Tommaso dei conti d’Aquino – che sarebbe passato alla storia come san Tommaso d’Aquino – nacque nel castello di Roccasecca, vicino a Napoli, nel 1226. Ricevette la prima formazione a Montecassino, dove fu portato ancora fanciullo. Approfondì poi gli studi a Napoli, dove conobbe gli scritti di Aristotele, di cui intuì subito il grande valore.

A 18 anni entrò nell’Ordine mendicante dei frati predicatori, attratto dal carisma di san Domenico: “Proclamare la Parola di Dio ardentemente contemplata, solennemente celebrata e scientificamente indagata”.

Medaglia in bronzo coniata a Napoli nel 1830, della serie dedicata agli illustri del Regno delle Due Sicilie, dedicata a san Tommaso d’Aquino

A Parigi e Colonia si perfezionò in filosofia e teologia, avendo come maestro Alberto Magno per diventare egli stesso docente nella capitale francese, poi a Bologna, Roma e Napoli. Con san Bonaventura è stato il più grande pensatore cristiano del XIII secolo, e ha lasciato in eredità alla Chiesa la sua riflessione in opere di grande profondità: la Catena aurea , la Summa contra gentiles, la Summa Theologiae che è la sintesi più creativa e originale del suo pensiero.

San Tommaso d’Aquino non fu solo un grande pensatore, ma uomo di preghiera, umile e sapiente insieme, che al rigore della ricerca seppe unire la devozione al Cristo crocifisso e un dialogo incessante con lui. A pochi mesi dalla morte smise improvvisamente di scrivere, lasciando incompiuta la sua Summa de Theologiae.

Una bella medaglia di produzione francese del 1891 che mostra san Tommaso d’Aquino in cattedra, in abiti domenicani, con il libro e la penna nelle mani

Definito “il più dotto dei santi e il più santo dei dotti ”, san Tommaso d’Aquino morì il 7 marzo del 1274, mentre si stava recando al Concilio di Lione. Canonizzato ad Avignone nel 1323, fu proclamato nel 1567 dottore della Chiesa e oggi, a distanza di 750 anni dalla scomparsa, la Zecca dello Stato Vaticano gli dedica due monete, una 2 euro bimetallica e una 25 euro in argento con applicazioni di colore.

La moneta vaticana da 2 euro per san Tommaso d’Aquino è disponibile dal 3 luglio sia in fior di conio (67.000 pezzi a 19 euro di prezzo di emissione) che in fondo specchio (9900 esemplari in astuccio a 37 euro) ed è stata modellata dall’artista Arianna Cicconi e battuta da IPZS su coni curati da Annalisa Masini.

Denota una raggiunta maturità artistica e una notevole capcità compositiva da parte dell’autrice Arianna Cicconi la 2 euro vaticana dedicata al “dottore angelico”

Sulla faccia nazionale, l’autrice pone la figura di san Tommaso in primo piano con l’abito dell’ordine domenicano a cui apparteneva. La mano sinistra tiene un tomo della sua opera più importante, la Summa Theologiae, l’altra una penna. Sul petto del santo spicca un sole luminoso, simbolo della sua grande sapienza.

Tra i vari titoli che egli ricevette, il più diffuso nel mondo è quello di “dottore angelico”, che vediamo citato in basso, e che celebra la sua eccezionale purezza dell’anima e del corpo. Sul lato sinistro fanno da sfondo, un giglio simbolo di castità e la chiesa di San Tommaso a Roccasecca, primo edificio religioso nel mondo costruito per onorare san Tommaso d’Aquino, proclamato danto il 18 luglio 1323 da Papa Giovanni XXII.

Oltre alla versione fior di conio, il Vaticano emetterà il 3 luglio anche una versione fondo specchio della moneta bimetallica per i 750 anni dalla morte del teologo e filosofo

Per quanto riguarda la moneta rettangolare in argento colorata da 25 euro, l’artista Gabriella Titotto mette in campo tutta la sua abilità di disegnatrice e, sul rovescio della moneta, pone san Tommaso d’Aquino nell’abito dell’ordine domenicano con un sole luminoso nel petto; nelle mani tiene un libro e una penna, simboli della sua dedizione alla lettura e alla scrittura.

Ha la finezza degli antichi codici miniati, la 25 euro vaticana opera di Gabriella Titotto, e richiama quel medioevo nel quale Tommaso d’Aquino visse segnando la storia della Chiesa

L’immagine di una colomba accanto all’orecchio del santo e la frase incisa sulla croce (BENE SCRIPSISTI DE ME THOMA) alludono al suo mistico colloquio con Gesù. Gli angeli in preghiera, raffigurati sul lato sinistro della moneta, ricordano l’esteso studio sull’angelologia nella sua opera Summa Theologiae.

I 25 euro a colori in argento 925 proof hanno l’ormai classico formato 30×40 millimetri e pesano 35 grammi; la Zecca dello Stato Vaticano ne renderà disponibili 1500 esemplari con prezzo di emissione di 139 euro. L’incisione dei coni è stata curata da Emanuele Ferretti, la produzione è avvenuta presso gli stabilimenti di IPZS a Roma.