Risale al 1813 il primo Holey Dollar and Dump australiano. Una moneta curiosa e importante a livello storico perché, di fatto, segnò l’inizio della monetazione indipendente dell’ex colonia inglese, tanto che i pochi esemplari originali rimasti vengono contesi in asta dai collezionisti a suon di rilanci.
La storia di questa moneta è interessante. Il Nuovo Galles del Sud, in Australia, venne infatti fondato dagli Inglesi nel 1788 come colonia penale. Inizialmente non si pensava che potesse svilupparsi economicamente e quindi non era stata predisposta una valuta locale.
La città e il porto di Sydney, capitale del Nuovo Galles del Sud, nella prima metà del XIX secolo: una realtà ben lontana dalla metropoli di oggi
Tuttavia, ben presto, la colonia del New South Wales iniziò ad espandersi grazie a nuovi insediamenti creati dagli ex detenuti e da coloni arrivati in cerca di fortuna al termine delle guerre napoleoniche (1815).
Venivano utilizzate monete provenienti da tutti i paesi con cui la regione aveva contatti commerciali, ma esse non erano sufficienti. Per il resto, circolavano cambiali e nelle zone più remote di era tornati a un sistema fondato sul baratto: la moneta era in molti casi stata sostituita dal rum, causando problemi di alcolismo.
Il governatore Lachlan Macquire, per molti il fondatore dell’Australia come Nazione, e anche il padre della prima, curiosa monetazione indipendente del paese
Per porre fine a questa situazione di degrado in cui era caduta la colonia, nel 1813 il governatore Lachlan Macquarie utilizzò un espediente per ottenere un maggiore numero di monete in poco tempo. Acquistò 40.000 dollari spagnoli (monete da 8 reali d’argento, per un valore totale pari a 10.000 sterline) dalla Compagnia delle Indie Orientali per produrre nuova moneta e stabilizzare l’economia della colonia.
Per la realizzazione delle monete venne scelto un ex galeotto, William Henshall, che in Inghilterra era stato placcatore e coltellinaio, e che era stato condannato nel 1805 a scontare sette anni come falsario. Henshall ottenne un’abbreviazione della pena, oltre al ricongiungimento con la famiglia in Australia, proprio per aver fornito alle autorità informazioni sugli altri falsari e sui metodi per combattere questo crimine.
Un pezzo da 8 reali in argento del 1790, a nome di Carlo IV di Spagna, coniato a Città del Messico: monete come queste furono usate per creare gli Holey Dollar and Dump
I dollari spagnoli (monete in argento da 8 reali di Ferdinando VI, Carlo III, Carlo IIII e Ferdinando VII), che grazie all’ampia circolazione divennero la prima moneta mondiale verso la fine del XVIII secolo (con valore legale anche negli Stati Uniti fino al 1857) vennero perforati ottenendo i tondelli centrali (Dump) dal valore di 15 pence e gli anelli esterni (Holey Dollar) dal valore di 5 scellini.
Entrambi i pezzi venivano ribattuti con un nuovo disegno: sui Dump una corona sul dritto e il valore sul rovescio) mentre agli Holey Dollar veniva applicata una sovrastampa intorno al foro centrale, indicante la nuova autorità emittente (NEW SOUTH WALES) sul dritto e il valore sul rovescio.
Pare che Henshall, il primo “maestro di zecca” australiano, abbia utilizzato un maglio a caduta libera: la mazza battente munita di stampo piombando sulla moneta posta su un’incudine, anch’essa munita di stampotanglandola e – contemporaneamente – formando le impronte sul dritto e sul rovescio. Per gli Holey Dollar and Dump furono usati numerosi coni, su molti dei quali compare l’iniziale di Henshall (H).
Due esemplari di Holey Dollar australiani del 1813 ottenuti rispettivamente da monete dell’Impero Spagnolo, una del 1777 di Carlo III e una dei 1808 di Ferdinando VII
Questo metodo di riutilizzare monete in circolazione per crearne di nuove non era nuovo: sempre nel 1813 il governatore dell’Isola del Principe Edoardo, in Canada, perforò le monete da 8 reali spagnole in circolazione e le contromarcò, ottenendo monete bucate da 5 scellini e tondelli da uno scellino.
L’idea di perforare i dollari spagnoli rispondeva a varie esigenze: innanzitutto, il metodo di realizzazione rendeva gli Holey Dollar and Dump “sgraditi” ai falsari, poi permetteva di ottenere due monete da una, raddoppiando quindi il quantitativo di moneta circolante e aumentandone il valore del 25%. Infine i dollari spagnoli – una volta che erano stati così modificati – non venivano più accettati al di fuori del New South Wales e così finalmente Macquarie riuscì ad impedire la fuoriuscita di preziosa moneta in argento dal territorio.
Dal 1822 gli Holey Dollar and Dump iniziarono ad essere sostituiti dalle sterline; tra il 1826 e il 1829 vennero ritirato dalla circolazione e spedito a Londra per essere fuso e venduto come argento a peso. Secondo le stime, sopravvissero appena 300 esemplari di Holey Dollar e un migliaio di Dump, la maggior parte dei quali coniati originariamente da zecche del Messico e oggi molto ricercati dai collezionisti.
Ed ecco due esemplari di Dump, valore 15 scellini: sull’esemplare in basso è ancora visibile parte dell’impronta della moneta spagnola da cui fu ricavato
Oltre per la loro storia, queste monete sono infatti un simbolo intangibile della transizione del New South Wales verso la modernità sotto la guida del governatore Lachlan Macquarie, da alcuni considerato un autocrate senza troppi scupoli ma, da molti, ricordato come il vero fondatore dell’Australia come Nazione.