A cura della redazione | Sottolineano, dalla zecca di Berna, che “la leggiadria, l’aspetto gracile e i salti eleganti assicurano al timido capriolo (Capreolus capreolus) una posizione di spicco nella scala della popolarità degli animali selvatici nazionali. Tuttavia, quando salta così in alto, si trova spesso in fuga e non ha tempo da perdere. Questo è risaputo anche dalla maggior parte di noi.
Il capriolo è un animale timido e schivo, che al primo segnale di pericolo si allontana di corsa. Osservare un capriolo che pascola indisturbato è sempre un avvenimento singolare. Questi animali sono molto diffusi nel nostro Paese, principalmente nell’Altopiano e nelle Prealpi.
Attivi di notte, in genere occupano le aree e le radure marginali del bosco, ma si addentrano sempre più spesso anche nei terreni agricoli […]. Una caratteristica del capriolo è la macchia bianca che ricopre il posteriore, denominata specchio. Essendo ruminante, il capriolo è erbivoro e predilige le piante ricche di sostanze nutritive”.
Così, con tondello bimetallico formato da cupronichel all’interno e bronzo-alluminio all’esterno, Swissmint ha emesso il 24 gennaio, a firma dell’artista Naomi Giewald, nativa di San Gallo, questi 10 franchi del peso di 15 grammi e del diametro di 33 millimetri coniati in 20 mila esemplari fior di conio (di cui 1.000 in folder) e 3.000 fondo specchio in astuccio, di cui 250 firmati dall’autrice.
Al rovescio, un musetto di capriolo con sfondo di motivi pseudo vegetali e la sagoma dell’animale ripetuta in un piccolo cerchio; sull’anello esterno il nome scientifico CAPREOLUS, la firma dell’autrice GIEWALD e quattro impronte dell’animal.e
Al dritto, come sempre minimalista per questa come per altre tipologie di monete celebrative svizzere, appaiono in alto la croce elvetica, in basso il valore e il millesimo, il segno di zecca B e il nome del paese in latino (CONFOEDERATIO HELVETICA) per metà sull’anello esterno e per l’altra sul tondello interno.