L’asta Artemide LXIII va in scena live il 3 e 4 maggio 2025, live sulla piattaforma DeaMoneta, con ben 1169 lotti singoli e multipli di monete, medaglie selezionate dal mondo antico, medievale e moderno. La chiusura delle offerte pre asta, che sono già possibili, è fissata per il 3 maggio alle ore 14.00 mentre le due sessioni di vendita andranno in scena lo stesso sabato 3 maggio dalle ore 15.00 (lotti 1-600) e domenica 4 maggio alle ore 15.00 (lotti 601-1196).
Tutte le informazioni sull’asta Artemide LXIII possono essere richieste via mail all’indirizzo info@artemideaste.com, tramite cellulare al 335.7349969, via telefono fisso allo 0549.908845 e via fax allo 0549.972142. I cataloghi online in cui effettuare le offerte pre asta sono consultabili nel portale di Artemide Aste (clicca qui) o direttamente nel sito di live bidding DeaMoneta (clicca qui).
Monete greche
Come consuetudine, il catalogo dell’asta Artemide LXIII si apre con le coniazioni dall’ambito greco e, dopo alcune interessanti celtiche, troviamo monete italiche ed etrusche come le magnifiche 10 unità del LOTTO 14, da Populonia, 425-400 aC, con suggestivo volto frontale di Metus a 4000 euro di base. Dalla stessa zecca provengono i 25 assi in oro del III secolo aC del LOTTO 16, con profilo maschile sul dritto e alla base di 2500 euro.
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Tra le monete in bronzo segnaliamo al LOTTO 43 una biuncia di Arpi coniata nel 211-200 aC con al dritto Cerere col capo velato e al rovescio un’elegante conchiglia (base 100 euro) e al LOTTO 69 un affascinante nomos di Venusia del 210-200 aC con doppia effigie di Dioniso, di profilo sul dritto e a figura intera sul rovescio, rara e meritevole di 1000 euro di base.
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Tra le numerose zecche in catalogo, anche Tarentum è ben rappresentata ad esempio da un finissimo nomos in argento del 302-280 aC al LOTTO 93, con guerriero a cavallo e Phalantos sul delfino, alla base di 1000 euro. È di estrema rarità, a seguire, lo statere incuso della zecca di Sirinos del 540-510 aC al LOTTO 124, con doppio toro, offerto in magnifica conservazione a 2500 euro di base.
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Al LOTTO 152 del catalogo dell’asta Artemide LXIII spicca una moneta d’autore, una tetradrcama di Kamarina del 425-405 aC firmata Exakestidas di bellissimo stile alla base di 8000 euro mentre ne merita ben 10.000 la splendida dracma della zecca di Naxos (periodo 530-510 aC) proposta al LOTTO 164 e caratterizzata dall’abbinamento tra il profilo di Dioniso e l’iconico grappolo d’uva.
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Tra le tante, belle monete di Siracusa ci piace mostrarvi un piccolo capolavoro di incisione, una litra del 466-405 aC in argento, con delicato profilo di Arethusa e al rovescio una minacciosa piovra (LOTTO 175, base 1000 euro) e, invitandovi a visionare tutte le monete della Grecia continentale in vendita, concludiamo questa sezione con il LOTTO 186, un bellissimo bronzo (AE 24) sempre di Siracusa, periodo 287-278 aC con Persefone sul dritto e biga in corsa al rovescio, impreziosito da una bella patina (base 300 euro).
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Monete romane repubblicane
Non possiamo che aprire questa sezione che con il LOTTO 248, un iconico AE17 di Neapolis, coniato dopo il 326 aC, con volto di Apollo e toro androprosopo proposto alla base di 1500 euro e di notevole rarità; proseguiamo quindi con il LOTTO 258, una raffinata semuncia del 217-215 tipo Mercurio/Prora alla base di 150 euro (un piccolo capolavoro di incisione).
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Spicca al LOTTO 269 uno spettacolare quadrigato per Siracusa del 217 aC con testa gianiforme dei Dioscuri e Giove in quadriga, caratterizzato dallo scettro orizzontale (base 1500 euro) mentre fra i numerosi denari in catalogo eccone uno con i due simboli dell’Urbe, la personificazione di Roma elmata e la Lupa che allatta Romolo e Remo (LOTTO 319, anno 137 aC, base 300 euro).
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Al LOTTO 374 segnaliamo un denario serrato dell’82 aC con busto di Mercurio e al rovescio Ulisse col suo cane Argo (base 500 euro) mentre per il periodo che precede la fine della Repubblica di Roma ecco, al LOTTO 441, un magnifico denario del 54 aC con ritratti di L. Junius Brutus il Vecchio e C. Servilius Ahala (base 800 euro).
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Tra le monete di Giulio Cesare (tutte da ammirare) al LOTTO 471 si distingue l’aureo del 46 aC con testa femminile velata (Vesta o la Pietas?) e al rovescio gli strumenti sacerdotali (base d’asta 4000 euro). Simile soggetto, ma abbinato con un elegante tripode sul dritto, per il raro denario del 43-42 aC proposto al LOTTO 488 con prima offerta a 2000 euro.
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Monete romane imperiali
Questa ricca sezione dell’asta Artemide LXIII si apre con il LOTTO 501, un eccellente denario augusteo del 18 dC con ritratto del primo imperatore e al rovescio il tempio di Marte Ultore (bella patina, base 1500 euro); a seguire, segnaliamo il LOTTO 514, denario del 28 dC al tipo del coccodrillo con iscrizione AEGYPTO CAPTA (rarissimo, base 4000 euro).
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È di 2000 euro la base del LOTTO 523, sesterzio di Nero Claudius Drusus, coniato nel 41-50 sotto Claudio imperatore: la moneta, con magnifica patina marrone, porta al rovescio l’immagine dell’imperatore seduto e al dritto il ritratto paterno. Magnifico anche il ritratto di Adriano sul sesterzio del 130-133 al LOTTO 564 che si abbina alla personificazione della Dacia sul rovescio (base 800 euro).
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Doppia effigie di Antonino Pio, invece, sull’aureo al LOTTO 570, coniato a Roma nel 153-154: di profilo sul dritto, togato a figura intera sul rovescio, l’imperatore è protagonista di questa moneta a 5000 euro di base. Raro e bello il sesterzio di Crispina, moglie di Commodo, in catalogo nell’asta Artemide LXIII al LOTTO 595: la base è a 2500 euro.
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Risale al 228-231, a seguire, il bellissimo aureo di Severo Alessandro al LOTTO 613, moneta rara e proposta in eccellente conservazione con rovescio allusivo all’eternità di Roma e del suo potere (base 5000 euro). Identica partenza per un altro aureo, stavolta di Gordiano III e coniato nel 238-239 proposto al LOTTO 624: il rovescio, in questo caso, è dedicato a Giove Conservatore.
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Eccellente per conservazione e raro in generale, al LOTTO 639 presentiamo un doppio sesterzio del 249-251 con ritratto di Traiano Decio e al rovescio la Felicitas (moneta meritevole di 2000 euro di base) mentre al LOTTO 677 ecco un solido per Antiochia del 360-363 a nome di Giuliano II che esalta il valore dell’esercito romano (base 2500 euro).
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Con queste monete chiudiamo la sezione, ricordandovi di visionare le coniazioni bizantine e barbariche dell’asta del 3-4 maggio 2025 e passiamo ora alla numismatica medievale e moderna italiana. Sempre all’attenzione dei lettori visionare anche le monete mondiali.
Monete e medaglie italiane
Tra i 212 lotti di numismatica italiana medievale iniziamo mostrandovi il LOTTO 901, un bellissimo fiorino d’oro per Avignone papale, al tipo di Firenze, proposto da 850 euro di base e proseguendo con il LOTTO 920, una imponente quadrupla del 1621 per Casale a nome di Ferdinando Gonzaga: rara e di buona conservazione, ha una base di 5000 euro.
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Uno “spicciolo” di pregio al LOTTO 937: si tratta del grosso 1562 per Chio La Maona, possedimento genovese, di rara apparizione sul mercato e meritevole di 1000 euro di prima offerta. Ne servono almeno 3000, invece, per il ducatone reggenziale di Mantova del 1637-1647 al LOTTO 949, sigillato in slab PCGS.
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Fra le numerose monete meridionali e napoletane in catalogo ecco invece il LOTTO 982, un suggestivo ducato di Carlo V imperatore (1516-1556) con ritratto “alla moda romana” del sovrano e raffinato stemma araldico alla base di 2000 euro; a seguire, è in notevole conservazione il raro grosso per Reggio Emilia al LOTTO 1026, risalente al 1233-1243 e proposto nell’asta Artemide LXIII a 500 euro di base.
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Tra le monete dei papi, al LOTTO 1032 ecco un bel giulio di Leone X (1513-1521) con base di 1000 euro e, di seguito, per Alessandro VII (11655-1657) il celebre giulio sul cui rovescio campeggia un tavolo pieno di sonanti monete. Base fissata a 250 euro.
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Un altro esemplare di moneta piccola medievale va segnalato, il picciolo di Santa Fiora per Aldobrandino XI degli Aldobrandeschi, conte palatino (1236-1280 circa): rarissimo, al LOTTO 1073 è alla base di 1500 euro. Tra le monete veneziane in catalogo, infine, ecco un’osella in oro del 1710 al LOTTO 1102: magnifica moneta donativo proposta a 4000 euro.
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E per concludere…
Ai lettori il piacevole compito di visionare le monete del Regno d’Italia, le medaglie e le decorazioni in catalogo: segnaliamo, tra i pezzi forti di questa parte dell’asta Artemide LXIII del 3-4 maggio 2025, alcune medaglie mussoliniane in oro rare se non uniche e alcuni interessanti coni celebrativi pontifici.