Dal 16 al 20 aprile, la ditta numismatica tedesca Höhn attiva a Lipsia dal 1990 e tra le più note della Germania, propone due incanti: nella 103a asta verranno offerti oltre 4300 lotti dall’antichità ai tempi moderni con monete e medaglie interessanti e magnificamente conservate, nonché banconote, ordini e decorazioni. La 104esima asta, incentrata sulle monete sassoni, propone invece una selezione di circa 1000 lotti, tra cui la collezione di un esteta e una collezione di Augusto “il Forte” (1670-1733), duca e principe elettore di Sassonia e poi re di Polonia (ad esempio si veda il lotto 3960, doppio ducato 1696, base 7200 euro).
L’asta Höhn si aprirà martedì 16 aprile 2024. Comprende un’ampia gamma di banconote, dal periodo dell’iperinflazione postbellica alla DDR, alle valute estere. Seguono 130 lotti tra medaglie e decorazioni, accompagnati da un’ampia offerta di oltre 600 medaglie e placchette. Una varietà di esemplari, con particolare attenzione alle medaglie di tiro, al Terzo Reich, all’aviazione e a Karl Goetz (come quella per l’inizio delle ostilità fra Impero Austro-ungarico e Italia, lotto 480, base 300 euro). Verranno poi messe all’asta le monete e le medaglie della DDR e della RFT, così come una serie di monete antiche con particolare attenzione all’oro bizantino.
L’asta inizia con 450 monete e medaglie mondiali, tra cui una bellissima serie di asburgiche e austriache. Interessante anche la sezione italiana. Verranno poi esitate monete e medaglie di area tedesca, con attenzione al Brandeburgo-Prussia (300 lotti), al Ducato di Guinea 1687 e a Braunschweig (150 lotti). Altre serie interessanti sono quelle dell’Anhalt e della Baviera, con un ducato d’oro del Reno del 1863 (lotto 1902, base 10.000 euro) noto in soli quattro pezzi. Di seguito verranno messe in asta monete uniche dell’Impero Tedesco e della Repubblica di Weimar, compresa la moneta tedesca più rara dell’Impero Tedesco, la 3 marchi 1917 di Federico “il Saggio”. Lotti interessanti di tutti i settori e di letteratura completano l’asta 103.
Sabato 20 aprile 2024, oltre 1000 lotti di numismatica sassone saranno offerti all’asta in un catalogo separato: questa è la seconda volta che la ditta Höhn dedica una giornata allo splendore Sassonia sotto forma di monete e medaglie. Tra le rarità il primo Klappmützentaler (lotto 3523, base 8550 euro), talleri doppi, tripli e quadrupli. Sono presenti anche monete d’oro, da 1/4 di ducato a ducati, ducati doppi e multipli: pezzi che mostrano la prosperità e l’importanza della Sassonia dell’epoca. Numerose rarità e magnifiche conservazioni anche fra le monete di Augusto “il Forte”: una collezione di circa 450 monete, accumulata nel corso di decenni.
L’asta si svolgerà nelle nostre sale d’asta di Lipsia nelle giornate di mercoledì e giovedì. Venerdì e sabato l’incanto si sposterà presso l’Hotel Radisson Blue. Si prega di controllare il sito web e il catalogo per il programma esatto. Offriamo ai clienti varie opzioni per partecipare all’asta, sia di persona, tramite pre offerta ad esempio su BidInside cliccando qui, al telefono o tramite offerta dal vivo nel nostro sito. Assicuratevi di registrarvi in tempo per inviare offerte per telefono o tramite offerte dal vivo. Per informazioni: mail info@leipziger-muenzhandlung.de; web www.leipziger-muenzhandlung.de; whatsapp https://wa.me/4915170635086.
Passando alle monete e medaglie italiane offerte nelle aste 103-104 della ditta tedesca Höhn, iniziamo dal lotto 579, uno dei capolavori napoleonici di Luigi Manfredini, il conio in argento per l’incoronazione del Bonaparte come re d’Italia avvenuta a Milano nel 1805: pressoché splendida, ha base di 360 euro. Al lotto 848 un’autentica curiosità: partono da 270 euro una serie di ben cinque schede di campionatura, con tanto di prezzi vergati a mano, di medaglie devozionali di fine XIX – inizio XX secolo dello storico Stabilimento Johnson.
Al lotto 1219 ecco un’eccellente 2 lire del 1807 per Milano in superba conservazione, oltre che rara: moneta napoleonica sempre ricercata, è offerta alla base di 900 euro. Tra le varie monete del Governo provvisorio di Toscana spicca la lira del 1860, anche questa di pregevole conservazione (guarda il video) e proposta da 450 euro al lotto 1223.
Passando al Regno d’Italia, al numero 1228 del catalogo d’asta Höhn, ecco una curiosità: si tratta di 5 centesimi di Vittorio Emanuele II coniati a Napoli nel 1867 e con al dritto il rovescio incuso. Un errore di zecca originato dal fatto che la moneta ricevette l’impronta di un esemplare rimasto attaccato al conio e che impedì, dunque, la stampigliatura del volto del re. Base di vendita, 90 euro. Tornando alla medaglistica, invece, segnaliamo il lotto 1233, medaglia nuziale in bronzo con ritratti accollati di Umberto di Savoia e Maria José del Belgio, alla base di 90 euro.
Proseguendo, nel catalogo d’asta Höhn troviamo – per quanto riguarda le monete preunitarie italiane – un piacevolissimo sesino a nome di Federico Landi principe di Val di Taro (1590-1630) che, al lotto 1234, è proposto dalla base di 135 euro: al rovescio della moneta lo scoglio battuto dai venti e il motto “A vostro dispetto” in spagnolo arcaico, a simboleggiare la fermezza con cui Federico teneva testa ai suoi nemici e con cui affrontava le avversità. Notevole, con base 450 euro, lo scudo da sei lire AN VII (1800) per la Repubblica Cisalpina, zecca di Milano: proposto al lotto 1237, si distingue per finezza dei dettagli e patina.
Tra le monete di Firenze, oltre ad alcuni esemplari medievali e a moduli in argento interessanti, segnaliamo il numero 1243, uno zecchino d’oro di Leopoldo II granduca battuto nel 1824, di fine stile e di ottima conservazione, proposto a partire da 450 euro; a seguire, per la fase finale dei dogi biennali di Genova, al lotto 1245 ecco invece una moneta da 96 lire oro alla base di 1260 euro.
Coniato nel 1818 a Bologna, lo scudo di Pio VII proposto al lotto 1249 parte invece da 180 euro: una moneta interessante, sebbene non rarissima, per l’alta definizione dei dettagli. Una caratteristica che si apprezza anche nel lotto 1259, una 5 lire 1848 del Governo provvisorio di Lombardia che, in splendida conservazione, parte da 126 euro di base d’asta.
Al numero 1263, tra le monete della zecca di Lucca in asta Höhn, ecco un bel grosso in argento del XIII secolo con monogramma ottoniano e Volto Santo coronato, raffigurato di fronte: 450 euro è l’offerta minima per mettere in collezione questo esemplare. Ne servono almeno 240, invece, per il lotto 1281, un altrettanto piacevole grosso, ma di Siena stavolta, al valore di 12 denari e battuto fra il 1230 e il 1244.
Presenta tracce di montatura e graffietti, invece, il trionfo d’oro per Messina a nome di Ferdinando d’Aragona offerto al lotto 1286: moneta in ogni caso rara e ricercata, questa pregevole coniazione a cavallo tra Medioevo e Rinascimento parte da una base d’asta di 520 euro. Di grande bellezza, anche per la patine. È invece il lotto 1291, un giulio per Siena di Cosimo I de’ Medici (1537-1574), che in splendida conservazione parte da 400 euro.
Altre pregevoli monete del Granducato di Toscana arricchiscono la sezione italiana dell’asta numismatica della ditta Höhn di Lipsia: al numero 1295, alla base di 360 euro, ecco una bella piastra del 1676 per Cosimo III de’ Medici mentre al numero 1297, per lo stesso granduca, ecco una splendida pezza della rosa in oro, anno 1714, per la città di Livorno (guarda il video) e offerta da 2800 euro di base. Avviandoci alla fine di questa selezione dall’asta numismatica Höhn, per Venezia ci piace mostravi il lotto 1307, un eccellente scudo della croce da 140 soldi di Paolo Renier, rarissimo, coniato 1779, con base di 1350 euro.
Vi ricordiamo infine che la parte di asta dedicata alle medaglie e monete estere sarà battuta il 17 aprile a partire dalle ore 18.00. Basta registrarsi cliccando qui per poter inviare le vostre offerte. La nostra asta è pubblicata anche su BidInside cliccando qui.