di Mathias Paoletti | La corona cecoslovacca (rispettivamente in ceco e slovacco Koruna československá e Koruna česko-slovenská) è stata la moneta della Cecoslovacchia a partire dal 10 aprile 1919 (quando ha rimpiazzato l’omonima valuta austro-ungarica, del cui Impero fino ad allora la Cecoslovacchia faceva parte), fino al 1939.
Terminato il Secondo conflitto mondiale, la corona riprese il suo posto dal primo novembre del 1945 fino al 7 febbraio 1993. Per un breve periodo, nel 1939 e nel 1993, è stata anche la valuta comune della Repubblica Ceca e della Slovacchia e, pur consensualmente separate e solo l’8 febbraio del 1993 è stata sostituita dalla corona ceca e dalla corona slovacca.
Praga, in ogni caso, ha deciso di realizzare una doppia celebrazione in filigrana per la storica valuta: la prima, in versione “popolare” consiste nella sovrastampa sul fronte di un contingente di normali banconote attuali da 100 corone, fior di stampa, con la sigla della Banca centrale di Praga, le date 1919 e 2019, la dizione 100 LET (100 ANNI) e il simbolo della gloriosa valuta che ha accompagnato l’indipendenza del paese unificato, il difficile dopoguerra nell’orbita sovietica e, infine, i primi mesi di convivenza tra i due paesi dopo la separazione del 1993.
La seconda banconota celebrativa è invece un vero e proprio prodotto “fuori serie” per appassionati: vale ovviamente 100 corone, anche se viene commercializzata con un sovrapprezzo, ha toni di giallo acceso e ocra e ritrae sul fronte Alois Rasin (1867-1923), primo ministro delle Finanze della Cecoslovacchia indipendente nel biennio 1918-1919, di fatto “padre” della valuta nazionale e, in seguito, di nuovo ministro dal 1922 alla morte, avvenuta per l’attentato di un anarchico.
Sul mercato dal 31 gennaio, la banconota è frutto di un concorso cui hanno partecipato 15 artisti, che hanno presentato un totale di 17 progetti. La valutazione delle proposte artistiche è stata effettuata da una speciale Commissione già nel gennaio 2018. Nel primo turno, sono stati esclusi ben nove dei progetti presentati, in quanto giudicati di livello artistico insufficiente, o fuori tema, oppure per la mancanza di elementi fondamentali in una qualunque banconota.
Nel secondo round, quattro progetti hanno ricevuto una ricompensa di base. Tre proposte sono state presentate al terzo turno, che, secondo il parere della Commissione e dei consulenti esperti, erano al massimo livello visivo, hanno meglio interpretato l’argomento e sono state ritenute più adatte alla realizzazione in termini di incisione.
Il primo premio e è andato alla pittrice Eva Hašková “per l’eccellente livello artistico, l’eccezionale padronanza delle tecniche compositive specifiche delle banconote, un ritratto di grande espressività e la spiccacta armonia fraentrambe le facce”.