La serie di novità numismatiche di primavera del Vaticano che ha debuttato il 25 aprile, oltre alle quattro serie divisionali (leggi qui il nostro articolo) comprende anche una nuova coniazione da 20 euro in rame fior di conio della serie Arte e fede dedicata al Gallo di san Pietro.
Il Gallo di san Pietro conservato nel tesoro della Basilica vaticana è il soggetto dei 20 euro Arte e fede 2024 modellati da Daniela Fusco
La moneta, uscita dalla mano della brava Daniela Fusco, è dedicata quest’anno ad antica statua in bronzo conservata nel tesoro della Basilica vaticana. Il gallo, da sempre associato alla figura di Pietro, evoca le profetiche parole di Gesù rivolte all’apostolo: “Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte”. L’episodio, presente nei quattro Vangeli, si riferisce all’arresto di Gesù, quando Pietro si lascia prendere dalla paura e lo rinnega fingendo di non conoscerlo, per poi pentirsene e piangere amaramente (Lc 22,54-62). Gesù tuttavia sa che quell’umile pescatore sarà la roccia su cui edificherà la sua Chiesa (Mt16:18).
Così, a completare il rovescio di questa suggestiva 20 euro Arte e fede, l’artista Daniela Fusco rappresenta Pietro con le chiavi in mano, simboli dell’autorità spirituale e del ruolo di custode delle porte del Paradiso: “Io ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato ne’ cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne’ cieli” (Mt16:19).
Il principe degli apostoli e l’animale che, col suo canto, fece avverare la profezia di Gesù sul fatto che Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte
Ieratico nello sguardo, fluido e incisivo nei rilievi, il principe degli apostoli si compone così con il Gallo di san Pietro, opera d’arte non certo nota come gli affreschi della Sistina o La Pietà di Michelangelo, ma che testimonia la grande ricchezza e varietà del patrimonio culturale del Vaticano.
Il Gallo vaticano del tesoro della Basilica di san Pietro, secondo la tradizione era posto sull’antica torre campanaria dell’edificio di culto e risalirebbe alla fine dell’VIII o all’inizio del IX secolo. Realizzato in bronzo dorato, di bellissimo stile e proporzioni, viene considerato come uno tra i primi e più antichi anemoscopi, ossia segnavento. Secondo molti studiosi, il Gallo di san Pietro diede inizio alla tradizione, che coinvolse migliaia di edifici ecclesiastici e monasteri in tutta Europa, che prescriveva di collocare proprio un gallo sulla cima dei campanili.
Il dritto dei 20 euro Arte e fede: dietro gli elementi dello stemma papale spicca un sole raggiante che completa ed equilibra la composizione
La Fusco, per il dritto dei 20 euro Arte e fede dedicati al Gallo di san Pietro, ha invece rimodellato l’araldica di papa Bergoglio componendo mitria, chiavi e stemma pontificio con un grande sole raggiante, collocato al centro del dritto e che si armonizza bene con le iscrizioni lungo il bordo. Ci piace che artiste come Daniela Fusco non facciano ricorso a font predefiniti per le legende, ma piuttosto seguano la tradizione di disegnare e poi di modellare alfabeti ogni volta diversi, e ogni volta dotati di una speciale “personalità”.
La Zecca dello Stato Vaticano rende disponibili, di questa moneta, 15.000 esemplari fior di conio (mm 32, g 15, bordo godronato continuo spesso) che sono stati coniati da IPZS su materiali creatori incisi da Claudia Momoni. La moneta costa alla fonte 20 euro se acquistata senza astuccio, 25 euro con astuccio. Quest’ultimo è anche acquistabile singolarmente a 5 euro nellìe-shop della Zecca dello Stato Vaticano.
La coincard 2024 con moneta da 50 centesimi del Vaticano: un prodotto numismatico souvenir che ha fatto avvicinare al collezionismo di monete tanti pellegrini
Sempre il 25 aprile, da Oltretevere è arrivata anche la coincard 2024 n. 15, con la moneta da 50 eurocent di papa Francesco; il blister raffigura il santo padre benedicente ed è disponibile al prezzo di 4 euro in 35.000 esemplari.