Andrà in asta da Nomisma un eccezionale ducato mantovano al tipo della cometa che ci racconta una brevissima e tormentata parentesi di potere
di Roberto Ganganelli | Era del tutto inedito, fino al marzo 2019 quando Lorenzo Bellesia l’ha pubblicato in Panorama numismatico, il ducato d’oro di Francesco IV Gonzaga, duca di Mantova, al tipo della stella cometa millesimato 1612.
Un esemplare che oggi riappare in asta Nomisma 63 (lotto 702, base 5000 euro, clicca qui per il catalogo) e che merita di essere raccontato anche nelle nostre pagine digitali, agli appassionati di numismatica italiana, per la sua unicità e bellezza.
Il dritto di questo ducato è dominato dal nome del duca nella forma FRAN | DVCIS FI | DEI SE MA[NT] . | DAT . ANNO | 1612 in corona d’alloro; al rovescio, invece, campeggia la stella cometa “in viaggio” verso l’alto e verso sinistra, raggiante e con legenda FAC ME DOMINE VIAS TVAS NOTAS, con le parole intervallate dal simbolo del triscele.
Scrive Bellesia: “La moneta qui presentata pesa g 3,21. Il peso sarebbe calante, sia se si trattasse di un ducato ongaro, che doveva pesare come lo zecchino veneto 3,5 grammi, sei se fosse una mezza doppia o scudo del peso di circa 3,37 grammi. Tuttavia bisogna considerare che la moneta non è di elevata qualità ed è di modulo stretto, il che giustifica un peso sensibilmente ridotto”.
Queste considerazioni permettono di definire come un ducato ongaro questo esemplare pressochè unico, coniato evidentemente sulla falsariga di altri ongari mantovani in ragione dei rapporti commerciali che legavano il Ducato con l’Europa settentrionale e orientale, dove questo tipo di moneta era corrente e diffuso.
La moneta, per la legenda del dritto che si può sciogliere in FRANCISCI DVCIS FIDEI SE MANTVA DATA [est] ANNO 1612 ci appare inoltre come una vera e propria “celebrativa” per l’ascesa al trono del duca Francesco IV, forse da omaggiare ai dignitari in occasione dell’insediamento avvenuto nel febbraio del 1612.
Al rovescio, la legenda FAC ME DOMINE VIAS TVAS NOTAS – ispirata al Salmo 25 – si può tradurre in “Mostrami o Signore le tue vie” ed è accompagnata, in modo significativo, da una cometa come quella che guidò i Magi verso il luogo di nascita di Gesù. In breve, il Gonzaga con questa moneta intese invocare la guida celeste sul suo governo affidando la sua vita e il suo agire alla luce divina.
Un aiuto che, tuttavia, non venne se solo si pensa che il giovane duca, nato nel 1586, regnò solo dal 10 giugno al 22 dicembre di quel fatidico 1612 quando morì per la tremenda epidemia di vaiolo che infestava il Mantovano e che, poco tempo prima, gli aveva strappato anche il figlioletto Lodovico.