Da Israele, grazie a sofisticate indagini isotopiche, i rinvenimenti di frammenti d’argento svelano l’uso di una proto valuta e antiche rotte commerciali
a cura della redazione | Un team di archeologi israeliani ha scoperto importanti prove dell’uso dell’argento come valuta nel Levante fin da oltre 3600 anni fa, ovvero 500 anni prima delle stime precedenti. Scoperti negli scavi intorno a Israele e nella Striscia di Gaza, i frammenti d’argento usati come proto valuta risalgono all’età del bronzo medio e provengono dall’antica Anatolia o dall’area dell’antica Grecia.
Prove di commerci a lungo raggio fra Anatolia e Terrasanta
“Abbiamo di fronte la prima prova che esisteva un commercio continuo e a lungo raggio di metalli tra il Levante e l’Anatolia” ha affermato Tzilla Eshel, uno degli archeologi israeliani. “Sappiamo per certo che nell’età del ferro esisteva questo tipo di commercio, ma le nostre scoperte spostano l’inizio di questo tipo di commercio di metalli a cinque secoli prima”.
La scoperta, pubblicata nel Journal of Archaeological Science, mostra che le antiche città della regione avevano una relazione commerciale a lunga distanza e un’economia locale molto più sviluppata di quanto si credesse in precedenza.
I tesori d’argento sono stati trovati a Megiddo, Ghezer e Shiloh in Israele, così come a Tel el-‘Ajjul nella Striscia di Gaza. Le loro origini sono state scoperte attraverso l’analisi degli isotopi. L’attuale studio ha anche esaminato campioni precedentemente scoperti dalla Israel Antiquities Authority, dal Rockefeller Museum e dal New Orleans Baptist Theological Seminary.
Argento a peso (hacksilber) per una società già evoluta
“L’uso dell’argento [come valuta] indica una società che utilizzava le bilance e la scrittura per annotare le transazioni”, ha anche spiegato la Eshel. “Significa anche che l’argento fluiva costantemente nell’area, quindi il volume degli scambi doveva essere consistente”.
Ovviamente, questi pezzi d’argento fungevano da valuta in ragione del loro il peso in metallo prezioso. “Prima che esistessero le monete, essi erano una specie di proto valuta.
In effetti, prima di ideare la moneta, vari popoli hanno usato il metallo prezioso, rotto in pezzi e pesato su una bilancia”, ha dichiarato il capo del dipartimento numismatico dell’Autorità israeliana per le antichità Donald Ariel.
Simili tesori sono detti hacksilber, un termine tedesco che significa argento tagliato a pesi specifici. Il fatto che siano stati trovati vari gruppi di hacksilber in tutta la Terrasanta – a volte all’interno di ceramiche o avvolti in tessuto – indica il fatto che erano ampiamente utilizzati.
Test isotopici per scoprire la provenienza del metallo prezioso
I ricercatori hanno determinato da dove provenissero i pezzi d’argento utilizzando test isotopici che esaminano la composizione chimica del piombo nell’argento dimostrando che esso venne estratto in Anatolia, l’odierna Turchia. Nei reperti scavati, l’argento era accompagnato anche da altri oggetti provenienti dalla stessa regione, come la testa di un’ascia e un ciondolo, confermando la probabile origine.
“Finora, gli archeologi tracciavano le antiche rotte commerciali usando la ceramica, ma non tutte le rotte hanno lasciato reperti di questo tipo” ha detto la dottoressa Eshel. “Questa è la prima volta che lo facciamo con l’argento relativamente all’età del bronzo”.
Poiché l’argento era prezioso, veniva utilizzato solo per grandi acquisti, come appezzamenti di terreno. L’argento tagliato è spesso trascurato dagli archeologi perché è abbastanza brutto: tuttavia, come dimostra questa indagine, quei frammenti (spesso parti di gioielli o di altri manufatti) possono rivelare molto sul mondo antico.