Una originale emissione per collezionisti, il trittico di monete per Hallstatt ideato dalla zecca di Vienna, si avvia a conclusione con la terza coniazione da 20 euro in argento proof che, dopo l’attività estrattiva del sale – l’oro bianco della regione – e il fiorente commercio che ne derivò già migliaia di anni fa, è dedicata all’utilizzo riturale di questa preziosa sostanza naturale.
Già nell’età del bronzo la zona intorno a Hallstatt era nota per i suoi ricchi giacimenti di sale. L’insediamento preistorico di Hallstatt si trasformò così in una vivace “metropoli dell’antichità” e in un fiorente centro commerciale. La ricchezza portò gli abitanti a realizzare numerose innovazioni che resero più efficace e più semplice il loro lavoro nelle miniere.
Alcune delle sepolture della necropoli austriaca di Halstatt in un disegno di fine XIX secolo
Tuttavia, per gli abitanti di Hallstatt, il sale più puro era molto più che la base della loro prosperità. Il sale assicurava la sopravvivenza. Era ed è il mezzo attraverso il quale si conservavano le risorse alimentari. Per la sua grande importanza, il sale era dunque quasi “predestinato” ad entrare a far parte di riti religiosi legati soprattutto al momento del trapasso.
Come possiamo affermare che gli antichi abitanti di Hallstatt credevano nell’aldilà? Perché i ricercatori hanno trovato ricchi corredi funerari nelle tombe dei defunti, corredi in cui sono comuni i vasi di bronzo. Probabilmente, questi recipienti servivano per conservare cibi e bevande ed erano destinati ad accompagnare i defunti nel loro viaggio verso l’aldilà e per lo più erano decorati artisticamente con raffigurazioni di persone e animali.
Tombe e oggetti rituali per la città austriaca che nell’età del bronzo fece fortuna grazie al sale
Gli uccelli acquatici raffigurati nei corredi funebri sono particolarmente suggestivi. I volatili erano un simbolo del divino, perché possono muoversi nell’acqua, sulla terra e nell’aria ed esplorare così aree del mondo che all’epoca erano precluse alle persone.
Tutte queste rappresentazioni sono riunite nella terza “puntata” del trittico di monete per Hallstatt. In particolare, il dritto ci mostra importanti reperti provenienti dal famoso cimitero preistorico della località austriaca: un vaso cerimoniale, una mucca e un vitello, due scheletri e ornamenti. Sul rovescio, invece sono raffigurate scene di una cremazione rituale e un uccello acquatico accompagna la scena come simbolo del divino.
Sul rovescio della monetra da 20 euro una scena di cremazione rituale
Sono 30.000 le monete proof che Münze Österreich AG metterà sul mercato dal 19 febbraio con diametro di 34 millimetri e peso di 22,42 grammi al titolo di 925 millesimi. Ciascun esemplare del trittico di monete per Hallstatt e il suo “oro bianco dell’antichità” cosa 69,60 euro alla fonte è confezionato in astuccio con certificato di garanzia numerato.