Circa 500 esemplari sotto il pavimento di un edificio di culto in Slovacchia | Un prete orbo, una rivolta e un saccheggio all’origine del tesoro di monete
a cura della redazione | Una squadra di archeologi ha scoperto in Slovacchia circa cinquecento monete d’argento risalenti al XVIII secolo nascoste sotto un pavimento di una chiesa di rinascimentale, posta sotto la chiesa del XIX secolo che stavano restaurando.
L’edificio che ha custodito il tesoro di monete è la chiesa di Santa Martina a Obišovce, vicino alla città di Košice. Gli esperti hanno fatto la scoperta a febbraio. Le monete erano nascoste in una caraffa di ceramica che era stata nascosta sotto una piccola lastra di pietra nel pavimento originale della chiesa. Anche la brocca era sigillata con una pietra.
La maggior parte delle monete furono coniate da compagnie minerarie locali e la prima fu battuta nel 1702, quando la Slovacchia era governata dall’Ungheria come parte dell’Impero asburgico. Le monete d’argento sono state trovate avvolte in un telo di lino e probabilmente sono frutto di offerte e donazioni da parte di pellegrini.
L’archeologo Peter Šimčík – interpellato dalla stampa locale – non si sbilancia sul valore economico del tesoro, ma ha affermato che il suo valore storico è “immenso”. Le “monete delle miniere” erano una valuta ad uso locale di basso valore usata per la compravendita di beni di base, ma Šimčík ha spiegato che i minatori le usavano anche come oboli o per beneficenza. “Quando li hanno lasciati cadere nella borsa, hanno tintinnato come normali monete, e nessuno ha potuto dire cosa ci hanno messo”.
Il gruppo di archeologi che indaga sul ritrovamento ha deciso di chiamare il gruzzolo “Tesoro mono-oculare” dato che “un prete orbo” potrebbe essere stato colui che nascose le monete. Fonti storiche dell’epoca riportano infatti che un sacerdote, polacco e cieco da un occhio, arrivò alla chiesa intorno al 1687.
Si ritiene che questo sacerdote abbia nascosto il tesoro per tenerlo al sicuro durante le rivolte contro gli Asburgo di quel periodo. I documenti indicano che la chiesa fu effettivamente subì un saccheggio e venne abbandonata nel 1705, ma evidentemente il ripostiglio monetale passò inosservato.