Oltre mille lotti dall’evo antico ad oggi nell’asta numismatica Ghiglione di aprile | In evidenza rarità delle zecche italiane e di Casa Savoia | Inoltre medaglie, pesi, cartamoneta e lotti multipli

 

informazione pubblicitaria | Attiva dal 1987 nelle aste di numismatica, e fin dal 1976 in quelle di filatelia, la ditta genovese Ghiglione ha una storia che risale alla fine del XIX secolo e da allora la famiglia Ghiglione, per cinque generazioni, ha messo a disposizione professionalità e competenza nella valutazione, acquisto e vendita di preziose testimonianze di storia destinate al collezionismo.

Le modalità dell’asta numismatica Ghiglione n. 62

Il prossimo 18 aprile verrà battuta la prossima asta numismatica della ditta Ghiglione (clicca qui per il catalogo completo), il sessantaduesimo incanto nel settore che proporrà agli appassionati oltre mille lotti singoli e multipli di monete, medaglie, cartamoneta.

La vendita sarà suddivisa in due sessioni: in quella mattutina con inizio alle ore 11.00 verranno battuti i lotti dal n. 1 al n. 293 (monete di città italiane e di Casa Savoia), mentre dalle 14.30 sarà la volta di monete decimali, estere, classiche, cartamoneta e letteratura numismatica, medaglie, pesi e lotti multipli.

Prima di passare ad una selezione del catalogo, vi ricordiamo che la casa d’aste Ghiglione è in Salita San Matteo, 19/1 16123 Genova e che potete contattarci via fax (allo 010.2473.295) o telefono (allo 010.2473.530 e allo 010.2473.207). Siamo anche in rete all’indirizzo www.ghiglione.it e la nostra mail per ogni vostra esigenza è info@ghiglione.it.

Inoltre, è possibile seguire le aste in diretta dal computer o dal tablet di casa e rilanciare con un solo clic. Per poter utilizzare questa nuova funzionalità dovete registrarvi sul nostro sito e, una volta registrati potrete inviare offerte dal sito per i lotti in asta, tracciare le vostre offerte e controllare i risultati nella vostra scheda cliente, partecipare in diretta all’asta live.

Monete di città italiane, una panoramica

Tra gli esemplari di zecche italiane vi segnaliamo in apertura un rarissimo dozzeno in mistura per Avignone a nome di Clemente VIII (n. 9, Bb+, € 120); proseguendo, ai nn. 30-37 e alcuni fiorini in oro dal XIII al XV secolo, monete internazionali che hanno segnato la storia al pari del genovino (simbolo stella) offerto al n. 55 (Spl, € 1500).

Il periodo dei dogi biennali del capoluogo ligure è ben rappresentato da altri genovini ai nn. 63 e 65; quest’ultimo, in particolare, è relativo al a Leonardo di Montaldo (1383-1384), R3 e Spl, ha una base di € 2000.

Passando al 1755 è inedito e unico (R5) lo zecchino al n. 86 del catalogo che, sebbene Bb, si merita certo una partenza da € 2000. Completano la parte relativa a Genova altre pezzature e una selezione di esemplari della Repubblica Ligure tra cui, qSpl/Spl al n. 103, una 96 lire del 1803 di gran pregio estetico (€ 2400).

Scendendo di nuovo in Toscana vi segnaliamo alcune monete per Lucca e Piombino (nn. 115-118); segue, per ordine alfabetico, una bella scelta di coniazioni milanesi soprattutto del periodo asburgico e napoleonico.

Per quanto riguarda la zecca di Napoli, invece, da notare ai nn. 165-166 due esemplari in oro da 6 ducati di Carlo di Borbone, 1753 variante 3 su 2 e 1755 che, rispettivamente in Bb/Spl e in Spl/Spl+, partono da € 700 ed € 880. Merita invece una base di € 750 lo stesso nominale, ma del 1763 per Ferdinando IV, proposto al n. 169 in conservazione eccezionale (Fdc).

Ancora per il Regno delle Due Sicilie, ci corre l’obbligo di invitarvi ad osservare i lotti nn. 176-177: si tratta, rispettivamente, di 15 ducati 1818 e 6 ducati 1833 (quest’ultima, R2) conservati entrambi qFdc e con basi di € 3000 ed € 2200.

E’ stata coniata a Parma la pregevole 4 doppie oro del 1787 al n. 193 del catalogo (Bb, € 5500) mentre, per quanto riguarda le monete papali per Roma, al n. 216 spicca una magnifica piastra con ritratto di Innocenzo XI (1676-1689) con la basilica di San Pietro in una spettacolare montatura cesellata in argento (Spl, € 900).

Altre piastre e testoni, ma anche giuli, quattrini, muraiole e baiocchi seguono assieme ad esemplari in oro e argento tutti da ammirare; a chiudere, alcune emissioni di Venezia.

Casa Savoia, una lunga storia di rarità numismatiche

Invitandovi a visionare tutti i lotti in catalogo, tra le monete della dinastia sabauda vi segnaliamo la doppietta sarda di Carlo Emanuele III millesimata 1777 al n. 287 (R2, Spl, € 1500) mentre al n. 306 va evidenziata la moneta da 50 lire oro per Torino di Carlo Alberto del 1836, coniata in appena 386 pezzi (Bb+/qSpl, € 2500); e come non citare le 10 lire bolognesi del 1860 (n. 315, R2, € 5000) e le 100 lire 1883 in Spl/Fdc al n. 331 (€ 4600)?

Vasta anche la scelta di monete in oro di Vittorio Emanuele III e di argenti in alta conservazione del re numismatico, a nome del quale non mancano – in asta Ghiglione n. 62 – emissioni coloniali o di occupazione per Eritrea, Somalia e Albania.

Un giro del mondo in tondelli per tutti i gusti

Nella sezione delle monete mondiali, al n. 443 scintillano i 100 franga oro di re Zog d’Albania (R2, Spl+/Fdc, € 2500), emissioni napoleoniche francesi, molte coniazioni in argento del XX secolo da tutto il pianeta e curiosità sia destinate alla circolazione che al collezionismo. Interessante e da esaminare un lotto di nove esemplari di piastra in oro dalla Turchia, di anni diversi e in conservazioni Bb+/qSpl (n. 537, € 2000).

Le monete dell’età classica, il fascino dell’antico

Ampia la proposta di monete dell’età antica con esemplari di Grecia e Magna Grecia cui seguono le coniazioni romane repubblicane e molte imperiali in argento e bronzo tra cui interessanti denari e sesterzi. Passando al periodo tardo imperiale, invece, spicca un solido per Antiochia di Costante (337-350) al n. 664 (R2, qSpl, € 1500). Numerosi altri solidi sono proposti nel seguito.

Uno sguardo a medaglie, gettoni e pesi, lotti multipli

Nell’asta numismatica Ghiglione n. 62 è presente anche una sezione di medaglie che si apre con commemorative e premiali dalle città italiane e che prosegue con esemplari del Regno e del Ventennio, alcuni interessanti lotti multipli di devozionali e un piccolo gruppo di pesi monetali tra cui un raro esemplare da tre once di epoca bizantina (n. 758, R, Bb, € 100).

Tra i lotti multipli, invece, al n. 770 un inizio di collezione del Regno d’Italia, 191 pezzi in acciaio, nichel e argento da 1 centesimo a 20 lire proposto ad € 1300 di base e con conservazioni da Bb a qFdc. Per quanto riguarda l’euro, invece, si segnala un lotto di 43 commemorative italiane da 10 euro periodo 2003-2018, di cui 5 in Fdc e 38 proof, al n. 803 (€ 2000). Nutrita e varia – tutta da vedere – la sezione delle monete della Repubblica, del Vaticano e di San Marino suddivise in lotti di diversa consistenza.

Il fascino della filigrana non tramonta mai

Con il n. 881 del catalogo si apre la sezione dedicata alle banconote, ai buoni (sotto, alcuni esemplari dei banchi romani di epoca papale e repubblicana) agli assegnati e al n. 889 spicca una banconota da 25 lire del Banco di Sicilia del 1918 che, R3 e Bb+, parte da € 400. Sempre R3 è una magnifica 50 lire Buoi decreto 24/11/1917 che, al n. 908, ben si merita gli € 800 di base per la sua conservazione qSpl.

Al n. 914 del catalogo un’altra 25 lire, stavolta tipo Aquila e decreto 20/08/1923, proposta qSpl ad € 450; poco meno, base di € 400, merita invece un esemplare di titolo provvisorio da 5000 lire Testina che, pur qBb, è R3 a tutti gli effetti. Interessanti, per concludere, alcuni falsi per la circolazione e dei buoni partigiani di provenienza toscana.