Recentemente pubblicata in due volumi di catalogo, la collezione Mario Scaglia entra nel patrimonio della fondazione bergamasca: a quando l’esposizione?

 

di Roberto Ganganelli | Abbiamo presentato di recente (clicca qui) i due prestigiosi volumi di catalogo e saggi su La collezione di medaglie di Mario Scaglia curati da Lucia Simionato e Giulia Zaccariotto. Ebbene, quella collezione che non è fuori luogo definire “strepitosa” è stata donata dall’ingegner Scaglia alla Fondazione Accademia Carrara.

La notizia è trapelata poco tempo fa su L’Eco di Bergamo e, a riprova di quanto il munifico collezionista, per quattordici anni presidente della fondazione, sia uomo “di sostanza” e ben lungi dal cercare meriti o notorietà, basta riportare quanto l’imprenditore e cultore delle arti ha dichiarato al quotidiano bergamasco: “Preferivo non si dicesse niente. Per me è stato un gesto naturale, dopo tutti gli anni in cui ho bazzicato in Carrara”.

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Mario Scaglia, imprenditore lombardo ed eccellente collezionista, ha donato la sua collezione di medaglie e placchette alla Fondazione Accademia Carrara di Bergamo

Gesto naturale per Mario Scaglia, forse, ma gesto eccezionale in una società come quella attuale e che ci riporta ad una tradizione di collezionismo numismatico illuminato che, nel nostro paese, ha fatto la fortuna di tanti musei e medaglieri pubblici che, tuttavia, non sempre si sono resi conto dell’importanza di simili donazioni.

Troppe raccolte private, una volta donate a musei statali, hanno trovato mestamente la via del deposito, o peggio hanno finito per essere depauperate ad oper adi ignoti.

Le circa 500 medaglie e 700 placchette della Collezione Scaglia – perché tale rimarrà per sempre, nonostante l’ingresso nel patrimonio della Fondazione Accademia Carrara – mettono una responsabilità non da poco sulle spalle dell’istituzione culturale lombarda ma aprono, al tempo stesso, interessanti scenari di sviluppo: alcune delle magnifiche medaglie rinascimentali e barocche, infatti, verranno esposte accanto a dipinti coevi o di soggetto affine, il tutto per rendere evidente l’eccellenza del “picciol cerchio” nel confronto con le discipline artistiche “maggiori”.

Un capolavoro della collezione Scaglia: medaglia di Jacopo da Trezzo per Filippo II di Spagna (1555): al rovescio Apollo col carro del sole e motto IAM ILLVSTRABIT OMNIA. Traducendo liberamente, “Ora si illuminerà ogni cosa”: un perfetto auspicio per le medaglie della raccolta

Ci sarà anche, e non poteva essere altrimenti, una sala medaglistica dedicata, nella quale – come ha fatto sapere Maria Cristina Rodeschini, direttrice della Pinacoteca Accademia Carrara – verrà esposta con criteri moderni una vasta selezione della raccolta: un vero e proprio scrigno di tesori metallici che inoltre, come accennato, si “diffonderà” anche in altre sale del museo (ad esempio, al ritratto di Lionello d’Este del Pisanello saranno affiancate sette medaglie rinascimentali).

“La collezione – sottolinea anche Il Manifesto in un recente articolo sull’argomento – regge il confronto con quelle dei principali musei: i pezzi sono stati accuratamente selezionati da Scaglia a partire dagli anni Settanta secondo i criteri della qualità di fusione, della nitidezza del rilievo e delle dimensioni, che nel campo del bronzo hanno una particolare rilevanza, poiché una medaglia per essere antica – e non una replica – non deve essere più piccola rispetto ai migliori esemplari noti”.

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La sede della Pinacoteca Accademia Carrara di Bergamo sarà la sede in cui i capolavori in tondello della collezione Scaglia saranno esposti, anche accanto ai quadri

La qualità delle medaglie si sposa con altrettanto prestigiose provenienze: nella raccolta Scaglia sono infatti confluiti oggetti dalle principali collezioni numismatiche del XIX e XX secolo, tra cui un nucleo del medagliere Chigi, un tempo conservato presso il palazzo della nobile famiglia ad Ariccia, nel Lazio.

A questo punto, speriamo che il progetto di allestimento e apertura al pubblico possa avvenire in tempi rapidi e che, magari, nell’ambito della stessa riprogettazione “in chiave medaglistica” del percorso museale bergamasco, anche altre medaglie e modelli d’arte – ad esempio quelle del XIX e XX secolo donate anni fa da Vittorio Lorioli – possano trovare la loro degna collocazione.

Ed ecco per voi il video integrale della presentazione – avvenuta il 16 dicembre scorso – del catalogo dedicato alla collezione Scaglia, evento con Anne-Lise Desmas e Davide Gasparotto (J. Paul Getty Museum di Los Angeles) a cura della Fondazione Federico Zeri di Bologna. Introduce la presentazione Andrea Bacchi, direttore della fondazione.