È all’insegna dell’ecologia e pensata per i giovanissimi la serie di monete definitive del Regno Unito che la Royal Mint ha appena messo sul mercato
di Antonio Castellani | Che fin da quando era un giovane principe di Galles Carlo d’Inghilterra fosse attento all’ecologia è un fatto ben noto, come che nel seguito della sua via abbia continuato a occuparsi di sostenibilità ambientale e protezione della natura sposando tante cause a favore degli animali, della biodiversità, del salvataggio di habitat in pericolo.
Anche ora che ha cinto la corona del Regno Unito, sua maestà Carlo III non si smentisce e lo fa attraverso la sua nuova serie di monete definitive che ha appena visto la luce e che i media d’Oltremanica hanno presentato con grande risalto: si tratta infatti di una serie di rovesci – per le otto coniazioni circolanti dal penny ai due pound – tutta incentrata su fiori e animali e che è stata approvata dallo stesso sovrano.
Le nuove monete definitive coniate a nome di Carlo III, viene sottolineato, sono state appositamente pensate per piacere ai bambini britannici, per aiutarli a imparare a contare e a usare il denaro oltre che per sensibilizzarli sul tema ambientale.
Sulle monete da un penny troviamo il moscardino nocciola, un piccolo roditore la cui popolazione nel Regno Unito si è dimezzata dal 2007. Per la 2 pence è stato invece scelto lo scoiattolo rosso, il cui colore viene evidenziato dal rame con cui è battuta la monetina. Sullo spicciolo da 5 pence troviamo una foglia di quercia, che celebra il ruolo di questo albero, simbolicamente associato alla monarchia, nel proteggere la biodiversità.
Il gallo cedrone, una specie in pericolo che vive in alcune aree della Scozia, appare sulla moneta da 10 pence. Sui 20 pence troviamo il puffin, un simpativo uccello marino, mentre per le monete da mezza sterlina ci sono i salmoni atlantici, altra specie a rischio a causa dell’inquinamento dei fiumi.
Infine sulle monete bimetalliche da un pound sono incise due api, fondamentali per l’ecosistema come insetti impollinatori mentre per i due pound – mandata in pensione la Britannia – è stata scelta una composizione di fiori dall’origine storico araldica: la rosa per l’Inghilterra, il narciso per il Galles, il cardo per la Scozia e il trifoglio per l’Irlanda del Nord. Su quest’ultima moneta è incisa anche la frase IN SERVITIO OMNIUM (“Al servizio di tutti”), scelta personalmente da Carlo III che la pronunciò anche nel suo discorso di incoronazione.
Restano identici a quelli degli spiccioli di Elisabetta II i metalli, i diametri e i pesi delle monete definitive di Carlo III, dal momento che – quando circoleranno a miliardi nelle tasche dei sudditi di sua maestà, queste dovranno funzionare alla perfezione in tutti i macchinari “coin operating” del Regno Unito, dai parchimetri ai distributori di bibite.
La Royal Mint, naturalmente, ha già messo sul mercato collezionistico varie versioni delle monete definitive 2023 di Carlo III: si spazia dalla divisionale base BU a 33 sterline di prezzo di emissione alla versione con tutte le monete in oro a 7725 sterline (tiratura 125 cofanetti). Altri prodotti creati per celebrare le monete definitive di Carlo III sono poi il set con l’ultima divisionale BU con i vecchi rovesci e la prima con i nuovi (66 sterline di emissione).
A caratterizzare le nuove monete definitive del Regno Unito, al dritto, il ritratto a testa nuda, rivolto a sinistra, di re Carlo III modellato dall’artista Martin Jennings un marchio privato che riprende la forma della corona Tudor ed è esclusivo di questa nuova serie di monete.
Sui rovesci, invece, divisi tutti in due parti, quella col valore è caratterizzata da una texture di fondo che riprende il monogramma del sovrano, con tre iniziali C intrecciate a triangolo: un tocco di stile che ben si fonde con il resto delle composizioni.
Ed ecco per voi un video pubblicato nel canale YouTube del Times e del Sunday Times che mostra dal vero e permette di apprezzare nei dettagli le nuove monete definitive di Carlo III, che a breve saranno anche in circolazione nel Regno Unito.