Crippa Numismatica propone oltre mille tra monete e medaglie per tutti i gusti in un’asta davvero particolare e da non perdere
informazione pubblicitaria | Anche quest’anno torna, puntuale, l’asta Cronos di Crippa Numismatica che si terrà giovedì 7 novembre 2019 presso l’Hotel Michelangelo, Piazza Luigi di Savoia 6 – Milano (di fianco alla Stazione Centrale).
In catalogo 1.054 lotti tra i quali, oltre alle monete di zecche italiane, papali, di Casa Savoia e di zecche estere, spicca una ricca raccolta di medaglie, civili e militari, dalla fine dell’800 alla metà del ‘900.
Il giorno dell’asta l’esposizione lotti si terrà dalle 8.30 alle 9.30; queste, invece, le sessioni di asta: dalle 9.30 alle 13.00 (lotti da 1 a 482); dalle 14.30 (da 483 a 1054). Il materiale è esaminabile anche nella nostra sede dal 5 ottobre al 5 novembre su appuntamento.
L’asta Cronos 11 è anche live registrandosi sul sito Biddr.com e accessibile cliccando qui. Si possono effettuare inoltre offerte telefoniche prenotandosi entro il giorno 6 novembre chiamando lo 02.878680.
Per tutti gli interessati, infine, sia il catalogo che la modulistica di offerta e le informative sono scaricabili dal sito di Crippa Numismatica a questo indirizzo. Ma iniziamo ora a scoprire i tesori e le curiosità di questo incanto.
Monete di zecche italiane
Nell’affascinante panorama delle monete coniate nella nostra Penisola segnaliamo in prima battuta, per Ferrara a nome di Ercole d’Este (1471-1505) un ducato molto raro, con ritratto di grande realismo, proposto in Spl al n. 5 (base 4.500 euro).
Ricordandovi di prestare attenzione alla sezione delle monete genovesi, ricca di esemplari in oro e argento fra cui anche un rarissimo testone “della benedizione”del 1554 (n. 35, meglio di Bb, base 2.700 euro), passando a Milano sono da apprezzare i denari scodellati dal n. 73 al n. 83 mentre, per il periodo successivo, al n. 87 è proposto un mezzo ambrogino visconteo di metà ‘300 con base di 1.000 euro in Spl.
Da apprezzare anche il semprevivo da 10 soldi di Francesco II Sforza (1522-1535) con al D/ tre monticelli con piante di semprevivo, in basso nastro con il motto MIT ZAIT e al R/ stemma inquartato con l’aquila e la biscia e sormontato da corona da cui escono rami di palma e di ulivo (n. 113, Bb/qSpl, base 450 euro).
Da Milano a Napoli, come non spendere qualche parola per saluti, gigliati e coronati, monete sempre di gran fascino proposte ai lotti dal n. 194 al n. 204, oppure per l’estremamente raro scudo d’oro di Filippo IV (1621-1665) al n. 210, qSpl e con base di 1.500 euro?
Tra le altre zecche, in ordine alfabetico, vi presentiamo quindi la madonnina “dell’incendio” di Ronciglione del 1799 (n. 252, molto rara, Mb/Bb, base 250 euro) seguita, per Venezia, da zecchini, ducati d’argento, scudi della croce, grossi e altre celebri tipologie della Serenissima.
Monete dei papi e degli Stati pontifici
Sotto le insegne di san Pietro si snoda una sezione dell’asta Cronos 11 che va dal n. 276 al n. 401 coprendo secoli di coniazioni pontificie tra le quali vi presentiamo, ad esempio, il ducato – molto raro – di Callisto III (1455-1458) proposto al n. 276 in qSpl da 1.500 euro.
Dall’oro ai massimi moduli d’argento, le splendide piastre coniate da fine ‘500 alla prima metà del ‘700, ci piace illustrare qui quella al n. 308, a nome di Clemente X (1670-1676) per l’Anno Santo 1675 con al R/ la complessa scena del corteo dei pellegrini attraverso la Porta Santa (qSpl, base 700 euro).
Di grande finezza anche lo scudo d’oro di Clemente XI (1700-1721) dell’anno XVIII con al D/ stemma sormontato da chiavi decussate e tiara e al R/ La Fede stante a con croce e calice (n. 325, qSpl, base 1.500 euro).
Dopo i pontefici del ‘700 e quelli dell’800 fino a Pio IX, molto ben rappresentato in asta, la serie delle papali riprende nel 1929 e, in questa vendita dal 7 novembre, vi invitiamo a visionare con attenzione le belle 100 lire oro proposte.
La numismatica di Casa Savoia
La millenaria dinastia destinata, nel 1861, ad ascendere al trono d’Italia ha prodotto nei secoli monete di grande interesse e bellezza.
In Cronos 11 sono 60 gli esemplari proposti, tra i quali spicca al n. 402, per Carlo II duca (1504-1553) , un bellissimo testone in argento con al D/ busto con berretto a e al R/ stemma sormontato da nodo d’amore, ai lati FE-RT (Bb/Spl, di modulo largo, base 2.000 euro).
Di tutto rispetto anche la selezione di esemplari da 100 lire oro di Carlo Alberto e, venendo al periodo post unitario, i massimi nominali del “re numismatico”, Vittorio Emanuele III, tra i quali vi segnaliamo al n. 438 l’Aratrice del 1912 da 100 lire che, in qSpl, parte da 3.500 euro.
Una raccolta di medaglie civili e militari
Invitandovi a visionare anche i lotti relativi alle monete estere (dal n. 462 al n. 482) passiamo alla parte più peculiare e ricca di questa vendita, ben 572 tra medaglie e distintivi civili e militari da metà ‘800 a metà ‘900.
Una raccolta eterogenea e affascinante, nella quale i collezionisti tematici possono trovare autentiche “chicche” che spaziano dalle coniazioni celebrative a tema aeronautico a quelle per gli Alpini, dalle aziendali automobilistiche (bella quella in oro per la Fiat al n. 506, 450 euro di base) alle “ciclistiche” (affascinante il n. 526, per la Fabbre & Gagliardi di Milano, metallo dorato con smalti, base 20 euro).
Altri lotti ci presentano distintivi artistici e inconsueti, medaglie ricordo della Grande guerra e di reparto, coniazioni pubblicitarie come quella per il Fernet Branca al n. 641 per “l’Expo” di Milano del 1906 (parte di un lotto di 4 pezzi con base di 60 euro).
Proseguiamo con medaglie davvero particolari, come quella a tema sciistico proposta al n. 723, traforata e in oro offerta a 170 euro di partenza; a seguire, con base 90 euro, segnaliamo la medaglia n. 756, per la 1a Legio universitaria “Principe di Piemonte”, solo una delle tante proposte relative al ventennio mussoliniano che, come noto, fu quanto mai fecondo di produzioni in metallo coniato.
Segnaliamo una selezione di croci al merito con smalti per balilla, giovani italiane, avanguardisti e altre associazioni giovanili fasciste dal n. 788 al n. 799; a seguire troviamo una rarità, la suggestiva medaglia di Adolfo Wildt del 1923 per il centenario della Cariplo offerta al n. 837 da 150 euro.
A testimonianza della stagione di gloria della medaglia tra XIX e XX secolo, vale ricordare come anche avvenimenti locali, particolarissimi, quasi “familiari” venissero ricordati con l’omaggio di una coniazione in metallo: valga, su tutte, la medaglietta con smalti per la gita a Stresa dei dipendenti del pastificio Bonezzi, del 1931, proposta al n. 867 a 50 euro di base.
Al n. 937 colpisce una medaglia militare, quella per il 45° Battaglione Coloniale Musulmano alla quale si affiancano numerose altre suggestive decorazioni di reparto o a ricordo di battaglie relative alle colonie d’Africa.
Seguono, e lasciamo a voi il piacere di scoprirle, altre medaglie – molte con inserti in smalto policromo – dedicate ad eventi e ricorrenze, enti e istituzioni pubbliche, club e associazioni: ce n’è davvero per tutti i gusti!