La scomparsa della regina Elisabetta II rende definitivo e irraggiungibile un record fra gli altri: è e sarà lei, in eterno, la donna più effigiata in moneta nella storia
di Roberto Ganganelli | È stata la persona più effigiata in moneta nella storia, la regina Elisabetta II che nel pomeriggio di ieri, venerdì 8 settembre 2022, si è spenta nel castello di Balmoral, in Scozia. Novantasei anni, di cui settanta sul trono dapprima dell’Impero Britannico e poi del solo Regno Unito d’Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord; e anche da capo del Commonwealth, Elisabetta II ha prestato il proprio volto ad un numero incalcolabile di emissioni numismatiche e di banconote, di medaglie e di francobolli.
Settant’anni sul trono, cinque ritratti ufficiali
Solo per quanto riguarda le monete, anche se una stima esatta è forse impossibile, i cinque ritratti ufficiali della sovrana che si sono succeduti nel tempo sono apparsi su centinaia di miliardi di tondelli sia usciti dalle presse della millenaria Royal Mint che da officine sparse in tutto il mondo, da grandi paesi come il Canada e l’Australia a micro nazioni quali Hong Kong, Niue, le Isole Fiji.
Nessun imperatore romano, nessun sovrano del Sacro Romano Impero né alcun altro monarca può né potrà mai vantare un simile primato: l’estensione dei domini britannici – sebbene lontana da quella dell’epoca vittoriana – e dei territori che, sparsi per il mondo, pur indipendenti hanno continuato a imprimere il volto di Elisabetta II sulle monete, in quanto capo di Stato, fa sì che il viso della regina – The Queen per antonomasia – sia passato per le mani di miliardi e miliardi di individui di ogni età e ceto sociale.
Elisabetta II ha vissuto, nel 1971, lo storico passaggio della decimalizzazione della sterlina; ha visto cambiare forma, valore, metallo alle monete; ha accompagnato sia nelle coniazioni che nella stampa di banconote sette decenni di evoluzione stilistica e tecnica. Quando è salita al trono, ad esempio, il filetto di sicurezza nei biglietti di banca era ancora agli albori mentre nelle nuove banconote britanniche troviamo ologrammi, inchiostri tattili, see through window. Allo stesso modo, nella produzione degli spiccioli e delle commemorative si è passati da moduli e metalli classici alle bimetalliche, alle monete colorate, a quelle con inserti materici senza contare le dotazioni di sicurezza – spesso invisibili agli utenti – destinate a rendere meno falsificabili pound e penny.
Dalle innumerevoli tipologie di monete che portano il volto di Elisabetta II – dalle classiche sovrane in oro agli spiccioli, dalle commemorative più classiche a quelle più innovative, fino al recente giubileo di platino – ci rendiamo conto di come la regina sia stata una presenza ferma e autorevole, discreta e costante, un simbolo rassicurante, perfino un’icona pop.
Nelle ultime monete Britannia la vita di Elisabetta II
Ci sono tuttavia delle monete che la Royal Mint ha coniato quest’anno, ultimo di regno di Elisabetta II, e che a posteriori sembrano offrirci una lettura simbolica e uno spunto di riflessione particolari. Si tratta delle emissioni della serie Britannia, le prestigiose pezzature in oro e in argento destinate agli investitori in metallo prezioso.
A modellarle è stata chiamata per la prima volta dai tempi di Benedetto Pistrucci, lo ricorderete, un’artista italiana – Sandra Deiana – alla quale da Londra hanno chiesto, per la prima volta nella storia, di non dare della Britannia una personificazione singola, bensì triplice: giovinetta, donna nel pieno della maturità, anziana (leggi qui per saperne di più).
Le tre età di Britannia sembrano ripercorrere, osservando quei volti, la parabola della stessa Elisabetta II. Nel 1952, da giovanissima regina, ereditò un regno e un mondo in cui la pace era ancora fragile, ma in cui si scorgevano grandi prospettive e speranze di crescita. Da donna e sovrana matura ha dovuto, per decenni, mediare in situazioni sociali e politiche difficili usando al meglio le sue prerogative di monarca costituzionale. Nell’età più avanzata, pur progressivamente indebolita dal passare del tempo, ha fino all’ultimo retto con dignità e saggezza il paese che le era stato affidato.
Gorbaciov e la regina, ultime icone del Novecento
Appena due giorni prima della sua morte, Elisabetta II ha nominato primo ministro la conservatrice Liz Truss; quando cinse la corona il premier si chiamava Winston Churchill. Con la morte di Elisabetta II e quella di Gorbaciov si infrangono, dunque, gli ultimi due anelli che tenevano ancorata a questo incerto inizio di secolo la storia del Novecento.
E con il nuovo sovrano del Regno Unito, Carlo III, che presto cingerà la corona del Regno Unito, anche monete e banconote entreranno in una nuova era.