Dall’11 all’11 giugno si svolgerà online la prossima asta numismatica Pandolfini, che – su un totale di oltre 450 lotti – propone una selezione di monete prodotte nelle officine monetarie repubblicane di Siena e Firenze (circa 150 lotti) provenienti da ricercate e datate collezioni private costituitesi nel corso dello scorso secolo. Grossi, grossetti e multipli in argento corredati da belle patine di monetiere, alcuni dei quali degni di nota per la ricercata rarità.
Seguiranno le sempre interessanti monete di Casa Savoia (più di 30 lotti), molte delle quali in oro e in elevato stato conservativo, oltre che una bella selezione di oltre 30 zecchini veneziani dal XIV al XVIII secolo e interessanti medaglie e placchette. Chiuderanno la sessione d’asta una nutrita proposta di più di 100 lotti dedicati alle monete e medaglie in oro da collezione e investimento italiane ed internazionali.
L’esposizione dei lotti si svolgerà a Firenze presso la sede di Pandolfini (Palazzo Ramirez-Montalvo, Borgo degli Albizi 26) sabato 8 giugno ore 10-18, domenica 9 giugno ore 10-13, lunedì 10 giugno ore 10-18 e martedì 11 giugno ore 10-18.
Pandolfini, inoltre, per festeggiare al meglio il secolo di attività preannuncia per l’autunno una nuova, prestigiosa asta: in ottobre, infatti, sarà esitata la Collezione Chiaramonti appartenuta a papa Pio VII ricca di oltre mille esemplari e impreziosita da tre bellissimi monetieri d’epoca.
Il catalogo dell’asta numismatica Pandolfini live dell’1-11 giugno 2024 è disponibile nel portale della storica casa fiorentina, che festeggia quest’anno un secolo di attività (clicca qui per accedere) e nella piattaforma NumisBids.com (clicca qui per accedere). Per sottoporre le offerte è sufficiente registrarsi gratuitamente; per informazioni è possibile scrivere a numismatica@pandolfini.it. Attenzione: la validazione del documento da inviare in modo contestuale alla richiesta di iscrizione, e quindi la possibilità di inviare offerte, avviene entro 24 ore.
Lotto 11: oro per le opere urbanistiche di papa Pio IX
Magnifica, scenografica la medaglia in oro del 1867 che papa Mastai Ferretti fece coniare per la realizzazione della scalinata di Piazza del Quirinale. Rarissima e in fior di conio, stimata 2500/3500 euro, esalta l’opera, progettata dall’architetto Virginio Vespignani, che ancora oggi si armonizza così bene con l’ambiente circostante e con il vicino monumento dei Dioscuri.
Lotto 53: un rarissimo ruspone del granduca Francesco II
Francesco II di Lorena fu granduca di Toscana dal 1737 al 1765 e risale al 1753 questa scintillante coniazione in oro ai tipi del giglio e del Battista, un ruspone stimato 800/1000 euro non solo a motivo della sua rarità, ma anche di uno stato di conservazione Spl/Fdc non comune da riscontrare su monete di questo tipo, ancora usate al tempo nei canali commerciali.
Lotto 55: uno zecchino ottocentesco di splendida conservazione
Tra le tante monete di Firenze in catalogo, ecco uno zecchino a nome dell’ultimo granduca di Toscana, Leopoldo II di Lorena (1824-1859) battuto nel 1832 con gli iconici soggetti del giglio, simbolo della città, e del san Giovanni seduto. Nell’asta numismatica Pandoolfini dell’1-11 giugno porta con sé una stima di 300/400 euro a fronte di una conservazione eccellente, Spl/Fdc.
Lotto 90: se l’affanno è conseguenza della ricchezza…
Tra le monete papali dell’asta numismatica Pandolfini spicca un piccolo, grande classico, il giulio di Alessandro VII Chigi (1655-1667) sul cui rovescio campeggia un tavolo con monete circondato dalla legenda CRESCENTEM SEQVITVR CVRA PECVNIAM (“L’affanno segue l’aumento del denaro”). Con tanto di citazione dalle Odi di Orazio (3, 16-17), questa bella moneta è rara e impreziosita da vecchia patina di monetiere, e in conservazione splendida è stimata 100/200 euro.
Lotto 152: un rarissimo scudo d’oro del sole per Siena
Risale al 1536 circa questo rarissimo e magnifico esemplare di moneta in oro su cui la lupa, simbolo adottato dai Senesi fin dal Trecento, rievoca il mito della respublica di Roma antica come modello di ispirazione per il governo della città. Leggermente decentrato al dritto, ma in ogni caso qSpl per conservazione complessiva, questo esemplare con armetta dello zecchiere Guido Biringucci, ex Collezione Ginori Conti, è stimato 3000/2500 euro.
Lotto 153: la Vergine e i cherubini per un mezzo giulio di pregio
Venti quattrini, ossia mezzo giulio d’argento: tanto valeva la moneta, risalente al 1540-1541 e con armetta dello zecchiere Leonardo da Parma, proposta a questo lotto. Coniata a Siena porta sul dritto la Madonna a figura intera dentro un’ellisse di cherubini. Rarissima e impreziosita da un’inconsueta lucentezza del metallo del tondello, in Spl/Fdc è moneta proposta con stima di 800/1000 euro. Tipologia difficilmente reperibile in questo stato conservativo.
Lotto 170: Cosimo de’ Medici estende il suo potere su Siena
Tra le monete senesi, oltre quelle battute in autonomia, l’asta numismatica Pandolfini presenta esemplari della dominazione fiorentina fra i quali questo testone, coniato a Firenze nel periodo 1557-1569, con il busto del granduca e al rovescio la Vergine fra le nubi che protegge la città. Moneta molto rara e in bel Bb, ci restituisce una iconica rappresentazione della città del Palio. La stima è di 400/500 euro.
Lotto 182: quella controversa (e rara) prima lira della storia
Molto rara lo è indubbiamente, controversa perché la lira Tron di Venezia, a nome del doge Niccolò Tron (1471-1474) mise nei guai il supremo magistrato della Serenissima per quel ritratto troppo “personale”, quasi un’esaltazione non della figura dogale ma del personaggio vivente. Bello il ritratto, per una moneta che – per il tipo – presenta una conservazione elevata e inusuale. La stima è di 4000/4500 euro.
Lotto 211: una piacevole 80 lire oro di Carlo Felice per Torino
Nella selezione di monete di Casa Savoia – Regno di Sardegna e poi Regno d’Italia – segnaliamo questo massimale del periodo di Carlo Felice re di Sardegna (1821-1831), in conservazione Bb+ e meritevole di una stima iniziale di 1400/1600 euro.
Lotto 229: di stupefacente bellezza, un tallero per l’Eritrea
Le 5 lire in argento del 1891 per l’Eritrea rappresentano una pagina di punta della numismatica coloniale italiana: unica moneta di tutta la serie del Regno d’Italia a presentare un ritratto coronato di un sovrano, questo tallero porta al rovescio una magnifica aquila sabauda con scettri e collare dell’Annunziata. Rara e in fior di conio, dagli stupefacenti fondi speculari, è in catalogo con stima di 6000/6500 euro.
Lotti 242-459: il fulgore dell’oro, per passione e investimento
Per concludere quest’anteprima dell’asta numismatica Pandolfini live dell’1-11 giugno 2024 vi invitiamo a prestare attenzione ai lotti dedicati alle monete d’oro da investimento italiane e mondiali. Lotti multipli di marenghi italiani e stranieri, monete singole da ogni parte del pianeta, esemplari nei quali il fascino del metallo prezioso si coniuga con la sua natura di riserva di valore e di forma di investimento tangibile.