Denari romani e cistofori di Pergamo in un caso, monete medievali dell’Europa dell’est dall’altro per due tesori riemersi dal sottosuolo e in fase di studio
di Mathias Paoletti | Anche se il rinvenimento è avvenuto nel corso di una serie di campagne di scavo iniziata addirittura nel 2011, solo da pochi giorni le autorità archeologiche turche hanno reso noto che un interessante tesoro numismatico di epoca romana è stato ritrovato ad Aizanoi, nella provincia di Kutahya, nella parte occidentale del paese.
Si tratta di 651 esemplari in argento risalenti all’epoca dell’imperatore Augusto, che sono venute ala luce stipate in una brocca; si trattava evidentemente di un ripostiglio mai recuperato dai suoi proprietari. Delle monete, 439 sono denari d’argento romani mentre le rimanenti 212 sono cistofori coniati dalla zecca dell’antica città greca di Pergamo. La collezione – che dovrebbe essere presto pubblicata – è stata esposta al Museo delle Civiltà anatoliche di Ankara.
Passando al secondo dei due tesori, sono invece oltre 6600 le monete medievali scoperte in Polonia, nei pressi del centro abitato di Słuszków, insieme ad una quantità di piccoli lingotti d’argento e ad alcuni anelli che potrebbero essere appartenuti ad un’aristocratica. Il tutto era avvolto in tre sacchetti di lino, protetti all’interno di in un cestino e collocati in un grande contenitore in ceramica.
La maggior parte delle monete medievali sono denari polacchi in argento coniati con l’immagine di una grande croce e risalenti alla fine dell’XI secolo o all’inizio del XII secolo; il tesoro conteneva anche monete ceche, danesi, ungheresi e tedesche.
Il tesoro (che si crede possa risalitre all’inizio del XII secolo) potrebbe essere appartenuto, secondo gli archeologi, a Zbigniew, duca di Polonia, e la fede nuziale con l’iscrizione in cirillico – uno dei rperti più interessanti del complesso – potrebbe invece essere stato un dono di sua nonna Dobroniega Maria, figlia di Vladimir il Grande, principe di Kiev.