I nuovi 25 euro in argento rettangolari e policromi emessi dalla zecca d’Oltretevere riscoprono una suggestiva Natività risalente al XV secolo
a cura della redazione | Giovanni di Paolo di Grazia, artista senese nato nel 1398 e morto nel 1482 iniziò come apprendista nella bottega di Taddeo di Bartolo ma, nel corso della sua lunga vita, oltre che prolifico pittore sarebbe diventato un prolifico anche un raffinato illustratore di manoscritti, tra cui i testi di Dante.
Un maestro della pittura senese dimenticato e riscoperto
Anche se scarsamente considerato, per lo meno nei secoli che seguirono la sua morte, Giovanni di Paolo è stato rivalutato dalla critica nel Novecento, tanto da essere considerato oggi uno dei più importanti pittori del XV secolo della scuola senese.
Dopo i primi anni, in cui Giovanni di Paolo si ispirò molto a precedenti maestri attivi nella sua città, l’artista maturò uno stile proprio, caratterizzato da colori freddi e duri e forme allungate riecheggiando il gotico internazionale e le opere di Gentile da Fabriano.
Molti suoi dipinti evocano un’atmosfera di sogno e, tra le sue opere più belle, spicca una Natività che è stata scelta come soggetto di una nuova moneta colorata in argento da 25 euro proof, emessa dalla Zecca Vaticana, che celebra il Santo Natale.
Una Natività “incorniciata” in moneta da Patrizio Daniele
La tavola, dipinta a tempera, è esposta nella Pinacoteca Vaticana. “Sul dritto della moneta – si legge in una nota diramata in occasione dell’emissione, il 19 dicembre – il nostro artista Patrizio Daniele ha riprodotto lo stemma di papa Francesco contornato dai santi Pietro e Paolo, patroni di Roma e della Città del Vaticano.
Sul rovescio il nostro sguardo viene subito catturato dalla luce che si irradia da sotto il giaciglio del Sacro Bambino; la Madonna è in piedi davanti a lui; san Giuseppe è sulla destra della scena, mentre dorme adagiato ad un albero. Due donne, alle spalle di Maria (una che guarda verso la Sacra Famiglia e l’altra di spalle) completano la scena in primo piano.
In secondo piano si vedono il bue che scalda Gesù e l’asinello mentre mangia il fieno. Sullo sfondo un Angelo illumina il cielo per indicare la via a due pastori e a un cane. La colomba incisa sulla cornice d’argento è simbolo dello Spirito Santo”.
Una Natività classica, dunque, che Patrizio Daniele è stato chiamato a “incorniciare” nel più degno dei modi ottenendo, va detto, un egregio risultato. Sul rettangolo d’argento 925 di 40×30 millimetri, pesante 35 grammi e a finitura proof, l’artista ha infatti saputo circondare la policromia del maestro senese con il valore, una colomba di pace e delle iscrizioni – prima fra tutte IN NATIVITATE DOMINI che evoca tutta la solennità del Natale – esaltando al meglio non solo il soggetto pittorico, ma arricchendo anche l’araldica di papa Francesco con due bellissime mezze figure dei santi patroni di Roma.
Sono 1500 gli esemplari di questa 25 euro dedicata alla Natività che IPZS ha prodotto per conto della Zecca Vaticana e che, realizzati su coni incisi da Antonio Vecchio, vengono proposti alla fonte, nel sito della Commercializzazione filatelica e numismatica vaticana, al prezzo di 139,00 euro ciascuno.