A mezzo secolo dalla scomparsa del generale che ha segnato il XX secolo, una serie di argenti di Francia lo ricorda in moneta
di Mathias Paoletti | Universalmente noto come “il generale”, Charles De Gaulle nacque a Lille il 22 novembre 18 novembre 1890 in una famiglia cattolica e fortemente patriottica. Dopo l’Ecole spéciale militaire di Saint Saint-Cyr partecipa alla Grande guerra dove viene ferito e fatto prigioniero nel 1916.
Figura iconica della Francia libera durante la Seconda guerra mondiale, è nominato colonnello nel 1936, poi generale quattro anni dopo e ricopre la carica di segretario del Sottosegretario di Stato alla Difesa Nazionale nazionale e alla Guerra.
Quando apprende, il 16 giugno 1940, che il maresciallo maresciallo Pétain desidera chiedere l’armistizio ai nazisti, da Londra lancia un appello alla resistenza – è il 18 giugno – attraverso le frequenze della BBC: un appello che entrerà nella storia della Francia.
Dopo la fine del conflitto, Charles De Gaulle diviene presidente del Consiglio durante la guerra di guerra di Algeria e istituisce la V Repubblica di cui viene eletto presidente. Rieletto per un secondo mandato nel 1965, a seguito di un referendum si ritira infine a vita privata e muore il 9 novembre del 1970.
Ricorrono quest’anno, dunque, i cinquant’anni dalla scomparsa dell’uomo forte di Francia, amato e odiato a seconda dei punti di vista, ma sicuramente da ricordare come personaggio storico fondamentale del ‘900 europeo.
Per questo la Monnaie de Paris gli dedica – la prima emissione è avvenuta il 2 gennaio – alcune monete celebrative in argento sul cui dritto si stagliano due profili del generale, uno giovanile con berretto militare e uno maturo, all’epoca della presidenza, composti con la croce di Vandea della Francia libera e con il monogramma RF. Completa il tutto il nome del personaggio con le date di nascita e morte e il millesimo 2020.
Il rovescio di questi nuovi argenti di Francia, ormai standard per questo tipo di coniazioni in argento e per le corrispondenti monete d’oro, reca il valore e il nome della Repubblica Francese entro due rami d’alloro e di quercia e una composizione di esagoni.
I 100 euro sono in argento 900 millesimi, pesano 50 grammi per 47 millimetri; i 10 euro, emessi in due differenti blister dedicati il primo al De Gaulle presidente e il secondo al periodo bellico come leader del governo francese in esilio, sono invece in argento 333 millesimi (31 millimetri per 17 grammi di peso).
Della moneta da 100 euro per De Gaulle sono disponibili ben 10 mila pezzi, mentre i 10 euro sono stati coniati in la bellezza di 90.600 esemplari, segno evidente di quanto – ancora oggi – il generale De Gaulle sia noto e ricordato Oltralpe.
Restando solo nell’ambito numismatico, basti ricordare come lo statista e militare francese ha anche ricevuto un omaggio da 2 euro nel 2010, 70° dell’appello del 18 giugno 1940. Una moneta che, pur comune, è stata conservata come un ricordo storico da moltissime persone, anche non collezionisti.