Il dono della vista, 150 anni di attività della SOI al servizio della salute, il tutto celebrato con una suggestiva nuova medaglia di Loredana Pancotto
di Roberto Ganganelli | L’abbiamo incontrata, il maestro Loredana Pancotto, nel corso dell’ultimo Convegno di Riccione, dove ha esposto una selezione della sua opera – dalle medaglie per i Nobel italiani alla monetazione sammarinese 1995, dalle coniazioni per Giovanni Paolo II alla felliniana per l’AIAM del 1993, assieme a modelli e disegni – sotto il titolo di Impressum.
Sorridente, presa dal dialogo con i tanti collezionisti che le chiedevano informazioni, curiosità e, di fronte alle sue medaglie, spesso esordivano con il classico “Ma è in vendita? Mi piacerebbe…”, Loredana Pancotto ha un talento poliedrico capace tanto di uniformarsi nella definizione di una serie molteplice di opere su uno stesso tema che di esplodere in modo inatteso e del tutto originale di fronte ad una singola, particolare committenza.
Così, tra le affascinanti coniazioni e fusioni frutto di oltre un trentennio di carriera, abbiamo potuto ammirare l’ultima creatura dell’abilità della Pancotto, ossia l’affascinante medaglia celebrativa per il 150° anniversario della fondazione della Società Oftalmologica Italiana.
SOI: da un secolo e mezzo al servizio della salute
Nata, per l’appunto, nel 1869 – secondo i più recenti dati diffusi dal presidente Matteo Piovella – oggi la SOI può contare su “settemila medici oculisti che salvano la vista ad un milione e trecentomila persone ogni anno”.
“Tutto questo – continua Piovella – impone adeguate risorse per i necessari cambiamenti organizzativi rispetto al passato. In medicina tutte le innovazioni comportano maggiori investimenti e risorse per l’acquisto delle tecnologie e minor burocrazia per aggiornare i modelli organizzativi”.
Il 17° Congresso Internazionale che si è tenuto in maggio alla Nuvola di Fuksas a Roma è stato l’occasione per dibattere di questi e altri argomenti.
Un evento che la SOI, pur proiettata nella modernità e nel futuro, ha voluto rendere più solenne con la coniazione di un oggetto-simbolo antico e prestigioso: una medaglia.
La medaglia commemorativa del Congresso Internazionale di Roma
L’ha disegnata e modellata, per l’appunto, Loredana Pancotto che ha scelto di dedicare il dritto ad un profondo e intenso “occhio alato” nel quale parte della palpebra e delle ciglia si mutano delicatamente in piume, metafora di come la vista, al pari e forse più degli altri sensi, permetta all’essere umano di “spiccare il volo” nella vita, orientarsi, navigare, perfino proteggersi.
La semplice iscrizione SOCIETA’ OFTALMOLOGICA ITALIANA completa la modellazione mentre il rovescio è impostato sulla composizione grafica tra il numero 150 – indicativo dell’anniversario – e di due linee diagonali divergenti da sinistra verso destra.
L’insieme dei due tratti e della cifra 0 suggerisce a sua volta l’idea di un occhio aperto e, ad arricchire in segni e simboli il modellato l’autrice ha posto la figura mitologica di Prometeo che, rubato il fuoco agli dei, donò agli uomini il modo di vincere l’oscurità delle tenebre.
Un prometeo giovanile, atletico, colto nell’attraversare il confine tra buio e luce. Una figura che chiude idealmente la “frase iconografica” narrata da questa bella medaglia per la SOI – riservata ai congressisti e fuori commercio.
La nuova medaglia di Loredana Pancotto è stata coniata da IPZS nel diametro di 60 millimetri in bronzo similoro, in argento e perfino in alcuni esemplari in oro, a testimonianza dell’importanza dell’evento.