Focus sulle monete greche, magno greche, etrusche, romane e bizantine dell’asta HD Rauch 115 dell’8-9 dicembre: un catalogo che comprende anche monete e medaglie mondiali di pregio e tanta numismatica di area tedesca

 

informazione pubblicitaria | L’asta HD Rauch 115 si svolgerà come di consueto a Vienna, nella sede di Habsburgergasse 1, nelle giornate di giovedì 8 e venerdì 9 dicembre. Questo il calendario delle sessioni di vendita relative ai 1454 lotti in catalogo: giovedì 8 dicembre 2022 ore 13.00-15.30 lotti 1-327 (monete antiche); ore 15.30-17.00 lotti 328-585 (monete d’Europa e Oltreoceano); ore  17.00-18.30 lotti 586-758 (medaglie); venerdì 9 dicembre 2022 ore 10.00-12.00 lotti 759-981 (Impero Romano Germanico fino a Carlo VI), ore 13.00-17.30 lotti 982 – 1454 (Impero Romano Germanico, Impero di Maria Teresa).

La visione lotti è nella sede di Vienna, Habsburgergasse 1, dal 21 novembre 2022 dalle ore 9.00 alle ore 17.00 e previo appuntamento telefonico. Per informazioni sull’asta HD Rauch 115 tel. +43 1 533 33 12, fax +43 1 535 61 71; email rauch@hdrauch.com, sito web www.hdrauch.com. Il catalogo con possibilità di effettuare offerte online pre asta è su www.sixbid.com con accesso diretto cliccando qui.


HD Rauch 115: le monete celtiche e di area greca

Il catalogo si apre con 22 interessanti esemplari di monete celtiche dall’antica Hispania, dal noricum e da altre regioni: da segnalare alcune imitazioni di denari romani repubblicani emblematiche di quanto la moneta di Roma fosse già diffusa lontano dalla città dei Sette colli ben prima che questa diventasse capitale imperiale (vedi ad es. il lotto 22, Celti orientali, un “serrato” del 46-45 a.C. con base di 250 euro). Dall’Etruria altre monete fra cui il lotto 27, un’oncia fusa di zecca incerta del 300-250 a.C. alla base di 80 euro. Eccezionale poi, fra i vari esemplari della zecca di Tarentum, uno statere in oro del 276-272 a.C. in superba conservazione, proposto in asta HD Rauch 115 al lotto 29 da 18.000 euro.

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Ne servono invece almeno 4400 per il lotto 40, un elegante nomos di Metapontum con Demetra al dritto e spiga di grano la rovescio (coniato fra il 325 e il 275 a.C.) e 2300 per la tetradracma di Leontioi del 440-430 a.C. al lotto 49.

Per la Grecia continentale, l’incanto HD Rauch 115 propone altri, interessanti esempi di arte classica in tondello: iniziamo segnalando una rara ottodracma macedone del 480-465 a.C. al lotto 73, base 4500 euro, e una tedradracma, sempre dalla Macedonia ma del 525-470 a.C., al lotto 75 con base di 3000 euro. Segue un “classico fra i classici”, lo statere di Alessandro Magno del 336-323 a.C. al lotto 78, con Atena elmata al dritto e Nike alata con corona d’alloro al rovescio: 2000 euro la base, ottima la conservazione.

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Vari esemplari di “civetta”, la tetradrcma ateniese più nota della storia, seguono in catalogo: l’esemplare al lotto 95, ad esempio, di ottimo stile e centratura, parte da una base di 800 euro. Un’altra moneta iconica, la “tartaruga” di Aegina – statere in argento del 370 a.C. circa – è invece al lotto 105 alla base di 2000 euro.

Bellissimo, al lotto 112, lo statere in oro proveniente dalla Mysia e risalente al 550-540 a.C. con il grifo che si avventa su un pacifico tonno (2000 euro di base) mentre, dello stesso secolo, è l’hekte al lotto 116, da zecca della Troade, con base 900 euro e testa di ariete.

Servono almeno 7000 euro, invece, per accasare in collezione il lotto 124, dall’antica Chios: si tratta di una tetradracma del 380-350 a.C. a nome del magistrato Herodotos con il suo nome al rovescio e al dritto, elegantissimo, una sfinge alata accosciata di fronte a un’anfora. Ne bastano invece 3000, al lotto 128, per tentare di acquistare la magnifica tetradracma di Rodi con ritratto in altorilievo e rosa del 316-305 a.C. Seguono monete dalla Bacrtia, dalla Fenicia e dall’Egitto tolemaico (lotto 145, dracma in bronzo per Alessandria a nome di Tolomeo III Eurgete, 246-221 a.C., base 120 euro).


 Roma e le sue monete, la Repubblica e l’Impero

Sono 160 in tutto le monete romane in asta a Vienna in dicembre: iniziamo con un raro denario di T. Didius del 113-122 a.C. con due gladiatori in lotta al rovescio (lotto 162, 1200 euro di base) per proseguire con quello a nome di P. Satreinus del 77 a.C. al lotto 172, a 600 euro di base, con una magnifica lupa capitolina al rovescio. Raffinato e a suo modo “romantico” il lotto 174: denario del 74 a.C. di C. Egnatius Maximus con cupido al dritto e tempio con statue di Giove e della Libertà al rovescio (base 1200 euro, stupenda patina, ex aste Leu e NAC).

hd rauch 115Rarissimo e suggestivo, fra i denari repubblicani del catalogo, quello del lotto 193: anno 48 a.C., a nome di L. Hostilius Saserna, per quello che è considerato il ritratto di Vercingetorige sul dritto merita bel 4000 euro di stima. Da osservare con attenzione anche le monete imperatoriali fra cui spicca, a 1000 euro di base, il bellissimo denario del 48-47 a.C. con Venere al dritto ed Enea al rovescio (1000 euro la base).

Agli albori dell’età imperiale, l’asta HD Racuh 115 propone alcune magnifiche e rarissime monete come il dneario augusteo AEGYPTO CAPTA al tipo del coccodrillo offerto al lotto 210 con base di 5000 euro oppure, da 4000 euro al lotto 211 l’aureo dello stesso Augusto dedicato ai figli Gaio e Lucio Cesare. Molto raro e ricercato anche l’aureo di Caligola al lotto 226, coniato a Lugdunum nel 37 d.C. come moneta di restituzione per il Divo Augusto: base, 26.000 euro.

Quasi “comune”, al confronto, l’aureo di Vespasiano al lotto 240, coniato a Roma nel 76 e con toro andante a destra sul rovescio: la base d’asta, infatti, si attesta a soli 2500 euro. Anche il bronzo, tuttavia, non sfigura per bellezza sulle monete di Roma: delizioso il quadrante anonimo di Domiziano, periodo 81-96, a 150 euro al lotto 250 dell’asta.

Il sesterzio di Nerva per la riforma del servizio di corrieri a cavallo del 97 è presente in catalogo al lotto 256: per la bellezza della patina e dei dettagli merita 1500 euro di stima. Di più, 2000 euro almeno, servono per un altro sesterzio, quello di Traiano del 105-107 con formidabile ritratto e personificazione della Pace (lotto 259). Tuttavia, non ci sono paragoni con il lotto 260, un sesterzio a nome di Marciana, divinizzata, risalente al 112-117 e con una bellissima biga di elefanti sul rovescio. Rarissimo e pressoché perfetto merita una base di 20.000 euro.

hd rauch 115Un eccezionale medaglione di Antonino Pio è offerto nell’asta HD Rauch 115 al lotto 270: risalente all’anno 139, abbina il ritratto imperiale con Apollo circondato da strumenti musicali e sacrificali, inedito a Gnecchi e Banti e passato solo da Gorny & Mosch nel 2014; è di 22.000 euro la base. E proseguendo cronologicamente, vi segnaliamo un bell’aureo per Settimio Severo del 193-194 al lotto 279, con base 10.000 euro e in conservazione eccellente.

Passando al III secolo, in cui inizia il declino dell’Impero romano, vi invitiamo a visionare la nostra selezione di denari e sesterzi: ad esempio il lotto 286 di Geta come cesare, denario per Roma del 200-202 con busto quasi infantile di Geta al dritto e bustri contrapposti di Settimio Severo e Caracalla sul rovescio (1800 euro la base); o ancora l’argenteo di Galerio cesare per Serdica coniato nel 303-305 al lotto 303 (1200 euro la base). Ma cosa dire dell’aureo battuto a Siscia da Licinio nel 316 al lotto 304? Pressoché perfetto, di stile forte e marcato e con al rovescio Giove conservatore, parte da una base di 10.000 euro.

Ci avviamo alla fine della nostra selezione di monete romane in asta HD Rauch 115 segnalando una bella siliqua costantiniana al lotto 305, battuta a Costantinopoli (1000 euro) e, per Treveri a nome di Graziano, periodo 367-375, un elegante solido a 1400 euro di base (lotto 307).


Qualche cenno sulle monete bizantine e ostrogote

Lasciando ai lettori il piacere di prendere in esame le parti dell’asta HD Rauch 115 dedicate alle monete medievali e moderne da tutto il mondo – tra cui alcune di zecche italiane –, quella dedicata alle medaglie e la ricchissima sezione delle monete di area austro tedesca, concludiamo quest’anteprima con alcune coniazioni bizantine e ostrogote di interesse.

hd rauch 115Di classica eleganza il solido a nome di Costantino VII Porfirogenito con il Pantocratore al dritto, offerto al lotto 318 a 500 euro di base e battuto nel periodo 945-959; interessante, a seguire, l’histamenon scifato di Alessio I Comneno (1081-1118) al lotto 323, raro e pertanto con base di 1000 euro. Fu infine coniato a Mediolanum il tremisse a nome di Odoacre a nome di Zeno dell’ultimo quarto del V secolo: con ritratto al dritto e croce tra fronde di palma al rovescio, ha una base di 500 euro.