È disponibile da pochi giorni il terzo fascicolo (tutto dedicato alla lira) della collana Quaderni della Zecca a cura di Silvana Balbi de Caro
a cura della redazione | È uscito il terzo fascicolo della collana Quaderni della Zecca, a cura dalla professoressa Silvana Balbi de Caro. Il nuovo volume, come i precedenti (leggi qui per saperne di più), è disponibile sul portale di IPZS (clicca qui) dallo scorso 29 gennaio ed è prevista nei prossimi mesi la pubblicazione di un quarto fascicolo dedicato a La fabbrica delle monete a Roma in via Principe Umberto.
Nella nota di presentazione si legge: “Il Novecento, il secolo d’oro della nostra lira, che, dallo stabilimento di via Principe Umberto dove abili mani le hanno dato forma e valore, ha spiccato il volo verso paesi lontani varcando i mari per approdare nelle misteriose terre dell’Africa Orientale o per risvegliare sui monti di Albania il mito di Alessandro Magno. Ma anche una moneta che ha accompagnato i destini di un popolo nei giorni bui di ben due guerre mondiali, capace di sopravvivere anche dopo aver dismesso i lucenti abiti d’oro e d’argento per rifugiarsi in quelli più modesti fatti di metallo vile o addirittura di carta.
Una lira che, tra cadute e straordinarie rinascite, ha saputo attraversare indenne il Novecento, sempre vestita d’arte, amata e vezzeggiata dai grandi artisti, da Egidio Boninsegna a Davide Calandra, da Aurelio Mistruzzi a Giuseppe Romagnoli, e a tanti altri ancora. Un breve viaggio, il nostro, in compagnia della lira e di quegli uomini che ad essa hanno affidato le loro speranze e i loro destini”.
Scorrono così davanti ai nostri occhi “uomini e monete” che raccontano il regno di Vittorio Emanuele III, l’avvento del fascismo, i fasti del Cinquantenario del 1911 e l’esaltazione del 1936, in occasione della nascita dell’Impero; ma anche la genesi artistica di nominali magnifici come i 20 centesimi Donna librata (leggi qui il nostro articolo), sulle “quadrighe”, sulle monete coloniali.
Caratterizzato, come i primi due volumi della collana, da una veste editoriale agile e moderna, che fa delle illustrazioni un punto di forza e un plusvalore, C’era una volta la lira. Uomini e monete in Italia nel Novecento è stampato interamente a colori nel consueto formato cm 22×24, su 96 pagine totali, rilegato in brossura e ha un prezzo al pubblico del tutto abbordabile, di soli 10 euro (ISBN 978-88-240-1196-9).
Un bel modo, ancora una volta, di coniugare il sapere numismatico e la storia della moneta italiana con la divulgazione, grazie al binomio fra un’autrice di primo livello e una veste editoriale accattivante e moderna. E il modo migliore, specie in questi mesi di aperture limitate delle istituzioni culturali, per valorizzare i magnifici materiali del nuovo Museo della Zecca di Rom a (clicca qui per visitare il sito).