La Lettonia osa, ancora una volta e, nelle opere di Niklāvs Strunke, l’arte contemporanea incontra la numismatica

 

di Antonio Castellani | E’ stata emessa ufficialmente l’11 luglio scorso suscitando reazioni discordanti, anche se la maggior parte di quanti l’hanno già vista nel dettaglio concorda per la definizione di “capolavoro”.

5 euro d’argento per un genio dell’arte del ‘900

Autoritratto di Niklāvs Strunke
Autoritratto di Niklāvs Strunke

Si tratta dei 5 euro in argento che la Latvijas Banka ha dedicato a Niklāvs Strunke (1894-1966), pittore lettone, artista grafico e scenografo di grande notorietà in tutto il Nord Europa.

Una rappresentazione di un frammento del dipinto Pašportrets ar lelli (Autoritratto con una bambola, 1921) è rappresentato nel centro del dritto con due satinature di diverse intensità. L’iscrizione NIKLĀVS STRUNKE, disposta a semicerchio, è in basso a sinistra, con l’anno 2019 e la scritta LATVIJA posta a destra.

Altrettanto minimalista, quasi metafisico, il rovescio con il dipinto Cilvēks, kas ieiet istabā (Uomo che entra in una stanza, 1927) che è raffigurato con ben tre intensità diverse di satinatura. L’iscrizione 5 EURO, disposta a semicerchio, è collocata in basso a destra.

Coniata al peso di g 20,00 ha un diametro di mm 32,00 (anche se visto il taglio del bordo, parlare di “tondello” è improprio; il taglio è liscio mentre la finitura è proof con tre gradazioni diverse di granularità e satinatura.

Il dritto dell'originale nuova moneta lettone da 5 euro in argento
Il dritto dell’originale nuova moneta lettone da 5 euro in argento

A realizzare l’opera Paulis Liepa per il progetto grafico, Ivars Drulle per la modellazione in gesso e coniazione, infine, a cura della UAB Lietuvos monetų kalykla (la zecca della Lituania).

Appena quattromila gli esemplari di questa originale tripologia che coniuga al massimo livello di efficacia l’arte contemporanea e la numismatica.

Il video di presentazione della nuova moneta lettone d 5 euro

Chi era Niklāvs Strunke

Niklāvs Strunke (1894-1966), pittore lettone, artista grafico e scenografo, nacque a Gostynin in Polonia e si spense a Roma. Dopo aver terminato gli studi ginnasiali, Strunke continuò presso la Scuola della Società Imperiale per l’Incoraggiamento delle Arti a San Pietroburgo e lo Studio d’arte di Mikhail Bernstein, dove entrò in contatto con i modernisti russi.

Uno dei capolavori di Strunke che ha ispirato i designer della moneta
Uno dei capolavori di Strunke che ha ispirato i designer della moneta

Mentre perdeva suo padre e suo fratello nella Prima guerra mondiale, Strunke si arruolò volontario e nel suo reparto incontrò Jāzeps Grosvalds (1891-1920), uno dei pionieri del modernismo lettone.

A metà degli anni ’20, Niklāvs Strunke introdusse il cubismo nei suoi dipinti e nei suoi progetti grafici di libri e scenografie, presentando, in proporzioni variabili, tecniche costruttive di pittura geometrica e illusoria.

Questo fu il periodo dell’alta creatività e della sperimentazione in quanto gli elementi del cubismo furono sempre più influenzati dal costruttivismo, dal futurismo e dall’art Deco, dai dipinti italiani del XIII-XV secolo, dalle miniature orientali e naturalmente dal patrimonio etnografico lettone.

"Uomo che entra in una stanza", opera scelta per il rovescio della moneta commemorativa
“Uomo che entra in una stanza”, opera scelta per il rovescio della moneta commemorativa

Niklāvs Strunke perfezionò poi il suo stile in Germania e in Italia, dove a Roma tenne una personale nel 1924 (clicca qui per saperne di più).

Nel suo manifesto di Parigi del 1924 Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, annoverò Niklāvs Strunke tra gli avanguardisti europei.

Alla fine degli anni ’20, lo stile della firma dell’artista cambiò, quando si rivolse al conservatorismo.

Alla fine della Seconda guerra mondiale Niklāvs Strunkesi trasferì in Svezia e proseguì una febbrile attività come grafico librario, scenografo e allestitore di mostre fino alla morte che lo colse nel 1966 nel nostro paese. E oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, la sua arte contemporanea incontra la numismatica dell’Eurozona.