Il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza si evolve: creato un applicativo per la fruizione interattiva della collezione numismatica

 

di Mathias Paoletti | Il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza dota di un nuovo strumento tecnologico che consentirà una migliore fruizione della sua straordinaria collezione numismatica. Infatti, il monetiere della collezione cosentina – costituito da 300 monete in argento e bronzo, greche, brettie, romane, bizantine e alcune moderne – formatosi dall’inizio del secolo scorso attraverso donazioni di collezioni e acquisizioni di monete da scavi effettuati nel territorio, è stato oggetto di sperimentazione da parte di Naos Consulting, azienda d’informatica e di sviluppo di tecnologie legate ai ceni culturali, capofila del progetto VISA.

L’obiettivo del progetto è quello di realizzare un nuovo modello di spazio museale, denominato Museo 3.0, raccogliendo la sfida lanciata dal MiBACT di aumentare le performance dei musei mediante l’uso del digitale, potenziando l’aspetto tecnologico della comunicazione per la fruizione e la valorizzazione delle opere d’arte.

Un modello di museo connesso, reale, moderno, orientato ad un’ampia accessibilità culturale attraverso le moderne tecnologie ICT. Il progetto Visualizing Innovative and Social Artworks è realizzato in collaborazione con il Dipartimento Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e con Demoskopika (azienda specializzata nell’attività di analisi ed elaborazioni dati).

Il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza rappresenta già da anni, si veda il sito, un'eccellenza nel Meridione e non solo per la sperimentazione delle moderne tecnologie legate alla fruizione delle opere d'arte e dei reperti
Il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza rappresenta già da anni, si veda il sito, un’eccellenza nel Meridione e non solo per la sperimentazione delle moderne tecnologie legate alla fruizione delle opere d’arte e dei reperti

Il progetto si avvale anche di consulenze speciali di altri centri di ricerca e gestione, come il Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università degli Studi di Salerno, il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, delle infrastrutture e dell’energia sostenibile dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Distretto ad Alta tecnologia per i beni culturali di Napoli DATABENC e il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Federico II di Napoli.

Attraverso un rilievo delle monete durato alcuni mesi, con un approccio analogico e digitale che ha visto l’utilizzo di tecniche sofisticate e un lavoro di precisione effettuato su ciascuna moneta per coglierne tutti i dettagli, evidenziarne i bassorilievi e gli altorilievi presenti e gli spessori, è stato creato un applicativo tecnologico che riproduce digitalmente il monetiere del Museo cosentino.

In questo modo, gli utenti possono vedere le singole monete rilevate in 3D con maggiore dettaglio, ruotarle a 360° e scoprire i particolari tramite zoom, tutte azioni che fisicamente non si possono effettuare per motivi di conservazione.

Come ammirare in 3D, letteralmente nel palmo della mano, tutti i dettagli di un'antica moneta romana: così Roma e i Dioscuri, da un denario repubblicano, prendono letteralmente vita e incantano i visitatori
Come ammirare in 3D, letteralmente nel palmo della mano, tutti i dettagli di un’antica moneta romana: così Roma e i Dioscuri, da un denario repubblicano, prendono letteralmente vita e incantano i visitatori

L’applicativo propone una fruizione di tipo clicca-e-fruisci: dalla home si accede, tramite un avatar, all’interno di una stanza virtuale dove sono posizionati gli espositori dedicati alle monete suddivisi per cronologia e tipologia.

Cliccando su ciascuna moneta si possono ammirare i minimi dettagli, leggere le didascalie associate e, per un gruppo, “incontrare” i personaggi rappresentati su ciascuna faccia, ricostruiti in 3D. Sono stati definiti oltre 10 esempi di monete, per le quali si è proceduto alla modellazione tridimensionale del repertorio di personaggi rappresentati su ciascuna faccia: divinità e sovrani, eroi a cavallo, scene sacre, animali fantastici e mitologici che prendono magicamente vita trovando nuova linfa vitale proprio nella “copia digitale”.

Scene che rappresentano la base di partenza per il cosiddetto “racconto visuale” dei reperti, proprio di una fruizione più dinamica, interattiva e multi-sensoriale dell’intero monetiere. Infine, una particolare sezione dell’applicazion è stata dedicata allo story telling digitale di una moneta specifica, nella fattispecie un denario romano d’argento raffigurante sul fronte l’effigie di Roma e sul retro i Dioscuri a cavallo.

L'app sviluppata per il Museo dei Brettii e degli Enotri consente anche ai giovanissimi di scoprire tutti i dettagli, e di approfondire storia e significati, delle circa trecento monete conservate ed esposte nel percorso
L’app sviluppata per il Museo dei Brettii e degli Enotri consente anche ai giovanissimi di scoprire tutti i dettagli, e di approfondire storia e significati, delle circa trecento monete conservate ed esposte nel percorso

La moneta, volteggiando in aria, offre allo spettatore il pretesto per poter apprezzare meglio le scene rappresentate su ciascun lato. Il racconto digitale, che si dispiega proprio all’interno della sala del monetiere, è sviluppato grazie alla voce narrante di Roma, che si “umanizza” attraverso le moderne tecniche del motion tracking. Si tratta di uno strumento proprio di una fruizione di intrattenimento-educativo (o di didattica ludica), per consentire ad un pubblico vasto la fruizione più dinamica e interattiva dei reperti esposti.

Peccato solo che le misure restrittive legate all’emergenza coronavirus non permetteranno, almeno per un po’, di sperimentare né il piacere della visita a questo bellissimo museo italiano né l’utilizzo dell’innovativa app, un vero e proprio prototipo da estendere ad altre strutture e ad altre collezioni pubbliche.