Si svolgerà live mercoledì 11 dicembre l’asta numismatica “Galerius”, ventiquattresimo incanto della ditta sammarinese Thesaurus Aste con sede a Domagnano: 1224 lotti di monete antiche e moderne accanto a medaglie e pesi monetari per un incanto live che inizierà alle ore 14.30 e il cui catalogo è presente sulle piattaforme BidInside, Biddr e Sixbid.
Le offerte pre asta potranno essere effettuate anche durante lo svolgimento del live bidding e, per ciascun lotto in catalogo, chiuderanno circa cinque lotti prima dell’aggiudicazione definitiva che avverrà tramite modalità live. Clicca qui per il catalogo e per le tue offerte.
Per informazioni sull’asta numismatica “Galerius” o per contattare Thesaurus Aste è possibile fissare un appuntamento presso la nostra sede di Via Bernardo Strozzi 6 a Domagnano (Repubblica di San Marino), scrivere alla casella postale n. 11 – 47895 Domagnano (Repubblica di San Marino) o telefonare allo 0549 960027 (per chiamate dall’estero +378 96002). La nostra email è sempre attiva all’indirizzo thesaurusaste@gmail.com.
Venendo alla composizione del catalogo dell’asta numismatica “Galerius”, spiccano in prima battuta i settori di Magna Grecia e Sicilia con 72 lotti, la Grecia continentale con 53 e Roma (18 lotti di aes grave, 55 monete repubblicane, ben 440 imperiale oltre a lotti multipli). Presenti anche 30 lotti di coniazioni barbariche e bizantine, le zecche italiane sono rappresentate da ben 173 lotti e, curiosità di questo incanto, sono presenti anche la bellezza di 148 pesi monetari. Completano il catalogo alcune monete di Casa Savoia, monete moderne italiane ed estere (queste ultime, ben 153 lotti), medaglie interessanti tra cui 20 napoleoniche.
Iniziamo la nostra anteprima con una bellissima moneta greca, una tetradramma di Amphipolis a nome di Alessandro III (336-323 aC) proposta al lotto 91, in conservazione SPL e rara, a 400 euro: l’iconografia è quella tipica con Alessandro che porta sul capo la pelle leonina abbinata con lo Zeus seduto. Al lotto 135, invece, dall’antica Velathri etrusca un eccezionale asse di 140 grammi, SPL e molto raro, con divinità bifronte, clava e legenda osca FELODI: magnifica anche per la patina, parte da 1800 euro.
Da Roma, periodo 225-217 aC, peso di ben 112 grammi, ecco al lotto 144 un semisse in lo cui stile raffinato e inconsueto sposa una magnifica patina che, unitamente alla rarità della moneta, determina una base d’asta di 700 euro. Il lotto 146 ci porta invece nell’umbra Iguvium del 220 aC circa con un semisse di 96 grammi, fuso, di altissima qualità proposto da 2800 euro: soggetti “celesti” per questa moneta, un crescente con quattro stelle e un disco solare raggiante.
La vicina città di Tuder è rappresentata invece, al lotto 147, da un triente di notevole rarità del 220-200 aC circa ai tipi della mano e della doppia clava con globetti: in conservazione SPL, al peso di 32,3 grammi, quest’affascinante fusione è alla base di 380 euro. Passando a Roma, ma restando nell’ambito della monetazione fusa, al lotto 163, alla base di 100 euro, troviamo un bell’asse di 38,3 grammi al classico tipo Giano/Prora offerto in splendida conservazione.
Per la monetazione imperiale, invece, la prima moneta che segnaliamo è quella al lotto 318, un sesterzio di Marc’Aurelio in SPL+ a 700 euro di base sul cui rovescio l’imperatore e Lucio Vero si stringono la mano sotto il segno della CONCORDIA AVG[ustorum]. L’asta numismatica “Galerius” dell’11 dicembre, a seguire, riserva altre interessanti monete imperiali come, al lotto 422, un rarissimo sesterzio di Gordiano I, con gradevole patina verde e conservato qSPL, proposto alla base di 1000 euro.
Ne merita almeno 900, invece, il solido in oro di Costante I per Treviri al lotto 602: del resto, la conservazione di questa moneta è praticamente FDC. Tornando indietro all’alba dell’età imperiale, al lotto 211 troviamo una moneta di rara suggestione, il sesterzio di Druso con il caduceo e, ai lati, le teste dei due figli Tiberio e Germanico che escono da cornucopie: qSPL, l’esemplare è proposto alla base di 500 euro.
Un antoniniano e un quinario, entrambe molto rare e a nome di Massimiano Ercole, spiccano rispettivamente ai lotti 521 e 520: la prima con al rovescio il leone, la seconda con il mitologico eroe eponimo dell’imperatore, sono molto rare e di alta conservazione e meritano rispettivamente 500 e 800 euro di prima offerta.
Molto raro anche il quinario di Diocleziano, in conservazione BB+, proposto nell’asta numismatica “Galerius” della ditta Thesaurus Aste al lotto 516: sul rovescio di questo esemplare che parte da 400 euro Marte armato, andante a destra. Conservazione non elevata, ma pregio intatto, anche per il lotto 658, un tremisse visigoto a nome di Libio Severo di zecca incerta (Tolosa o Narbona) che è offerto da 700 euro.
Tra le monete celtiche in catalogo vi presentiamo, al lotto 131, una dracma della regione pedemontana dell’Italia settentrionale che, per la sua eccellente conservazione, parte da 200 euro di base mentre, passando alle zecche italiane medievali e moderne, iniziamo presentandovi “un classico” ambito da tanti collezionisti, il testone ferrarese di Ercole I d’Este al tipo anepigrafe dell’Idra (lotto 716, molto raro e qSPL) in catalogo da 1800 euro.
Roma e Siena, invece, per le prossime due monete di quest’anteprima dell’asta numismatica “Galerius”: la prima è un rarissimo gigliato in SPL coniato da papa Martino V a nome di Roberto d’Angiò tra il 1417 e il 1431 (lotto 829, base d’asta 1800 euro) mentre la seconda, in oro, risale al 1450-1470 ed è un ducato (o fiorino largo) al tipo della croce patente e della grande S del nome civico, con segno di zecchiere il tridente crociato: lotto 857, base di vendita, 1000 euro.
Napoli e Milano sono a loro volta presenti in asta con esemplari di pregio: per il capoluogo campano, al lotto 792, ecco una 12 carlini del 1799, periodo giacobino, con la rara variante di legenda REPUBBLICA NAPOLITAN che, nonostante la conservazione BB, fa meritare a questa moneta 350 euro di base. Ne servono 300, invece, per il gradevole scudo di Filippo II di Spagna battuto per la città lombarda nel periodo 1554-1598: la moneta, BB, è in catalogo al lotto 759.
Come detto, l’asta numismatica “Galerius” si contraddistingue anche per i numerosi pesi monetali in catalogo, ben 148: tra questi ausili alla verifica della bontà delle specie in oro e argento segnaliamo quello al lotto 887, per il tollero livornese, proposto in BB a 50 euro e con la fortezza e l’iscrizione LIVORNI 1747. È di 40 euro, invece, il prezzo base per il peso veneziano del quarto di ducato in argento al lotto 962, anche questo raro e con l’effigie del leone marciano.
Alcune monete, a questo punto, dalla sezione di numismatica estera: la prima è un bellissimo fiorino avignonese di papa Urbano V (1362-1370), raro e in SPL a 600 euro al lotto 1066, una delle tante imitazioni della moneta di Firenze ma contraddistinto da una piccola mitria sul rovescio. La seconda è del XIX secolo, una 5 franchi per i tiri federali di Losanna (Svizzera) datata 1876 con magnifica veduta della città e allegoria al rovescio (FDC, 100 euro di base al lotto 1186).
Proseguiamo con un gettone francese, da Lilla, offerto al lotto 1072 in qFDC a 40 euro di base: fatto realizzare nel 1714 dalla locale Camera di Commercio, abbina allo stemma cittadino una classicheggiante scena in cui la Francia indica le parole TRAVAIL e PROBITE incise su una stele sorretta da un genio alato. Sempre dalla Francia, al lotto 1199, tra le medaglie napoleoniche in catalogo spicca quella per la rottura del Trattato di Presburgo, anno 1809, in bronzo e offerta qFDC alla base di 100 euro.
Concludiamo questa selezione dell’asta numismatica “Galerius” dell’11 dicembre, che si terrà in modalità live e per la quale le offerte sono aperte, con due monete del Regno d’Italia: la prima è un’eccellente 100 lire 1925 Vetta d’Italia con bustina originale Regia Zecca (lotto 1028, molto rara e FDC, 3500 euro di base) mentre la seconda è un’altrettanto pregiata 100 lire Aratrice 1912 che, al lotto 1029, in qFDC è offerta agli appassionati collezionisti con medesima base.