Una selezione di monete singole e lotti multipli, soprattutto dal mondo greco e romano, ma anche monete in oro, medievali e moderne nell’incanto estivo di Finarte: le offerte online sono aperte

 

informazione pubblicitaria | Si tratta dell’incanto n. 143, per la casa di vendite Finarte: parliamo di quello, dedicato alle monete e alle medaglie, che si svolgerà su un totale di 173 lotti in tornata unica mercoledì 13 luglio alle ore 15.00 presso la sede della ditta in Via Quattro novembre 114 a Roma (come raggiungerci).

Un’asta incentrata sulle “classiche”, monete dal mondo greco e romano da una raccolta di vecchia formazione – origine sottolineata dalle delicate patine di molti esemplari – e i cui lotti sono sia visibili su internet (qui il catalogo) che direttamente nella nostra sede. In caso di visione diretta, l’accesso ai lotti sarà possibile secondo i seguenti orari:7-8 luglio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00, 9 luglio dalle 10.00 alle 14.00, 11-12 luglio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00.

Nel sito Finarte sono disponibili le Condizioni Generali di Vendita; le commissioni d’asta calcolate sul prezzo di aggiudicazione di ogni lotto saranno pari al 22%. Per maggiori informazioni è possibile inviare una mail a numismatica@finarte.it oppure telefonare al +39 06 6791107. Per effettuare offerte pre asta è sufficiente registrarsi come nuovi utenti in modo semplice e gratuito, basta cliccare qui e seguire le indicazioni. Ed ecco a voi, ora, una selezione degli esemplari offerti in asta Finarte e che saranno battuti il 13 luglio prossimo.


Lotti 001-053: il fascino della Grecia e della Magna Grecia

L’asta Finarte del 13 luglio 2022 si aprirà con una selezione di monete in oro, argento e bronzo dalla Grecia continentale e dalle colonie del Meridione d’Italia che, al pari delle poleis della madrepatria, espressero un livello artistico elevato nella monetazione, anche nei nominali minori. Al lotto 6 ecco, ad esempio, una tetradracma di Heraclea Minoa coniata attorno al 400 a.C. che, rara e in gradevolissimo stato di conservazione, si vede attribuire una stima di 1500-2500 euro mentre al lotto 14 è stimata 800-1200 euro una raffinata tetradrcma di Motya databile con esattezza al periodo 400-397 a.C.

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Tra i moduli più piccoli, colpisce per la sua finezza e perfezione un obolo coniato dalla zecca di Siracusa nel 467-465 a.C.: con testa di ninfa al dritto e polipo al rovescio, rappresenta un autentico “capolavoro in sedicesimo” della numismatica siciliana. Stima 50-80 euro.

Sempre dalla Sicilia, ma dall’officina monetaria di Tauromenion e risalente al 214-212 a.C. sono invece i 20 assi in oro al lotto 36, stimati 300-450 euro e sul cui rovescio campeggia un elegante tripode. Al periodo punico della città di Siracusa si ascrive invece, fra altri, il lotto 38: si tratta di una bella tetradracma del 320-300 a.C. stimata 500-800 euro e che, alla classica Aretusa con delfini, abbina sul rovescio i tipici simboli punici della protome equina e dell’albero di palma.

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Dal lotto 42 in poi alcune interessanti coniazioni della regione della Zeugitania: shekel, mezzi e quarti di shekel ed un unico esemplare in oro, uno statere cartaginese del 320-310 a.C. proposto al lotto 42 con stima di 300-450 euro. Raffinata, essenziale, questa moneta completamente anepigrafe – e forse anche per questo così iconica – reca al dritto la testa di Tanit e al rovescio un cavallo in piedi.


Lotti 054-088: gruppi di monete romane, greche e magno greche

Corredate dai cartellini originali del collezionista, le monete proposte in questi lotti sono sia in argento che in bronzo, presentano conservazioni varie e, anche in ragione dei range di stima contenuti, meritano l’attenzione degli appassionati. Si tratta, infatti, di ottimi lotti per un inizio di collezione, per studio e per approfondimento che consentono anche ai neofiti di affacciarsi sul mondo delle monete greche e romane.

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Le immagini ad alta risoluzione presenti nel portale Finarte consentono un’accurata valutazione delle monete – non solo in bronzo ma anche in argento – che fanno parte di ciascun lotto; in ogni caso, per informazioni Finarte è a disposizione dei clienti sia telefonicamente che via mail.


Lotti 089-118: monete romane repubblicane e imperiali

Un’altra sezione importante dell’incanto Finarte di metà luglio è quella delle monete romane che comprende sia esemplari singoli che lotti multipli. Fra i primi, iniziamo segnalando ai collezionisti  il lotto 83, un denario a nome di C. Norbanus dell’83 a.C. proposto con stima 150-200 euro e proseguiamo quindi con un raro serrato della Gens Poblicia, anno 80 a.C., stimato 200-300 euro e proposto al lotto 95 (al dritto Roma elmata, al rovescio Ercole in lotta col leone Nemeo).

Al lotto 98, invece, l’unico aureo del periodo presente in catalogo: si tratta di quello, celeberrimo, di Giulio Cesare che appare velato sul dritto, rivolto a destra, in abbinamento al rovescio con strumenti sacrificali. Moneta iconica del periodo di passaggio fra Repubblica e Impero a Roma, è proposta con una stima di 2000-4000 euro.

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Appartiene alla fase finale della parabola di potere di Roma, invece, il lotto 106, una magnifica mezza siliqua a nome di Zenone, periodo 474-491, dagli ottimi rilievi e impreziosita da una patina completa di vecchia raccolta. Tra le interessanti occasioni della parte dedicata ai lotti multipli, a puro titolo di esempio vi mostriamo il lotto 111, composto da ben 26 monete imperiali in bronzo databili dal III al V secolo e che viene offerto da Finarte con una stima di 120-180 euro.


Lotti 119-173: monete e medaglie dal medioevo al XX secolo

Monete arabe, medievali, esemplari coniati da zecche italiane e medaglie: questo, in sintesi, il contenuto dell’ultima parte dell’incanto Finarte del 13 luglio. Vi segnaliamo, fra le curiosità numismatiche più intriganti di questa sezione, l’insieme di ben 17 antichi gettoni in pasta vitrea del lotto 127, stimati 800-1000 euro.

Al lotto 131, invece, proponiamo un insieme di 69 monete medievali in rame, mistura e argento di varie zecche con prevalenza di esemplari meridionali del periodo svevo e di quello aragonese. Stima 240-340 euro.

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Passando agli esemplari singoli, per Napoli è un bel 6 ducati in oro del 1763, a nome di re Ferdinando IV di Borbone, proposto al lotto 136 (stima 300-400 euro) mentre al lotto 141 fa bella mostra di sé una 50 centesimi a nome di Umberto I di elevatissima conservazione e con un’affascinante patina iridescente.

Per scoprire queste e le altre monete e medaglie del catalogo Finarte del 13 luglio 2022 visitate il nostro sito, le offerte sono aperte.