L’asta numismatica Varesi 84, di sala e live, si svolgerà nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 novembre 2024. Sede dell’incanto, la magnifica Villa Botta Adorno di Torre d’Isola (Pavia) collocata in Piazza della Libertà. L’incanto si svolgerà in tre sessioni: Sessione I: lunedì 18 novembre 2024 alle ore 14:30 CET (lotti 1-464); Sessione II: martedì 19 novembre 2024 alle ore 10:30 CET (lotti 465-709); Sessione III: martedì 19 novembre 2024 alle ore 14:00 CET (lotti 710-1144).
La visione dei lotti è solo per appuntamento, dal 10 ottobre al 15 novembre, presso gli uffici della Numismatica Varesi in Via Montegrappa 3 a Pavia. Per informazioni 0382 570685 o info@varesi.it. I lotti non saranno visionabili né saranno consegnati in sede d’asta e il termine per le offerte preliminari (clicca qui per il catalogo su BidInside, attivo anche per l’asta live) è fissato rispettivamente: Sessione I: lunedì 18 novembre 2024 fino alle ore 13:30 CET; Sessione II: martedì 19 novembre 2024 fino alle ore 9:30 CET; Sessione III: martedì 19 novembre 2024 fino alle ore 13:00 CET.
Venendo al catalogo dell’asta numismatica Varesi 84, oltre alle consuete sezioni dedicate alla zecche italiane e alla medaglistica, spiccano una parte dedicata alle colonie genovesi, una a Napoleone I e una piccola selezione di marenghi, oltre alla Collezione Sacchi di importanti monete del Regno d’Italia e delle colonie. Ma passiamo ora a prendere in esame una selezione di lotti particolari per valore storico, rarità o pregio commerciale.
Alcune rare monete estere e una selezione di marenghi
Iniziamo, seguendo l’ordine del catalogo, presentandovi alcune monete estere di pregio: il lotto 30, infatti, propone da 7000 euro uno dei soli 300 pezzi dell’affascinante 100 franchi Bazor di Francia, anno 1933, eccellente e dai fondi speculari. Invece, tra le numerose e preziose monete dei Liechtenstein in catalogo, vi mostriamo, al lotto 46 a 2000 euro di base, una 100 kronen coniata a Vienna nel 1898 per Giovanni II: qFDC/FDC, è una delle sole 1500 monete di questo tipo coniate per il piccolo Principato incuneato fra Austria e Svizzera. Dalla Russia degli zar, invece, viene il lotto 73, una 7,5 rubli del 1897 coniata dalla zecca di San Pietroburgo e qFDC, proposta da 1800 euro.
Passando alla selezione di marenghi dell’asta numismatica Varesi 84, invece, in prima battuta ecco il lotto 99, un 20 lire di Gioacchino Murat per Napoli, anno 1813, BB/SPL, raro e dai fondi ancora lucenti, in catalogo da una base di 1000 euro. Al lotto 124, invece, merita almeno un’offerta di 800 euro la moneta da 20 dracme oro 1876 coniata a Parigi, a nome di Giorgio I re di Grecia, SPL e non comune. È invece di 420 euro la base per le 20 pesetas di Alfonso XIII di Spagna del 1899, lotto 132 in SPL+ e con ritratto del re ancora adolescente.
Il fascino delle monete delle antiche colonie genovesi
Settore molto particolare, quello dei possedimenti della Superba trova nell’asta numismatica Varesi 84 un degno palcoscenico per presentare monete dall’aspetto spesso modesto ma dal grande significato storico. Come non apprezzare, per esempio, lo zecchino al tipo veneto del lotto 155 coniato a Chio sotto Filippo Maria Visconti (1421-1436)? La moneta, BB e molto rara, è in catalogo con base di 350 euro. Base identica per il lotto 164, un grosso sempre di tipo veneto coniato per Metelino ed Enos da Francesco I Gattilusio (1355-1384): la moneta, anonima, è molto rara e gradevolissima nella sua conservazione BB.
Monete e medaglie di Casa Savoia e del Regno d’Italia
In questa parte dell’asta numismatica Varesi 84, grandi classici e chicche numismatiche legate alla dinastia che ha unificato l’Italia. Per prima vi presentiamo la medaglia al lotto 181, anno 1746, per la liberazione di Alessandria; la fa coniare Carlo Emanuele III e, rarissima in argento SPL+, è in asta da una base di 1000 euro. Rarissime anche le 80 lire 1821 Torino di Vittorio Emanuele I al lotto 185, qSPL, che meritano ben 25.000 euro di prima offerta, mentre partono da 7000 le 10 lire dei Vittorio Emanuele II re eletto, zecca di Bologna anno 1860 e SPL+/qFDC, del lotto 201.
Il rame, tuttavia, in certi casi surclassa l’oro e l’argento per la sua estrema rarità come accade con il lotto 217, una spettacolare 10 centesimi Italia su prora 1908, in FDC, alla base di 50.000 euro. E chiudiamo questa parte con un raro massimale, le 100 lire 1937-XVI, in FDC al lotto 232: base di 22.000 euro per questo esemplare, uno dei soli 249 coniati.
Una galleria di tesori del Regno dalla Collezione Sacchi
Progetti, esperimenti, monete rarissime: questo e altro nella Collezione Sacchi dalla quale ecco, al lotto 251 a 20.000 euro, uno dei due soli esemplari del progetto del 1889 per un tallero a doppio nome, Impero Abissino e Colonia Italiana in Africa, SPL e grande fascino storico. Al lotto 275, a 3000 euro di base e FDC, ecco invece una 2 lire Impero 193[?], con data mancante dell’ultima cifra, una prova preliminare o prototipo di grande rarità. Notevolmente rare anche monete come la 20 lire Littore 1932-X, soli 50 pezzi coniati, proposta al lotto 287 in FDC a 4500 euro di base d’asta.
Parte da 12.000 euro, al lotto 307, una prova della 100 lire Impero 1936-XIV, ex Collezione Odescalchi di Roma e in conservazione FDC; stesso pedigree e conservazione per il lotto 308, la prova delle 50 lire Impero 1936-XIV inserite in catalogo con base di 10.000 euro. Stessa base per un’altra grande rarità, le 20 lire Impero del 1938-XVII al lotto 329, coniate in appena 20 esemplari dalla Regia Zecca di Roma: fondi speculari, minimi segnetti nei campi, in complesso la moneta è qFDC.
La Collezione Sacchi comprende anche una eccezionale serie di oggetti afferenti al progetto delle 5 lire 1940-XVIII in nichelio che dovevano ritrarre il re elmato al dritto e il fascio con scudo sabaudo sul rovescio: tra questi affascinanti esemplari vi presentiamo il lotto 347, di grande rarità e FDC, che rappresenta il passo più vicino alla produzione di serie, mai avvenuta per la durezza del metallo e le ristrettezze belliche (base 10.000 euro). Ne merita tuttavia il doppio, 20.000, il lotto 376: si tratta di una prova (per alcuni “esemplare di presentazione”) del tallero per l’Eritrea del 1912, con peso e spessore maggiori delle monete di serie. Appartenuto all’incisore Attilio Silvio Motti, questo eccezionale esemplare fu acquistato negli anni ’60 dai Santamaria, è FDC ed è da ritenere una eccezionale “prova d’autore”.
Esemplari scelti di zecche italiane e di Napoleone Bonaparte
Lasciando ai collezionisti il piacere di consultare lotto per lotto la sezione medaglie dell’asta numismatica Varesi 84, ci concentriamo sulle zecche italiane a iniziare dal lotto 466, un rarissimi zecchino SPL/FDC di Antonio da Brbiano (1769) per Belgioioso, tipica moneta da ostentazione del XVIII secolo, coniata in pochi esemplari a Vienna e meritevole di 10.000 euro di base d’asta. Tra le tante, belle monete di Firenze in catalogo eccone invece una che è opera di Benvenuto Cellini, al lotto 523 il pregevole testone di Alessandro de’ Medici (1532-1537), molto raro e BB+ alla base di 2000 euro. Da Firenze a Lucca, e all’epoca longobarda, per il lotto 545, un rarissimo tremisse SPL ec asta Ratto 1956, con prima offerta fissata a 3500 euro.
Anche Mantova è ben rappresentata nell’asta numismatica Varesi 84: al lotto 585, per esempio, spicca un classico dei Gonzaga, il ducatone 1614 di Ferdinando come cardinale al tipo del sole raggiante, che BB e R4, merita una base di 2000 euro. E spostandoci di poco, nella Milano del Rinascimento, al lotto 634 troviamo il doppio ducato di Galeazzo Maria Sforza, di grande rarità e, sebbene forato e BB, talmente importante da meritare la base d’asta di 10.000 euro. Per Napoli, invece, tante monete di sicuro interesse dal medioevo in poi: per il XIX secolo, in particolare, ci piace presentarvi le magnifiche 5 lire di Gioacchino Murat del 1813 ex Collezione Demicheli al lotto 735, SPL e con base di 1500 euro.
Passando alle monete papali, è di rarissima apparizione il formidabile doppio fiorino di Giulio II (1503-1513) che troviamo al lotto 782: SPL, di qualità elevata, la moneta è in catalogo a partire da 15.000 euro. Vasta, a seguire, la scelta di esemplari pontifici, soprattutto del XIX e XX secolo con un numero notevole di monete in oro che vi consigliamo di visionare. Per la Repubblica Italiana, invece, al lotto 915 troviamo le 500 lire 1957 prova, le “Caravelle controvento” sognate da tanti appassionati e proposte in FDC a 7000 euro di base.
Ci avviamo alla conclusione di quest’anteprima dell’asta numismatica Varesi 84 del 18-19 novembre con qualche cenno alle monete napoleoniche, presenti in catalogo in quantità e qualità: al lotto 966, infatti, sebbene in qBB è di grande rarità la 5 franchi AN12 del Bonaparte come primo console coniata a Torino (1803-1804), il miglior esemplare offerto da Varesi in quarant’anni di aste e che parte da 7000 euro di base. Ed è rarissima anche la 5 lire 1812 puntali sagomati coniata a Venezia, stavolta con Napoleone come imperatore (lotto 1092): data la difficile reperibilità, nonostante la conservazione MB merita 1000 euro di base. Tante altre monete del Grande Corso, comuni e rare, molte in conservazioni eccellenti, completano il catalogo.
Link diretti alle sezioni del catalogo dell’asta numismatica Varesi 84
- Monete estere
- Piccola selezione di Marenghi
- Colonie genovesi
- Savoia
- Lotti multipli
- Collezione Sacchi
- Medaglie
- Zecche italiane
- Napoleone I