Abbiamo presentato pochi giorni fa il catalogo Nomisma 72 (approfondisci qui), incanto che si terrà dal 10 al 12 aprile e ora è il momento dell’asta numismatica Nomisma 73 che sarà battuta in sessione unica sabato 12 aprile 2025 a partire dalle ore 15.00 presso il Welcome Hotel di San Marino, in Via Consiglio dei Sessanta 99 a Dogana (presso il complesso SM-Hub, ex World Trade Center).

Un asta tematica d’eccezione di 478 lotti dedicata interamente a monete e medaglie papali per concorrere alla quale basta effettuare la registrazione gratuita che abilita alle offerte pre asta e live (clicca qui). Ricordiamo ai collezionisti che gli ordini offline via fax (0549 904042) o mail (auction@nomismaweb.com) per l’asta numismatica Nomisma 73 vanno inviati entro le ore 12.00 del 10 aprile 2025. I lotti sono visibili solo presso i nostri uffici di Strada Bulumina 6 a Serravalle giovedì 10 aprile 2025 dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e non saranno esposti né consegnati presso la sala d’asta.

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Lotto 2006: Emiliano Orfini e Pio II per un capolavoro

Molto raro, di ottima qualità corredato da una splendida patina iridescente, questo grosso di papa Piccolomini (1458-1464) di finissimo stile fu battuto su coni dell’incisore folignate Emiliano Orfini, di cui è visibile la sigla al rovescio tra i due santi. Egli fu non solo un eccezionale incisore, ma anche un innovatore della sua arte nonché della nascente arte tipografica. Una moneta del genere si può ben definire un punto di passaggio dal Medioevo al Rinascimento (grading NGC MS 63, base 4000 euro).

Lotto 2009: un doppio fiorino di camera di papa Borgia

A nome di Alessandro VI (1492-1503), questo magnifico esemplare ci presenta l’arma borgiana con chiavi e tiara abbinata al classico san Pietro alla pesca, ma ciò che lo rende meritevole di 8000 euro di base d’asta è la conservazione eccezionale (PCGS MS64): difficile trovare sul mercato monete di questo tipo in stato migliore.

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Lotto 2016: il rarissimo giulio con ritratto di papa Della Rovere

Passando alle monete di Giulio II (1503-1513) ecco un giulio in slab NGC AU 53 dalla storia importante. Giulio II fece una importante riforma monetaria modificando il tradizionale grosso papale in una nuova moneta d’argento rapportata al ducato. Questa moneta si diffuse proprio col nome del papa ed ebbe un grande successo. Rarissimo in questa versione con ritratto, il giulio di papa Della Rovere è proposto a 6000 euro di base.

Lotto 2024: Clemente VII e il quarto di ducato del sacco di Roma

Battuta in piena emergenza, nella zecca provvisoria di Castel Sant’Angelo dove operava Benvenuto Cellini, questa moneta è di estrema rarità e di grande potere suggestivo. Mancante nelle maggiori raccolte di monete papali, è nel catalogo dell’asta numismatica Nomisma 73 alla base di 4000 euro in Spl+. Clemente VII lasciò Roma saccheggiata, alla volta di Orvieto, l’8 dicembre 1527, “mascherando” la fuga da intervento della Provvidenza.

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Lotto 2027: per l’effimero dominio pontificio su Modena

Sempre a nome di Clemente VII (1521-1534) ecco un ducato in oro di grande rarità per Modena, città che per pochi anni fu strappata dal papa al duca di Ferrara che, tra l’altro, era un feudatario proprio della Chiesa. Con san Geminiano al rovescio, la moneta è qSpl e proposta a 14.000 euro di base.

Lotto 2023: un capolavoro di Leone Leoni per Paolo III

Papa Farnese (1534-1549) è ritratto sul dritto di questo doppio fiorino di camera (R4, Spl/Spl+, 30.000 euro), splendida moneta in cui il razionale sul piviale del pontefice può presentare o meno un piccolo busto barbuto, probabilmente di san Paolo. La fibbia col ritratto è assai più rara di quella vuota ma, oltre al fattore rarità, il piccolo ritratto è una prova dell’abilità dell’incisore Leone Leoni, arrivato a Roma nel 1537 e successore di Cellini nell’incarico di incisore alla zecca pontificia.

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Lotto 2056: un eccellente testone anconetano di Gregorio XIII

Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) fa coniare questa moneta ad Ancona nel 1581. Molto rara, splendido esemplare dalla patina riposata e rilievi alti è in slab NGC MS62, con base di 1500 euro nell’asta numismatica Nomisma 73 del 12 aprile 2025.

Lotto 2063: il più raro scudo esistente di papa Peretti

Risale al 1588 questa eccezionale moneta R5 ex Collezione Ruchat (1922) con al rovescio la Santa Casa di Loreto. Sisto V (1585-1590), sempre disposto a favorire le Marche, sua regione di nascita, nel 1586 creò la diocesi di Loreto ed elevò il borgo a città. Per questa tipologia di moneta si conoscono due varianti di legenda: una con SVB TVVM PRÆSIDIVM (questo esemplare) e un’altra con SVB TVVM PRÆSIDIVM CONFVGIMVS. Quest’ultima variante è di rarità inferiore rispetto a quella qui proposta in Bb+ alla base di 25.000 euro.

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Lotto 2018: anche la chiusura della Porta Santa è un evento

Non solo l’indizione e l’apertura di un Anno Santo rappresentano per la Chiesa occasioni solenni, ma anche la conclusione del periodo giubilare, come attestato da questa doppia del 1651, regnante Innocenzo X (1644-1655) al motto APERTVT ET CLAVSIT e della più grande rarità. Il catalogo dell’asta numismatica Nomisma 73 propone l’esemplare, in Spl, alla base di 40.000 euro.

Lotto 2123: un testone capolavoro a nome di papa Ottoboni

Anche piastre, mezze piastre e testoni e altri nominali in argento sono ben rappresentati nell’incanto del 12 aprile: ne è un esempio il testone di Alessandro VIII (1689-1691) con san Brunone in gloria sulle nubi. In Fdc, dai rilievi integri e perfetti, con stupenda patina dalle lievi iridescenze, èprobabilmente il miglior esemplare apparso sul mercato e merita 2500 euro di base di vendita.

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Lotto 2127: dopo il diluvio la quiete e la pace?

Rarissima, la doppia A. VI di Innocenzo XII (1961-1700) con al rovescio l’arca di Noè e la colomba con ramoscello d’ulivo e il motto NVNTIA PACIS, allude alle speranze del pontefice per una soluzione dei conflitti che dilaniavano l’Europa dell’epoca. Le lettere F D S V al dritto sono le iniziali dell’incisore Ferdinand de Saint-Urbain che fu attivo anche a Bologna e produsse numerose splendide medaglie. In Spl+, questa doppia ha base d’asta fissata a 20.000 euro.

Lotto 2152: l’obelisco del Pantheon “in maestà”

Delle due piastre di papa Clemente X Albani (1700-1721) raffiguranti l’obelisco che adorna Piazza del Pantheon a Roma questa è la più rara (R2) ed è la versione in cui dietro il monolito non compaiono le altre architetture del luogo. Effigiato dunque “in maestà” l’obelisco campeggia su questa moneta in qFdc/Fdc stimata 15.000 euro.

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Lotto 2205: papa Lambertini e la Chiesa sulle nubi

Questi i soggetti del magnifico scudo in Fdc proposto dall’asta numismatica Nomisma 73 e datato 1753, anno XIV di pontificato di Benedetto XIV: moneta assai rara, è in Fdc e parte da una base di 2000 euro.

Lotto 2213: un magnifico zecchino della Sede Vacante 1758

Porta lo stemma dell’allora cardinale camerlengo Girolamo Colonna il dritto di questa moneta in oro R3 proposta in slab NGC MS 62 a 3000 euro di base: si tratta di una coniazione che testimonia l’uso, anche nelle fasi di interregno fra un pontefice e il successore, di mantenere la continuità delle emissioni monetarie, sia per scopi economici che di propaganda.

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Lotto 2249: un testone d’eccezione per papa Pio VI

Con la fine del XVIII secolo la qualità incisoria delle monete papali inizia a diminuire; fanno eccezione poche tipologie fra le quali questo testone del 1785 con i santi Pietro e Paolo proposto a 1800 euro di base, peraltro con grading MS64 e impreziosito da gradevole patina.

Lotto 2276: un massimo nominale per la zecca di Bologna

È ancora relativo al periodo di Pio VIB raschi questa eccellente  10 zecchini 1787 coniata dalla zecca bolognese: molto rara, ci mostra la rovescio san Petronio benedicente, sulle nubi, con accanto le Due Torri e in basso gli stemmi della città e del legato. In MS61, la moneta merita 12.000 euro di prima offerta.

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Lotto 2292: una madonnina campione di rarità

Fra le tante monete papali in mistura e rame di fine XVIII secolo nell’asta numismatica Nomisma 73, tutte da visionare con attenzione, spiccano i cinque baiocchi di Matelica, una madonnina R3 di conservazione qSpl a 1000 euro di base.

Lotto 2326: un sampietrino papale di conio repubblicano

Da visionare, nell’asta, anche le importanti monete battute con coni pontifici durante la I Repubblica Romana, come questi due baiocchi e mezzo di Foligno che, rarissimi e perfetti (qFdc/Fdc), sono offerti con stima di 1200 euro.

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Lotto 2366: sul Conclave scende la colomba dello Spirito Santo

La Sede Vacante 1846 portò all’elezione di Pio IX: durante il Conclave fu battuto questo scudo con la colomba dello Spirito Santo entro raggi che, per la sua conservazione MS63 PL (si notino i fondi lucidi del tondello), è in catalogo alla base di 2500 euro.

Lotto 2399: le 100 lire oro, massimale della serie di Pio IX

Appena abbandonato il vecchio scudo diviso in cento baiocchi, nel 1866 vengono coniate queste 100 lire in oro a nome di papa Mastai Ferretti che abdica alla storica monetazione pontificia adottando il modello nato in Francia a inizio secolo. È di 7000 euro la base per questo esemplare proposto in Spl+/qFdc.

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A conclusione di questa anteprima dell’asta numismatica Nomisma 73 vi invitiamo a visionare anche le monete del Vaticano moderno post 1929 e le medaglie, fra le quali spiccano alcune coniazioni annuali e straordinarie in oro di alta rarità. Il nostro catalogo comprende inoltre serie di prova ed altri esemplari interessanti per i quali le offerte sono aperte in vista dell’incanto in sala e live di sabato 12 aprile a San Marino.

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