Sandra Deiana e Miriam Mazzali, due artiste italiane del conio, sbaragliano la concorrenza al concorso di coin design organizzato a Tokio
di Antonio Castellani | Ci sono due artiste italiane – Sandra Deiana al primo posto e Miriam Mazzali al secondo – sul podio della prestigiosa International coin design competition 2023 organizzata dalla Japan Mint, la zecca giapponese, i cui risultati sono stati resi noti solo pochi giorni fa.
Al concorso, in cui già in passato hanno preso parte coin designer italiani con risultati di rilievo, hanno partecipato in questa edizione 26 opere da sette nazioni per la General category (quella riservata ai professionisti della creatività numismatica) e la bellezza di trecento lavori da quattro paesi per la categoria Student riservata agli allievi di scuole specializzate come la nostra Scuola dell’arte della medaglia.
Le leggendarie Janas “stregano” il Giappone
Ma veniamo alle due artiste italiane vincitrici: ben nota è ormai Sandra Deiana, che ha realizzato monete per San Marino (ultima la 20 euro 2023, leggi qui) e in precedenza emissioni “istituzionali” di assoluto prestigio come la Britannia 2022 (approfondisci qui).
Per la International coin design competition 2023, invece, Sandra Deiana si è cimentata con le Janas, figure tradizionali della mitologia popolare della sua terra d’origine, la Sardegna. Considerate come fate, di piccola statura, dai tratti delicati e capaci di volare, in alcune aree dell’isola sono invece viste come donne dai poteri magici.
Abitavano nelle domus de janas, che secondo alcuni studi erano sepolture scavate nella roccia. Secondo altre versioni della leggenda, invece, vivevano dentro ai nuraghe. Creature schive, di natura benevola, aiutavano le persone, con particolare attenzione ai bambini e ai puri di cuore, ma se veniva loro fatto un torto – o semplicemente le si guardava in viso – le Janas si trasformavano in esseri vendicativi e crudeli.
Il nome Janas potrebbe derivare da Giano, il dio romano dal doppio volto, guardiano delle soglie e dei punti di passaggio, sicché le loro dimore, appunto le domus, possono essere intese come varchi verso l’aldilà o altre dimensioni.
Ed ecco che questo passare da una dimensione all’altra, ammantata di magia, è proprio il momento in cui Sandra Deiana ha colto una delle Janas che, fra dritto e rovescio, protende il capo attraverso il buco di una serratura in un gioco di dualità fra dritto e rovescio che ha evidentemente affascinato la giuria giapponese.
“Le Janas – ci spiega Sandra Deiana – potevano passare attraverso i buchi delle serrature e mentre i bambini dormivano sussurravano nell’orecchio parole, dando a quel bambino un futuro da buono o da cattivo, tanto che anche adesso in Sardegna si dice che una persona è mali fatadu, come se fosse stato deciso da piccolo che avrebbe preso una strada sbagliata”.
Musica e arte grafica in omaggio al talento di Puccini
Se questa poetica opera è stata insignita del titolo di Most excellent work, la seconda delle due artiste italiane sul podio – la bravissima Miriam Mazzali – si è aggiudicata il premio come Excellent work per il progetto di una moneta commemorativa dedicata a Giacomo Puccini del quale ricorre il centenario della scomparsa proprio quest’anno.
Un espressivo ritratto del compositore lucchese è stato abbinato da Miriam Mazzali con una composizione di figure tratte da locandine di sue celebri opere che, a loro volta, sono entrate nell’immaginario collettivo come esempi di primo livello dell’arte grafica tra XIX e XX secolo. Turandot e Madame Butterfly spiccano fra le altre, in un vortice di immagini composte che rivelano tutto il talento di Miriam Mazzali e la sua abilità nella modellazione.
Gli altri premi assegnati dalla Japan Mint
Tre opere a pari merito, nel contest di Tokio, premiate come Fine works: si tratta di Anxiety – firmato da due artisti ucraini, Volodymyr e Anastasiia Atamanchuk – e delle opere Neighborhood della giapponese Atsuko Kaifu e The Konkan Petroglyphs di Mukesh Dattatraya Puro, proveniente dall’India.
La prima rappresenta un’istantanea dolente e attuale del conflitto in corso fra Russia e Ucraina e, in particolare, del senso di ansia costante che ha instillato nella popolazione civile. Più giocosa la modellazione di Atsuko Kaifu, incentrata su animali e natura, mentre Mukesh Dattatraya Puro ha reso omaggio al fascino ancestrale delle incisioni rupestri risalenti a circa 10 mila anni fa scoperti nello stato indiano di Maharashtra.
Due artiste italiane nel settore della numismatica e della medaglistica, ancora una volta, hanno saputo portare la tradizione del nostro paese ai massimi livelli: di questo non possiamo che essere fieri e augurare loro che il talento che hanno saputo esprimere – entrambe con delicatezza e poesia – venga apprezzato e si trasformi in tante monete che rendano entusiasti i collezionisti.