Fu ideata dall’eclettico genio di Benjamin Franklin la prima moneta a stelle e strisce approvata nel 1787
a cura della redazione | “Il tempo fugge”: questo il messaggio impresso sulla prima moneta ufficiale degli Stati Uniti d’America: il Fugio cent, uno dei simboli storici dell’unità nazionale. Sul rovescio, si legge un altro motto che voleva essere anche un monito: WE ARE ONE (“Noi siamo uno”).
La moneta come segno di identità della nuova Nazione americana
Alla fine del XVIII secolo, ottenuta l’indipendenza dall’Inghilterra, i politici statunitensi si accorsero che il legame fra le tredici ex colonie americane era ancora troppo debole.
Ciascuna era gelosa della propria libertà e indipendenza e desiderava poter battere moneta. Ogni ex colonia, inoltre, aveva stabilito un proprio tasso di cambio per le valute allora in circolazione, la più importante delle quali era l’America’s first silver dollar, un’unità monetaria che aveva il pregio di essere accettata ovunque già da alcuni anni.
I padri fondatori sapevano bene che il sistema allora vigente e la mancanza di una moneta nazionale erano gravi ostacoli al commercio sia interno sia con il resto del mondo ed erano consapevoli dell’urgente bisogno di una riforma.
Due delle questioni più importanti che dovettero affrontare negli anni tra il 1782 e il 1787 riguardavano chi dovesse avere il diritto di emettere moneta e quale forma questa dovesse avere.
Anno 1787: il Congresso approva la prima moneta USA
Il Congresso degli Stati Uniti d’America approvò il progetto della prima moneta ufficiale della neonata nazione il 21 aprile 1787 e il compito di disegnarla fu affidato niente meno che a Benjamin Franklin.
Sul dritto, la moneta riporta la parola latina FUGIO (“Fuggo”) e, accanto, un sole ed una meridiana a indicare la fuggevolezza del tempo. In basso, Franklin pose il motto su due righe MIND YOUR BUSINESS. L’immagine e le parole danno vita a un vero e proprio rebus la cui soluzione dovrebbe essere più o meno questa: “Il tempo fugge, quindi ricordati dei tuoi affari”.
Alcuni storici ritengono infatti che la parola “business” sia da intendersi in maniera letterale, visto che Franklin, oltre che statista e scienziato di fama, era anche un uomo d’affari pragmatico e di successo.
Sul rovescio è simbolicamente raffigurata l’unità politica della nuova Nazione: tredici anelli in cerchio che formano una catena simboleggiano le Colonie originarie che diedero vita agli Stati Uniti d’America. Al centro si legge il motto WE ARE ONE che, dopo il 1789, fu sostituito nelle monete d’oro e d’argento da quello in latino, tuttora usato, E PLURIBUS UNUM.
Il tortuoso percorso per arrivare alla prima coniazione
Ma la strada per arrivare al Fugio cent fu tortuosa e piena di difficoltà. Nel 1782, infatti, il Congresso aveva già affidato a Robert Morris il compito di formalizzare il nuovo sistema monetario. Ma l’idea proposta da Morris parve eccessivamente complicata a Thomas Jefferson, che preferiva un sistema decimale basato sul già familiare America’s first silver dollar.
Il dibattito tra i sostenitori di Morris e di Jefferson andò avanti a lungo e non permise di realizzare l’ormai impellente riforma.
Durante questo periodo, ogni Stato continuò a prendere proprie decisioni di politica monetaria indipendentemente dal potere centrale e alcuni inaugurarono proprie zecche iniziando a battere moneta.
Le due fazioni continuarono a discutere per quattro anni, finché nel 1786 si impose l’idea di Jefferson. Una volta adottato il sistema monetario decimale, però, i problemi non si potevano dire ancora risolti. C’era infatti bisogno di una zecca nazionale cui affidare, in esclusiva, la coniazione delle nuove monete degli USA.
La circolazione negli USA subito dopo l’indipendenza
A quel tempo, nei diversi Stati americani circolavano piccole monete di rame, dei penny simili tra loro per diametro, peso e dimensioni.
Sebbene la questione di una zecca nazionale rimanesse irrisolta, nel 1787 il Congresso acquistò 300 tonnellate di rame e stipulò un accordo con una zecca privata (quella di Abel Buel di New Heaven, nel Connecticut) per produrre le primi monete ufficiali degli Stati Uniti: i fugio cent.
Simili ai vecchi penny di rame già usati da tempo, i primissimi centesimi a stelle e strisce videro la luce inizialmente a New York, ma poi furono coniati anche nel Connecticut, nel Vermont e in altri Stati. E quando, nel 1789, il generale George Washington divenne il primo presidente Usa, la moneta di Franklin era già in circolazione.
La prima moneta a stelle e strisce sul mercato numismatico
Il valore di un Fugio cent in discrete condizioni di conservazione si attesta su alcune centinaia di dollari, ma la quotazione può diventare molto più elevata se si tratta di una variante rara o di un Fugio cent in condizioni eccellenti.
Esistono almeno 55 diverse varietà di Fugio cent, dovute ai 24 differenti coni utilizzati per il dritto e ai 33 utilizzati per il rovescio. Tutte queste varietà, in ogni modo, sono riconducibili a tre gruppi principali in base al disegno dei raggi emanati dal sole sul dritto della moneta.
Un primo gruppo presenta i raggi sottili e aguzzi ed è attribuito ai coni di Abel Buell della Jarvis and Company; si tratta degli esemplari migliori per qualità.
Nel secondo, i raggi, meno sottili che nelle monete del primo gruppo, terminano con una punta arrotondata o convessa.
La terza variante “di gruppo”, più rara, ha i raggi che terminano con una punta concava e dentellata.
La prima moneta a stelle e strisce con i raggi a punta convessa pesa circa 150,3 grani (g 9,74), mentre la variante con i raggi a punta concava circa 162 (g 10,50). La moneta ha un diametro di 28-29 millimetri.