La data di emissione dei 2 euro Marconi del Vaticano, previsti dal programma numismatico 2024 e che celebrano il grande scienziato e il suo legame con la Santa sede, non è ancora stata definita. Probabilmente, per metterli in collezione sarà necessario attendere almeno fino ad ottobre ma Cronaca numismatica, in esclusiva, è fin d’ora in grado di mostrarvi il “dietro le quinte” di questa attesa coniazione.
Il 12 febbraio del 1931 è una data storica, fra le tante nella vita del genio italiano: quel giorno, infatti, papa Pio XI inaugura la prima stazione della Radio Vaticana, presente lo stesso Guglielmo Marconi, l’inventore della radio. Da quel momento, la radio sarà veicolo privilegiato dei messaggi dei vari pontefici, come quello di Pio XII a favore della pace nell’imminenza della Seconda guerra mondiale. Con il Concilio Vaticano II indetto da papa Giovanni XXIII Roncalli, la Radio Vaticana verrà ulteriormente potenziata raggiungendo gli angoli più remoti del pianeta.
Loredana Pancotto, artista della moneta a cui il Vaticano, da alcuni anni a questa parte, si affida con continuità per la modellazione di soggetti commemorativi
La 2 euro Marconi del Vaticano è stata affidata, per quanto riguarda la modellazione, al maestro Loredana Pancotto, che ringraziamo per averci fornito in esclusiva le immagini del bozzetto e del modello e che ci ha detto: “Avevo già avuto occasione di realizzare una medaglia su Guglielmo Marconi (per la serie dei Nobel italiani) ma quando il Vaticano mi ha chiesto il bozzetto per i 2 euro commemorativi della sua nascita, l’emozione è stata molta.
Un compito decisamente impegnativo, quello di trasmettere ‘tante cose’ in uno spazio tanto piccolo senza voler cadere nell’ovvietà. L’idea è stata quella di tradurre lo stretto rapporto che, almeno da un certo momento storico in poi, intercorre tra Marconi e la Chiesa. Fare in modo che un filo li legasse”.
Il bozzetto dei 2 euro Marconi del Vaticano: sulla faccia nazionale Eugenio Pacelli, Guglielmo Marconi e Achille Ratti (Pio XI) ritratti nel 1931 alla nascita della Radio Vaticana
La foto storica che ritrae Marconi con alla sua sinistra papa Pio XI ed alla sua destra Eugenio Pacelli, il futuro pontefice Pio XII, è apparsa come ideale per rappresentare una particolare ‘amicizia’ e comunanza di intenti che hanno fatto sì che la voce della Chiesa arrivasse in tutto il mondo.
È questo che ho voluto rappresentare sulla moneta: i loro tre ritratti legati in esergo da un’onda radio. Una di quelle onde che ‘nessuno vede e nessuno ode’ come disse papa Pio XI nel discorso dell’inaugurazione di Radio Vaticana ma che Marconi, invece, vedeva ed udiva intuendone le enormi potenzialità”.
Dal disegno alla modellazione: in esclusiva, il gesso da cui vedrà la luce dopo l’estate la moneta bimetallica del Vaticano per i 150 anni dalla nascita di Marconi
Un’istantanea storica tradotta in bassorilievo, dunque, con un soggetto caldeggiato in questa forma dalla stessa Zecca dello Stato Vaticano diretta da Mauro Olivieri. Una moneta, la 2 euro Marconi del Vaticano, che possiamo considerare degna “erede” di altre due storiche coniazioni – medaglie, in questo caso – realizzate nel 1931 e nel 1958 per l’inaugurazione della Radio Vaticana e per il potenziamento dei suoi impianti di Santa Maria di Galeria, in provincia di Roma.
Una moneta, la 2 euro Marconi del Vaticano, che idealmente si inserisce fra quelle due opere del grande Aurelio Mistruzzi mostrando colui – lo scienziato Premio Nobel, il padre della radio – con le sue ricerche e invenzioni ha reso il mondo unito, come mai prima e fornito alla Chiesa uno strumento di comunicazione innovativo e globale, all’altezza delle esigenze del XX secolo.