E’ durata da ieri sera al cuore della notte la battaglia per domare l’incendio a Notre Dame, uno dei simboli universali di Parigi, della religiosità e dell’arte
di Roberto Ganganelli | E’ vero, la nostra testata si chiama Cronaca numismatica ed è vocata, in massima parte, alla scienza e alla passione collezionistica che questa disciplina incarna ma, se è vero che la numismatica è in grado di “raccontare” tutto il mondo, è altrettanto evidente che la vita reale si svolge in gran parte al di fuori di medaglie, monete e banconote.
E’ per questo che abbiamo ritenuto giusto, assieme alla redazione, di tributare un omaggio di solidarietà a quanto è accaduto ieri e a Parigi, al rogo che ha devastato la parte lignea di una delle chiese più belle del mondo, ne ha fatta crollare la guglia principale e ha danneggiato opere d’arte di valore assoluto (vedi ad esempio quanto scrivono Repubblica e Le Monde) pur lasciando integra – secondo i primi rilievi – la struttura architettonica portante.
Non si è trattato di terrorismo, a quanto pare, né di un atto vandalico di proporzioni immense, ma solo di una tragica fatalità; l’incendio, infatti, dovrebbe essere scaturito dal grande cantiere di ristrutturazioni che da tempo avvolgeva buona parte dell’edificio.
Quasi per un miracolo non ci sono state vittime né feriti, soltantoo un pompiere tra le centinaia mobilitati sul posto è ricoverato in gravi condizioni.
Il presidente della Repubblica Macron ha già annunciato che Notre Dame de Paris sarà ricostruita esattamente com’era, “con il contributo di tutti”.
E alla solidarietà con il popolo di Francia, con i cristiani di tutto il mondo e con tutti coloro che stanno soffrendo per questo accaduto, e su cui è inutile spendere ulteriori parole, dedichiamo le immagini una medaglia, celeberrima, di Jacob e Charles Weiner coniata a Bruxelles nel 1853, nell’ambito di una magnifica serie dedicata alle più belle chiese del mondo.
La medaglia raffigura Notre Dame de Paris, in modo inconsueto forse, ma bellissimo, vista dall’abside mentre al rovescio le nitide e slanciate volte della navata centrale si stagliano verso l’infinito.
Tutto ciò che a Parigi svettava fino al tardo pomeriggio di ieri e che, un giorno speriamo non lontano, ritornerà ad essere.