Inizia a circolare l’euro di Croazia, che si aggiunge a quelli degli altri paesi dell’Eurozona e dei micro stati che lo adottano in convenzione bilaterale
di Roberto Ganganelli | Fin da quel 1° gennaio del 2002 in cui l’euro ha debuttato sulla scena monetaria globale come moneta circolante, almeno per i collezionisti l’ingresso di ogni nuovo paese nell’Eurozona ha segnato un momento di attesa.
Lo stesso sta accadendo con l’arrivo del 2023, dal momento che gli euro di Croazia vanno ad aggiungersi materialmente a quelli dei diciannove paesi che già emettono e usano la valuta comunitaria e alle euro monete dei quattro micro stati – Andorra, San Marino, Vaticano e Principato di Monaco – che ne dispongono in virtù di accordi bilaterali con la UE.
Euro di Croazia: già coniate 3700 tonnellate di monete
Il 18 luglio scorso la zecca croata ha iniziato la coniazione delle monete in euro nell’officina governativa di Sveta Nedelja mentre gli stock di banconote denominate in euro sono state già rese disponibili alle banche dal mese di settembre.
Le monete in euro di Croazia, invece, sono state distribuite agli istituti di credito del paese a partire da ottobre, mentre i cittadini hanno la possibilità di cambiare le loro kune in euro monete o euro banconote fin dal 1° dicembre scorso al tasso di conversione di un euro contro 7,5345 kune.
Dal 1° gennaio, per due settimane in Croazia i pagamenti potranno essere effettuati con ambedue le valute – euro e kune – e, in seguito, unicamente con la moneta unica europea. Breve, dunque, il periodo di changeover e, per quanto concerne monete circolanti denominate in kune, queste potranno essere cambiate fino al 2025, mentre non è stato ancora deciso un termine di convertibilità per le banconote.
La Banca nazionale croata ha fatto sapere che sono state coniate monete per circa 3700 tonnellate di peso complessivo, in modo da far fronte alle esigenze iniziali di introduzione dell’euro di Croazia; non sono state rese note, tuttavia, le quantità dei singoli nominali – dal centesimo ai due euro – che sono state coniate.
Tesla, la martora e gli altri soggetti delle facce nazionali
Per quanto riguarda i soggetti delle facce nazionali, noti da tempo, l’euro di Croazia vede il monogramma nazionale HR in caratteri glagolitici, sui pezzi da 1, 2 e 5 euro cent; sui 10, 20 e 50 euro cent campeggia invece un ritratto dello scienziato Nikola Telsa e a una serie di linee che richiamano un campo magnetico.
La moneta da un euro di Croazia è poi un omaggio alla kuna, intesa come martora, animale tipico e simbolico delle foreste croate, ma anche il termine che ha designato fino ad ora la moneta nazionale; sui due euro, infine, appare il profilo geografico della nazione. Su tutte le facce degli otto euro spiccioli di Zagabria si trova inoltre la scacchiera, che è parte dell’emblema di Stato.
A quando le prime commemorative e le due euro speciali?
Nulla trapela, al momento, sulle monete commemorative che dovrebbero, già dal 2023, debuttare sul mercato arricchendo la serie euro di Croazia, né sulle possibili emissioni speciali da due euro – Zagabria potrà realizzarne due all’anno, come tutti i paesi dell’Eurozona – che di certo susciteranno la curiosità di tanti collezionisti.
Per il momento è caccia agli unici prodotti numismatici disponibili, la serie fior di conio 2023 (non ancora quella in confezione ufficiale) e agli starter kit: questi ultimi contengono infatti ben 33 pezzi di tutti i tagli, dai già rari pezzi da 1 e 2 centesimi ai due euro.