Elevare il livello del settore con un collezionismo etico e responsabile: questo l’obiettivo che si pone il Comitato numismatico italiano voluto dalla NIP
di Antonio Castellani | È stato presentato a Catania sabato 27 gennaio il Comitato numismatico italiano (CNI), nuova realtà voluta dai Numismatici italiani professionisti con lo scopo – come ha sottolineato Andrea Cavicchi, rappresentante NIP e coordinatore del nuovo organismo – “di sviluppare in tutte le forme possibili, in Italia, un collezionismo numismatico etico e responsabile.
Lungi dall’essere un’attività da guardare con sospetto, come purtroppo talvolta accade, il collezionismo rappresenta invece un bacino di forze intellettuali ed economiche che devono essere strutturate in sinergia per portare una sempre maggiore ricchezza culturale alla nostra Italia”.
La presentazione del Comitato numismatico italiano a Catania: da sinistra il moderatore Massimo Lucca, il segretario NIP Marco Esposito, il coordinatore del CIN Andrea Cavicchi e il presidente dei Numismatici italiani professionisti Umberto Moruzzi
L’intento del Comitato numismatico italiano è quello di catalizzare intorno a sé un gruppo di personalità provenienti da settori diversi, ma in ogni caso con una sensibilità e una cultura consolidate nel settore, che possano dar vita ad iniziative come mostre, convegni e pubblicazioni, svolgere attività di approfondimento e di divulgazione, promuovere seminari di aggiornamento professionale.
“Le iniziative – prosegue Cavicchi – saranno in parte rivolte ai soci NIP, ad esempio seminari e corsi di aggiornamento tesi a incrementarne le competenze specifiche e mantenerli sempre al passo con una realtà in evoluzione; altre iniziative avranno invece un risvolto pubblico, per evidenziare le infinite valenze della moneta, da 2600 anni espressione primaria della civiltà umana”.
Riprende il rovescio di un sesterzio di Antonino Pio con l’Italia turrita il logo del neo costituito Comitato numismatico italiano della NIP
Il Comitato numismatico italiano guarda alle origini nobili e più vere di quell’intreccio fra collezionismo, commercio professionale, istituzioni pubbliche e realtà private che ha avuto come ispiratori i fratelli Gnecchi, il conte Papadopoli (leggi qui la prima parte e la seconda parte dell’approfondimento a lui dedicato), senza contare Vittorio Emanuele III o il senatore Mazzini.
“Figure come queste – secondo il rappresentante NIP e coordinatore del CIN – sono esemplari e devono costituire i punti di riferimento anche per il futuro dal momento che, studiosi illuminati e attenti collezionisti per tutta una vita, con le loro raccolte hanno arricchito il patrimonio pubblico, il panorama bibliografico e tracciato un percorso virtuoso sul quale vogliamo proseguire”.
Fanno parte del nuovo organismo, in rigoroso ordine alfabetico, Michele Asolati, Stefano Bertuzzi, Bruno Buratti, Andrea Cavicchi, Franco Ceccarelli, Cristina Crisafulli, Roberto Ganganelli, Alessandro Mappa, Riccardo Motta, Franco Sardi e Massimiliano Zonetti. I curricula completi dei membri del CNI sono disponibili nella pagina dedicata del portale NIP cliccando qui.
L’evento di Catania ha visto anche la presentazione di un volume sulle contraffazioni di monete siciliane e magno greche curato da Alberto D’Andrea, Gaetano Faranda e Umberto Moruzzi
Il Comitato numismatico italiano e ha scelto come proprio logo il rovescio di un sesterzio di Antonino Pio non a caso raffigurante l’Italia turrita, “quell’Italia – sottolinea Andrea Cavicchi – che ha prodotto, e perdonate il campanilismo, le monete più belle del mondo. Una virtuosa ‘dominatrice numismatica’ la cui cornucopia rappresenta i tanti frutti che lo studio e il collezionismo hanno portato e possono portare, nel presente e nel futuro, al panorama culturale dell’intero paese”.
Come raggiungere, tuttavia, i non addetti ai lavori che sono la maggioranza? “Con un nuovo approccio ai mezzi di comunicazione, una maggior presenza della numismatica nei media, una divulgazione ad ampio raggio che consenta di portare non solo le iniziative del CNI, ma ogni evento di livello organizzato nel settore al di fuori del settore stesso”.
La presentazione del Comitato numismatico italiano si è svolta nell’ambito di Incontro collezionismo Catania di sabato 27 gennaio
L’auspicio del CIN è dunque risvegliare quelle forze virtuose che, presenti nella numismatica italiana, non sempre sono riuscite finora a coordinarsi e a ottenere quei risultati che alcune iniziative, pur valide, avrebbero potuto sortire. “Il modello Vicenza numismatica, mai abbastanza rimpianto per la sua unicità nell’aver saputo coniugare le varie anime del settore, dimostra che la sinergia è possibile.
Un obiettivo ambizioso e non semplice – chiarisce Cavicchi – ma possibile tenuto conto della tradizione plurisecolare di sensibilità verso la moneta che è radicata nostro paese, delle tante istituzioni pubbliche attente a questo ambito e della voglia, che si percepisce in tante occasioni, di conoscere e di approfondire, soprattutto da parte di coloro che fino ad ora non si erano affacciati alla numismatica”.