Sapori del Molise e della Toscana, Pesaro capitale della Cultura, lotta alle malattie rare fra i temi della monetazione italiana 2024 destinata ai collezionisti

 

di Antonio Castellani | A colpi di decreti, firmati già l’11 dicembre scorso ma pubblicati in Gazzetta ufficiale solo il 23 dicembre, con la redazione già in pausa, il Ministero dell’Economia e finanze ha dato l’ok ad una seconda tranche della monetazione italiana 2024 destinata ai collezionisti.

Alle monete per l’Università “Federico II” di Napoli, per i fumetti di Jacovitti e per Giacomo Puccini, a quelle per il mondo animale in pericolo e in omaggio alle lire del passato (leggi qui il nostro approfondimento) si aggiungono così altre emissioni, da quelle del giro Sapori d’Italia ad altre per le fontane più belle dello Stivale passando per un omaggio alla Guardia di Finanza e una coniazione a tema sociale per sensibilizzare sulle malattie rare. Ma andiamo con ordine.

La monetazione italiana 2024 farà tappa in Molise e Toscana per la serie delle 5 euro a colori, in cupronichel, dedicata ai tesori enogastronomici delle nostre regioni, sempre celebrati in abbinamento a opere d’arte, monumenti, simboli antichi della nostra ricca cultura. Così, il Molise vedrà celebrati il tartufo, il caciocavallo e l’uva Tintilia con un nuovo bel conio opera di Marta Bonifacio.

Al dritto, sullo sfondo decorazioni ispirate all’artigianato del ferro battuto tipico del Molise su cui si stagliano due diavoli, uno dalla forma più consueta e uno sotto le sembianze di fanciulla che cerca di tentare Sant’Antonio Abate agitando un ventaglio, maschere protagoniste della sfilata dei “Misteri” che si svolge il giorno del Corpus Domini a Campobasso, diventati simboli del capoluogo molisano. In primo piano, tartufi bianchi e neri su foglie di quercia e, a sinistra, un caciocavallo e grappoli d’uva di Tintilia.

Al rovescio a destra, in primo piano, la statua del Guerriero sannita realizzata da Giuseppe Guastalla e che si trova in piazza Vittorio Veneto a Pietrabbondante. Sullo sfondo, la rappresentazione dei cinque principali “tratturi” presenti del Molise in evidenza su una composizione decorativa che si ispira a un manufatto artigianale orafo in filigrana caratteristico dell’alto Molise, in cui è incastonata la sagoma della regione ed èriportata una texture con iscrizioni.

Per quanto riguarda la Toscana, invece, Marta Bonifacio ha posto al dritto, in primo piano, i tipici cantucci e il Vinsanto; sullo sfondo, tarsie in marmo bicromatiche, tipiche del romanico toscano, che delimitano una finestra, con decori ispirati alla facciata dell’Abbazia di San Miniato al Monte di Firenze, da cui si scorgono la cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio.

Al rovescio di questa 5 euro Sapori d’Italia, invece, in primo piano il caratteristico paesaggio delle colline senesi; sullo sfondo, distese di vigneti, coronati da cipressi, e il litorale toscano sul Mar Tirreno; in alto, al centro, il cavallo alato Pegaso, inserito in uno scudo sannitico, simbolo della Regione Toscana.

Nella monetazione italiana 2024, quindi, una moneta da 5 euro in rame, fior di conio, renderà omaggio alla città di Pesaro capitale della cultura. Come per Bergamo e Brescia nel 2023, anche questa coniazione è affidata al maestro Uliana Pernazza che, al dritto, ha posto sullo sfondo una veduta frontale del Palazzo Ducale di Pesaro; in primo piano la Fontana di Piazza del Popolo, detta “la pupilla di Pesaro”.

monetazione italiana 2024 ipzs guardia di finanza molise toscana malattie rare uniamo pesaro capitale cultura fontana pretoria palermoAl rovescio, a sinistra un particolare della Rocca Costanza, lì’imponente fortezza del XV secolo voluta da Costanzo Sforza e a destra una cariatide, particolare di un affresco di Villa Imperiale, antica residenza signorile sulle colline che circondano la città.

La piccola moneta in oro da 10 euro si inserirà invece, come consuetudine da qualche anno, nella serie Fontane d’Italia con un omaggio alla Fontana Pretoria di Palermo. Sul dritto dei modelli, affidati a Maria Angela Cassol, un particolare della fontana, uno dei simboli architettonici del capoluogo siciliano; al rovescio, invece, in primo piano e circondata da gocce d’acqua sospese svetta la colonna della vasca centrale della fontana monumentale mentre sullo sfondo si distingue la pianta stilizzata del monumento.

monetazione italiana 2024 ipzs guardia di finanza molise toscana malattie rare uniamo pesaro capitale cultura fontana pretoria palermoIl 2024 segna una data importante anche per la Guardia di Finanza che festeggia i due secoli e mezzo dalla sua fondazione: non poteva dunque mancare un omaggio numismatico alle Fiamme gialle, che si concretizzerà in primo luogo in una moneta d’argento da 5 euro con elementi colorati firmata da Annalisa Masini.

Al dritto, al centro, una versione stilizzata dell’emblema araldico del Corpo, che interpreta il concetto di sicurezza e fornisce una visione futura del ruolo delle Fiamme gialle celebrando il passato e coniugandolo con il futuro e con le sfide che continuerà a raccogliere. Tale emblema comprende diversi elementi: la montagna, il mare e il cielo, ambienti naturali dove opera il corpo, il grifone, animale mitologico che, secondo la leggenda, vigila a tutela dell’Erario, la cassa dello Stato, e la corona turrita.

monetazione italiana 2024 ipzs guardia di finanza molise toscana malattie rare uniamo pesaro capitale cultura fontana pretoria palermoAl rovescio, invece, lo stemma araldico del Corpo della Guardia di Finanza è nella sua forma canonica: formato da uno scudo sannitico, con grifone e forziere in evidenza su una montagna, sormontato da una corona turrita e ornato dagli emblemi rappresentativi delle onorificenze e delle ricompense al valore e delimitato, in basso, dal motto NEC RECISA RECEDIT, dedicato ai finanzieri niente meno che dal poeta Gabriele D’Annunzio.

Forte valenza sociale, infine, per l’ultimo tassello finora reso noto della monetazione italiana 2024: si tratta infatti di una coniazione da 5 euro con elementi colorati dedicata al 25° anniversario della fondazione della Federazione italiana malattie rare e alla Giornata delle malattie rare che si celebra il 29 febbraio.

L’autrice Claudia Momoni ha collocato al centro del dritto il logo ufficiale di Uniamo, Federazione italiana malattie rare, circondato da una serie di palline piccole, in incavo, a indicare la rarità rispetto alla normalità rappresentata con un cerchio di palline più grandi, in rilievo. Al rovescio il logo della Giornata delle malattie rare, istituita nel 2008, raffigurante alcune mani in cui si incastona, al centro, una silhouette umana, a rappresentare la solidarietà verso le persone affette da queste patologie.