Dalle prime campagne in Italia all’ascesa imperiale, dalla conquista dell’Europa all’esilio finale, le medaglie di Napoleone, dei suoi sostenitori e dei suoi acerrimi nemici raccontano la storia d’Europa

 

informazione pubblicitaria | Non poteva mancare, nella tornata di aste n. 63 di Nomisma in programma dal 1° al 3 luglio, un catalogo dedicato a Napoleone Bonaparte, più nello specifico alle medaglie che hanno segnato l’ascesa, la gloria e il declino dell’uomo che fra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, ha cambiato il volto dell’Europa.

Nelle precedenti anteprime vi abbiamo mostrato il meglio della nostra offerta di monete antiche (clicca qui per il catalogo e qui per l’articolo) e di coniazioni medievali e moderne (clicca qui per il catalogo e qui per l’articolo): adesso è il momento di scoprire quali sorprese riserva questa selezione di capolavori dell’arte ideata da Pisanello e legati alla figura, controversa ed epocale, del Grande Corso.

Va inteso che, per “medaglia napoleonica”, non si intende infatti solo la classica coniazione in onore del Bonaparte, dei suoi successi, della sua ascesa imperiale, ma anche ogni altra medaglia – magari coniata dai più acerrimi avversari di Napoleone – ma correlata alle sue imprese. Anche le sconfitte, le alleanze per limitarne l’espansionismo, i sovrani e i capi militari nemici sul campo fanno infatti parte di quel maestoso affresco che è stato l’Europa napoleonica.

Iniziamo così con la medaglia al n. 2 del catalogo, coniata per la battaglia di Montenotte del 1796 (base 1500 euro) che segna la prima campagna d’Italia; dello stesso anno, ma “sul fronte opposto”, è invece il lotto n. 6, la magnifica medaglia con Ferdinando IV re di Napoli, elmato alla maniera antica, per la spedizione napoletana in Lombardia (base 3000 euro). Piccolo, rarissimo segno di una grande storia, invece, è la medaglietta portativa dell’Amministrazione del Mantovano, anno 1797, proposta al n. 14 a 2000 euro.

I successi di Napoleone fuori dai confini del continente sono testimoniati da numerose coniazioni, alcune dei veri e propri capolavori come quella per la campagna d’Egitto al n. 30 (3000 euro la base) coniata in argento e che esalta il personaggio “novello faraone” con un dettaglio di incisione che ha dell’incredibile. Il passaggio del Reno e del Danubio, invece, è celebrato al n. 50 con un capolavoro di stile neoclassico che parte da una base di 800 euro. Alle “ottagonali” di moda nel primo Ottocento appartiene infine, in questa parte del catalogo Nomisma 63, una medaglia per il Tribunale di Cassazione coniata nell’anno 1800 e offerta, in fior di conio, al n. 39 a partire da 300 euro.

Dopo le campagne militari, vittoriose o meno, arrivano i trattati di pace, come quello di Amiens del 1802 celebrato da un ritratto del Bonaparte – ancora primo console, ma già “laureato” – e dalla sua personificazione nelle vesti di Marte (n. 60, base 200 euro). Nel 1804, invece, già imperatore, lo vediamo prepararsi alla guerra contro l’Inghilterra sulla medaglia in argento offerta al n. 72 a 800 euro di base mentre al n. 73, a partire da 1500 euro, ci si può aggiudicare la coniazione per i festeggiamenti dell’incoronazione.

Il 1805 è segnato dalla battaglia di Austerlitz, capolavoro tattico del Bonaparte che porta alla dissoluzione del Sacro Romano Impero e alla pace di Pressburgo: in medaglia, il vincitore in gloria è abbinato con un rovescio che mostra anche gli sconfitti, lo zar Alessandro I di Russia e l’imperatore  Francesco II d’Asburgo (n. 82, base 1000 euro). Magnifica, poi, anche la celebrativa del 1806 per la conquista di Napoli al n. 90 offerta in argento, in perfetta conservazione, da 1200 euro di base. Ne merita 800, invece, per la sua rarità, la medaglia distintivo uniface di “corriere del Regno d’Italia” al n. 95.

Tra le medaglie per la pace di Vienna del 1809 – uno dei maggiori successi diplomatici del Bonaparte, che fra l’altro mette sul trono di Spagna il fratello Giuseppe, già re di Napoli – al n. 112 (250 euro la base) coniata a Vienna. Le sorti si capovolgono, tuttavia, e l’alleanza fra Austria, Prussia e Russia risplende della sua potenza, anche nella fenomenale medaglia in oro al n. 126 (partenza da 10.000 euro) oltre che nelle vittorie destinate alla caduta dell’astro napoleonico. L’abdicazione, l’esilio, gli effimeri “Cento giorni” e la morte a Sant’Elena, come ogni altro evento di una vita eccezionale, trovano spazio in medaglia. Così, l’ultima coniazione che vi segnaliamo in questo catalogo Nomisma 63, non può essere che quella del 1840 (n. 150, base 2000 euro) celebrativa delle spoglie dell’imperatore che tornano a Parigi, tumulate agli Invalides, dopo che il Congresso di Vienna e la restaurazione hanno cancellato, ma non del tutto, l’impronta di Napoleone sul Cecchio continente.