20, ordinò all’artista di omettere il motto. Le ragioni “morali” di Roosevelt erano che le monete venivano utilizzate in attività come il gioco d’azzardo e altri ambiti criminali.
Una variante del motto, “God and our right”, appare nello stesso anno sui 20 dollari
Roosevelt scrisse nel novembre 1907: “Il mio sentimento in merito è dovuto alla mia ferma convinzione che mettere un tale motto sulle monete, o usarlo in qualsiasi modo affine, non solo non fa bene, ma fa un danno, ed è in effetti un’irriverenza, che si avvicina pericolosamente al sacrilegio. […] Ogni uso che tenda a sminuirlo, e, soprattutto, ogni uso che tende a far sì che venga trattato con spirito di leggerezza, è da ogni punto di vista profondamente deplorevole. […] mi sembra assolutamente imprudente sminuire un simile motto utilizzandolo sulle monete […]”.
Il presidente Theodore Roosevelt, oppositore dell’uso su monete del motto “In God we trust”
La controversia sull’omissione del motto spinse il Congresso ad approvare una legge nel 1908 che richiedeva che il motto fosse ripristinato sull’oro e sulle altre monete statunitensi. Dal 1° luglio 1908, tutte le monete d’oro, i dollari, i mezzi dollari e i quarti americani riportavano questo motto. Il centesimo Lincoln già includeva il motto al suo debutto nel 1909, così come i 20 centesimi Mercury nel 1916 e il “nichelino” tipo Jefferson nel 1938. Tutte le monete statunitensi coniate da allora in poi portano questo motto.
Appena scomparso Roosevelt, ecco apparire il centesimo Lincoln col motto “contestato”
Si giunge così all’11 luglio 1955 quando il presidente Dwight D. Eisenhower firmò una legge che richiedeva che il motto fosse aggiunto a tutta la valuta statunitense, imponendone l’uso su tutte le monete metalliche. Il Silver certificate da 1 dollaro del 1957 fu così la prima banconota statunitense a riportare le parole “In God We Trust”.
Nel 1956, il Congresso approvò all’unanimità una risoluzione che dichiarava “In God we trust” motto nazionale degli Stati Uniti d’America. Ciò sostituì “E pluribus unum”, che appare anche sulle monete statunitensi. Questa risoluzione venne confermata dal Senato degli Stati Uniti nel 2006 e dalla Camera dei Rappresentanti nel 2011.
Passa mezzo secolo e, con Eisenhower, “In God we trust” diventa legge
Un sondaggio condotto nel 2003 ha rilevato che il 90% degli americani era favorevole alla presenza del motto “In Gold We Trust” sulle monete. Tuttavia, un sondaggio del 2019 ha rilevato che due terzi degli intervistati che si identificavano come “democratici” si opponeva al motto che appare sulla valuta statunitense, mentre il 94% di coloro che si identificavano come “repubblicani”.
Ci sono state anche cause legali, nel corso degli anni, per stabilire se l’uso di questo motto violi o meno la clausola del Primo emendamento della Costituzione americana sulla separazione tra potere politico e religioso. Molteplici sentenze d’appello federali non hanno annullato il suo utilizzo su monete e valuta e la Corte Suprema degli Stati Uniti non ha ancora preso in esame la questione.
Il biglietto da un dollaro del 1957 è la prima banconota USA con motto “In God we trust”
L’America è diventata probabilmente più laica, negli ultimi decenni, e anche per questo le opinioni sono contrastanti. Sta di fatto che quel motto – “In God we trust” – rappresenta ancora uno dei punti fermi nella produzione monetaria degli Stati Uniti.