Prosegue la serie Ancient Greece che Cook Islands ha affidato a CIT Coin invest: piccolissime monete in equilibrio fra antico e moderno
di Mathias Paoletti | Inutile girarci attorno: i capolavori in moneta del mondo classico continuano a suscitare meraviglia anche in pieno XXI secolo e ad essere fonte di ispirazione anche per tante nuove emissioni numismatiche.
Abbiamo presentato già i “tributi” che CIT Coin invest ha ideato per dare nuova vita a quattro iconografie monetali del mondo greco come la civetta, il pegaso, la tartaruga e la ninfa Aretusa icone in tondello di Atene, Corinto, Egina e Siracusa; ora è la volta di altre tre emissioni, tutte a nome di Cook Islands, che sposano l’oro ad un formato “micro” per altrettanti nuovi, piccoli capolavori.
Mezzo grammo appena di peso per un diametro di 11 millimetri: ecco le misure delle tre monete che, in 15.000 esemplari ciascuna, Cook Islands ha appena emesso nella serie numismatica Ancient Greece. Si comincia con il dio Pan del Panticapeum stater di cui un esemplare eccezionale per stile, conservazione e rarità, di recente è stato oggetto di un passaggio multimilionario in asta NAC Numismatica Ars Classica (leggi qui l’articolo).
Nella mitologia greca Pan è il dio della natura selvaggia, dei pastori e delle greggi. Spesso associato alla fertilità e raffigurato in forma semi animale. Originariamente venerato in Arcadia, il suo nome deriva da paon, che significa “pastore”, ma era associato anche a pan, che in greco significa “tutto”. Descritto come una figura lussuriosa con tratti caprini che ricordano un fauno o un satiro, Pan si occupava principalmente di greggi e armenti, spesso suonava la cornamusa e riposava a mezzogiorno.
Le città della Grecia antica scelsero per le loro monete simboli che rappresentavano il loro mito di fondazione, oppure un “gioco di parole” sul nome stesso della polis, o ancora un tratto caratteristico dell’economia o la devozione della città a una particolare divinità.
Efeso, una città greca sulla costa occidentale dell’attuale Turchia, era un importante centro di culto per la dea greca Artemide. I soggetti sulle monete della città, tra cui l’ape, riflettono questo aspetto molto chiaramente. Presumibilmente, l’associazione tra l’ape e la dea era così forte che le sacerdotesse di Artemide venivano chiamate “api mellifere”. Ed eccola, l’ape, sulla seconda delle tre monete da 5 dollari in oro create da CIT Coin invest.
Dalla Grecia continentale alle colonie di Sicilia per la terza moneta, che rende omaggio alle antiche coniazioni di Naxos. Naxos, prima colonia greca in Sicilia, venne fondata nell’ottavo secolo a.C. sulla costa orientale dell’isola, a sud dell’attuale Taormina.
Anche se le pendici dell’Etna, proprio alle spalle della città, erano di per sé già un luogo ideale per la coltivazione della vite, è probabile che siano stati i coloni greci a portare in Italia la viticoltura e il culto del dio Dioniso dalla loro patria greca, l’isola di Naxos. Qual simbolo migliore, dunque, di un grappolo carico di acini maturi?
Le tre emissioni, analogamente a quelle di altri paesi membri del Commonwhealth britannico, progettate già nel secondo semestre del 2022, portano ancora il ritratto di Elisabetta II, a suo modo anche lei entrata nel mito.
Le monete di Cook Islands presentano inoltre una finitura speciale, definita silk finish, che fa sì che le superfici riflettano la luce in modo morbido e diffuso. La serie numismatica Ancient Greece conta già altre sei emissioni che potere scoprire meglio cliccando qui.
