In programma tra marzo e aprile le bimetalliche del calendario 2020 | Due soggetti “classici” per i 2500 anni dalle Termopili e l’annessione della Tracia di un secolo fa
a cura della redazione | Dovevano essere emesse in questo periodo – più esattamente una il 19 marzo e l’altra l’8 aprile – le monete bimetalliche di Grecia da 2 euro previste per il 2020. Ma, ormai lo abbiamo visto, il coronavirus impone lo stop anche alla numismatica. O, per lo meno, impone di differire le emissioni a quando l’emergenza sarà cessata.
Così la Banca di Grecia, “per ridurre l’affollamento nell’area commerciale della Filiale centrale di Atene, al fine di proteggere il pubblico e il suo personale” ha rimandato a data da destinarsi l’emissione della moneta dedicata ai 2500 anni dalla battaglia delle Termopili e di quella per il centenario dell’annessione della Tracia.
Due coniazioni molto belle, di gusto classico, che contengono entrambe evidenti richiami a quella che è stata l’epoca d’oro della Penisola ellenica e della sua cultura. Due monete molto attese, ma – come ben sappiamo – il coronavirus impone lo stop anche a cose molto più importanti, figuriamoci l’emissione di pezzi da collezione.
Quei trecento opliti di Leonida entrati nel mito
Il poeta Simonide, componendo l’elogio funebre ai caduti nello scontro del 480 a.C. usa queste parole: “Dei caduti alle Termopili / gloriosa è la sorte, bello il destino, / un altare la tomba: non lamenti, ricordo; il compianto è lode. / Questo sepolcro non la ruggine, non il tempo che tutto doma intaccherà. / Questo sacro recinto di eroi la gloria della Grecia / ha scelto come abitatrice; ne dà / testimonianza Leonida, / re di Sparta, che di valore ha lasciato un grande / ornamento e fama imperitura”.
In effetti, anche se a vincere – secondo gli storici – furono i Persiani guidati da Serse, lo scontro resta una pagina gloriosa per la Lega panellenica; Leonida, coi suoi settemila armati, difese infatti lo strategico passo e l’ultima resistenza, con trecento opliti, divenne leggendaria.
Così, la Repubblica Ellenica ha scelto di apporre sulla moneta da 2 euro inizialmente prevista in emissione per il 19 marzo un elmo corinzio crestato inscritto nel profilo di uno scudo circolare con decorazione e, attorno, le iscrizioni celebrative dell’evento. Nel campo, la palmetta simbolo della zecca di Atene e l’anno di coniazione 2020.
Un mitologico animale della tradizione numismatica
E’ invece un omaggio numismatico quello che, dedicato alla Tracia, troviamo sulla celebrativa che sarebbe dovuta uscire l’8 aprile, si tratta infatti di una moneta al tipo del grifone, tipica della regione per tutto il IV secolo a.C. e oltre. Tetradracme, stateri e altri nominali riportano infatti al dritto il mitologico animale metà aquila e metà leone.
Un’idea non nuova per la Grecia, quella di effigiare antichi tipi monetali su coniazioni del presente – si pensi solo all’euro di Atene con la civetta ateniese – ma che, anche in questo caso, rende affascinante il soggetto coniugando la numismatica di ieri e quella di oggi.
Per entrambe le celebrative, Atene ha previsto un contingente di 750 mila pezzi, tra i quali 5 mila da confezionare in blister Bu e appena 2 mila in astucci a finitura proof. Vedremo quando – speriamo al più presto – il fiero grifone e gli erioci opliti di Leonida potranno trovare spazio nelle nostre collezioni…