Tra le emissioni del Vaticano disponibili dal 25 giugno scorso anche la 10 euro “sacramentale”, quest’anno affidata al talento di Orietta Rossi
di Roberto Ganganelli | Forse non è mai stata così bella, la “piccola” in oro del Vaticano, ossia la moneta da 10 euro che da qualche anno a questa parte viene dedicata al sacramento del Battesimo. La Zecca di Oltretevere l’ha affidata per il 2021 a Orietta Rossi e l’ha emessa il 25 giugno in 2400 esemplari, commercializzati a 230 euro.
Appena tre grammi d’oro proof a 917 millesimi che, nell’esiguo diametro di 13,85 millimetri, racchiudono quest’anno Gesù in preghiera, immerso nelle acque del fiume Giordano, mentre riceve sul capo l’acqua benedetta. Alla sua destra è raffigurata una colomba che discende dal cielo, simbolo cristiano dello Spirito Santo e nel fiume nuotano tre pesci, da sempre simboli legati a Gesù Cristo.
Il tutto è reso con un’eleganza formale e uno stile unico, affinato in anni di esperienza e in tante monete e medaglie, e tale da rendere questa micro moneta – se osservata nei dettagli – affascinante e riuscita al pari della vetrata di una cattedrale gotica.
Profonda e assorta è l’espressione del Cristo, perfetto il bilanciamento fra le parti satinate in rilievo del modellato e i fondi lucenti, tanto da creare – nel piccolo diametro – l’illusione perfetta di una figurazione di grandi dimensioni. E poi c’è quel motivo delle acque del Giordano, la fascia orizzontale ondulata che collega il rovescio al dritto venendo riproposta come sfondo all’araldica di papa Francesco e che conferisce alla moneta da 10 euro una coerenza complessiva tale, dal punto di vista artistico, da farne una delle migliori emissioni vaticane dell’anno.
A proposito del sacramento del Battesimo, lo stesso papa Francesco ci ha ricordato che esso è “il miglior regalo che abbiamo ricevuto: ci fa appartenere a Dio e ci dona la gioia della salvezza”. E la salvezza si intuisce, col suo percorso che passa dal Calvario, anche in quell’aureola crociata sul capo di Gesù che tanto evoca la Passione: in questi 10 euro usciti dalla mano felice di Orietta Rossi e dai coni incisi per IPZS da Silvia Petrassi, in definitiva, la ridotta dimensione spaziale viene compensata da un’ampiezza simbolica spesso difficile da trovare anche in monete di ben più ampio modulo.