Il MEDAGLIERE si rivela: SAN PETRONIO, “rifondatore” di Bologna

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Fino al 26 novembre, al Museo civico archeologico di Bologna un inedito percorso numismatico e medaglistico tutto dedicato alla figura di san Petronio

 

a cura della redazione | In occasione del 4 ottobre, festa del santo patrono, il Museo civico archeologico di Bologna dedica una vetrina a monete e medaglie con la raffigurazione di san Petronio. L’esposizione, allestita dal 4 ottobre al 1 novembre 2023 e liberamente fruibile nell’atrio del museo, è a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini e consente la visione di una ventina di esemplari tra monete, coni, punzoni e medaglie, che coprono un arco temporale tra il XIV e il XX secolo.

Ogni giovedì alle ore 16 sarà offerto al pubblico un incontro con Laura Marchesini, numismatica del museo, che si soffermerà sugli aspetti più interessanti degli oggetti esposti. Gli esemplari presentati in occasione dell’esposizione fanno parte della raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico e sono mostrati al pubblico per la prima volta.

Giovanni II Bentivoglio (1463-1506), grossone in argento con al rovescio san Petronio seduto, in abiti vescovili, che sostiene il modellino della città di Bologna

Il Medagliere ddi Bologna conserva circa 100.000 esemplari emessi dagli inizi della monetazione (verso la fine del VII secolo a.C.) all’euro; straordinario è il nucleo di monete della zecca di Bologna che fu arricchito, a seguito dell’Unità d’Italia e della conseguente chiusura della zecca bolognese, dalla raccolta degli strumenti utilizzati per la fabbricazione delle monete.

La comparsa di san Petronio sulle monete bolognesi risale alla fine del XIV secolo, in coincidenza con una delle fasi più significative dell’affermazione del Comune e diventa uno dei tipi più frequenti nella monetazione (accanto al leone rampante e allo stemma della città) fino al 1796, quando l’arrivo di Napoleone modificò gli assetti politici e culturali della città.

San Petronio fu vescovo di Bologna dal 431/432 al 450, anni di particolare crisi economica, politica e demografica e alla sua guida si attribuisce tradizionalmente la rinascita della città, un rinnovato spirito di comunità e la ripresa di un’intensa attività di ricostruzione edilizia ed ecclesiastica. È stato quindi tradizionalmente identificato come il “rifondatore” della città, motivo per cui uno dei suoi principali attributi è il modellino di Bologna turrita, accanto ai simboli propri della carica vescovile (pastorale e mitria) e al nimbo che ne indica la santità.

Papa Pio VI (1775-1799), 5 zecchini in oro coniati a Bologna nel 1787 (anno XIII di pontificato) con san Petronio benedicente sulle nubi

La sua figura a lungo dimenticata fu riscoperta nel 1141 quando, il 4 ottobre (giorno in cui si ricorda il patrono), furono riscoperte le sue reliquie. Da quel momento il riconoscimento di Petronio come patrono fu lento e legato alle vicende politiche di Bologna che dal Medioevo vide l’avvicendarsi di differenti forme di governo, subì lotte di fazioni e ingerenze imperiali e papali, che non poca eco ebbero sulla monetazione.

La vetrina tematica allestita nell’atrio del Museo civico archeologico di Bologna e in cui si possono ammirare monete, coni e punzoni, medaglie dedicate a San Pertronio

Nell’esposizione si è cercato di dar conto di questa complessità offrendo un inquadramento sintetico del momento storico e dell’aspetto iconografico e culturale che mette in dialogo la moneta con le coeve forme artistiche, rimandando, ove possibile, a monumenti e luoghi significativi della città.

Papa Innocenzo X (1644-1655), medaglia in bronzo realizzata a Roma per celebrare l’edificazione dell’abside della Basilica di san Petronio a Bologna, anno 1653

Anche nella produzione medaglistica san Petronio conserva i suoi tradizionali attributi ma il patrono viene adattato di volta in volta agli scopi propagandistici ed encomiastici dei committenti, trasmettendo un più ampio spettro semantico che restituisce il rapporto privilegiato e più intimistico che i bolognesi intrattenevano con il loro patrono, anche in relazione ai più importanti accadimenti della storia cittadina.

Per informazioni: Museo civico archeologico, Via dell’Archiginnasio 2 40124 Bologna; tel. 051.2757211; web www.museibologna.it; mail mca@comune.bologna.it. Orari di apertura (fino al 26 novembre 2023): lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica, festivi ore 10-19, chiuso i martedì non festivi. Per leggere l’intervista che ci ha rilasciato tempo fa Paola Giovetti clicca qui.