La prima pietra del campanile, per tutto il mondo “la Torre di Pisa” venne posata nel 1173: l’Opera della Primaziale pisana lo celebra con un tondello d’arte
di Antonio Castellani | Una medaglia, anzi due (in argento e in bronzo, di grande modulo e finemente patinate) per celebrare degnamente gli otto secoli e mezzo del campanile del Duomo di Pisa, la Torre pendente conosciuta in tutto il mondo, icona dell’Italia all’estero, simbolo di fede e cristianità in ogni angolo del pianeta.

La medaglia è stata presentata ufficialmente il 9 agosto scorso, “compleanno” del campanile – la cui prima pietra venne posata, per l’appunto, il 9 agosto del 1173 – in una duplice versione curata dal Poligrafico e zecca dello Stato italiano e coniata su modelli originali del maestro Uliana Pernazza, artista incisore di grande creatività ed esperienza.
La coniazione per la Torre di Pisa – che si inserisce in una serie di iniziative culturali e di approfondimento ideate per gli 850 anni del monumento – ha tiratura limitata (appena 60 esemplari in argento e 80 in bronzo) ed è stata posta in vendita solo nei bookshop dell’Opera della Primaziale pisana.

Questo bellissimo omaggio in tondello alla Torre di Pisa – che nel tempo è apparso su tante medaglie celebrative e monete da collezione – rappresenta sul dritto la raffigurazione della Torre stessa, a sinistra, e la veduta dell’abside della Cattedrale primaziale di Santa Maria Assunta (o Duomo di Pisa), a destra, con il logo dell’Opera della Primaziale pisana (OPA) e nel giro la scritta CAMPANILE DELLA CATTEDRALE DI PISA 1173-2023; in esergo il nome dell’autrice, la medaglista Uliana Pernazza.

Sul rovescio invece è raffigurato il dipinto della Madonna col bambino detta Madonna di sotto gli organi di Berlinghiero Berlinghieri conservato nel Duomo. Si tratta di un’opera a tempera e oro su tavola risalente al periodo 1200-1220 che, secondo la tradizione, sarebbe stata portata in città dai soldati pisani quando, nelle guerre con i Lucchesi, espugnarono il Castello di Montecastrese, in Versilia nel 1225; secondo un’altra versione, invece, sarebbe stata la nobile famiglia degli Upezzinghi, signori di Montecastrese che, giurata fedeltà a Pisa, donarono la venerata immagine.

Il nome tradizionale dell’opera deriva dalla sua collocazione antica nel Duomo, sotto gli organi, appunto. Attorno alla Madonna col Bambino, sulla medaglia, nel giro è incisa la scritta in caratteri medievaleggianti PROTEGE VIRGO PISAS. Architettura e devozione si fondono in una coniazione equilibrata e leggera, davvero degna degli otto secoli e mezzo di vita della Torre di Pisa, uno dei simboli architettonici dell’Italia nel mondo.

Nel canale Facebook del Poligrafico e zecca dello Stato italiano è possibile scoprire il “dietro le quinte” della medaglia di Uliana Pernazza per gli 850 anni della Torre di Pisa grazie a un interessante video, da cui sono tratte le immagini che corredano questo articolo e che potete visualizzare cliccando qui.