a cura della redazione | Tra il 1830 e il 1850 circa, la severità classica in architettura lasciò il posto, almeno in Russia, ad uno sfarzo ostentato che si espresse soprattutto nelle cattedrali e negli edifici di corte, attraverso la commistione tra elementi classici, barocchi e rinascimentali. Si diffuse così quello stile che venne definito “revival” e di cui l’architetto Konstantin Andeyevich Thon (1794-1881) fu uno dei massimi protagonisti, avendo creato uno stile “russo bizantino” che univa a strutture architettoniche classiche elementi e stilemi dell’antica Bisanzio, romanici e russi di età arcaica. Tra le sue opere più significative figura il Palazzo grande del Cremilno di Mosca, edificato fra il 1838 e il 1849, esemplare per il suo mix di echi da età diverse e divenuto uno dei centri nevralgici del potere anche dopo la caduta degli zar all’inizio del XX secolo.
Con l’avvento dell’Unione Sovietica il Cremlino è diventato il palazzo del potere per antonomasia, residenza dei segretari generali del PCUS affacciata sulle rive della Moscova e poco distante da quella Piazza rossa teatro di parate ed eventi di propaganda. Così, nel 1961 il capolavoro dell’architetto pietroburghese Thon è stato effigiato anche su una banconota, quella da 3 rubli stampata fino al 1991, l’anno dell’imprevedibile e rovinoso collasso dell’URSS. E, qui sotto, un interessante video sul progetto e la realizzazione del Palazzo grande del Cremlino, da YouTube.