Nella città di Maebashi, in Giappone, i ricercatori hanno fatto una scoperta numismatica straordinaria: un deposito di oltre 100.000 monete antiche
a cura della redazione | Fra i tanti tesori monetali che vengono rinvenuti in tutto il mondo, a inizio 2023 vi abbiamo parlato di quello di Shuangdun, in Cina (1,5 tonnellate di monete, approfondisci qui) e, più di recente, dell’importante deposito scoperto nel mare della Sardegna (da 30.000 a 50.000 follis romani, approfondisci qui).
Recentissima è la notizia che, in uno scavo archeologico presso il sito denominato Sosha Village East 03 nella città di Maebashi, in Giappone, i ricercatori si sono imbattuti in un’altra scoperta numismatica straordinaria: un deposito di oltre 100.000 monete antiche.
Un deposito, anzi un tesoro formato da ban liang, la prima valuta unitaria dell’Impero cinese, e da altri tipi monetali che vanno dal VII al XIII secolo. Ciò che è intrigante è che le monete – con il loro classico foro quadrato al centro – sono state trovate raggruppate in insiemi di circa cento esemplari, fissate con corde di paglia conosciute come sashi.
Ecco come si sono presentate agli archeologi le circa 100.000 monete del sito di Maebashi, in Giappone, al momento del loro rinvenimento
Si pensa che queste monete siano state frettolosamente occultate sottoterra durante un periodo tumultuoso, forse a causa di guerre e o lotte fra fazioni e sono rinvenute sono state trovate in un’area di appena sessanta centimetri e larga un metro, dalla quale sono stati estratti ben 1060 “grappoli”.
Gli strati di “rotolini” di monete erano ordinatamente disposti e raggruppati spesso dieci a dieci, per un totale di mille monete circa ciascuno, e separati strato per strato da stuoie di paglia di riso. Un rinvenimento archeologico di simile portata nel villaggio di Sosha, presso la città di Maebashi, suggerisce l’esistenza di importanti palazzi nelle vicinanze.
L’analisi dettagliata delle monete ha rivelato una sorprendente varietà con la presenza di ben quarantaquattro diversi tipi. Gli esemplari risalgono alla dinastia Han occidentale della Cina e arrivano fino fino alla dinastia Song meridionale. La moneta più antica è un ban liang in bronzo risalente al 175 a.C., con diametro di 2,3 centimetri, un foro quadrato di 7 millimetri al centro e uno spessore di 1 millimetro, e con le iscrizioni ai due lati del foro.
Ordinatamente disposte in gruppi legati con cordicelle di paglia, ecco le ban liang del tesoro, ora allo studio da parte degli esperti nipponici
La moneta più recente individuata nel tesoro risale invece al 1265 e appartiene alla dinastia Song meridionale, portando gli esperti a credere che queste monete siano state nascoste durante il complesso periodo Kamakura (1185-1333). È importante notare che i risultati della datazione sono preliminari e potrebbero essere affinati attraverso ulteriori ricerche.
Il sito archeologico fa parte di un’area che comprende circa un chilometro quadrato e comprende i tumuli funerari di Sosha, le rovine del tempio San’o e del tempio Ueno Kokubunji, che indicano l’importanza della regione dal tardo periodo Kofun al periodo Ritsuryo.