a cura della redazione | Il 21 novembre l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Como Simona Rossotti, presenta alla Commissione Cultura di Palazzo Cernezzi il piano di indirizzo per la gestione degli eventi e delle esposizioni dal prossimo anno. Pare si profili per Villa Olmo, prestigioso centro culturale, in attesa del piano gestionale relativo al monumento, una mostra sulla numismatica e le monete antiche. Non è dato sapere se vi saranno esposti i tesori numismatici scoperti nell’ex Cineteatro Cressoni di via Diaz, ma l’ipotesi è suggestiva.
Sono infatti risultate, alla fine, ben mille e sono tornate a brillare le monete d’oro ritrovate durante lavori di scavo nel centro storico di Como, nel settembre scorso. Il microscavo all’interno del recipiente in pietra ollare che conteneva il ripostiglio è stato effettuato nei laboratori della Soprintendenza per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. “Il prelievo delle monete – rende noto la Soprintendenza – è stato effettuato con criterio stratigrafico in modo da consentire la ricostruzione delle pile presenti all’interno del contenitore. Contestualmente le monete sono state sottoposte a un primo intervento di pulitura con semplice acqua demineralizzata. Il microscavo del tesoro ha richiesto diversi giorni di attento e meticoloso lavoro”. Il ripostiglio è risultato composto esattamente da mille solidi (monete d’oro del peso teorico di circa 4,5 grammi). Confermata la datazione delle ultime emissioni al 472-474 d.C.
E, a quanto pare, le monete d’oro sono destinate a rimanere a Como. Lo ha detto – intervistato tempo fa da un’emittente locale – il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli. “E’ come per i Bronzi di Riace che sono esposti a Reggio Calabria – ha spiegato Bonisoli – E’ giusto che le monete rimangano nella città dove sono state ritrovate, sempre che il sindaco sia d’accordo”. Risposta affermativa, ovviamente, dal primo cittadino di Como Mario Landriscina. Per visualizzare un interessante filmato Ansa sul tesoro di via Diaz, il suo microscavo ed il contesto archeologico di rinvenimento clicca qui.